Per i 45' minuti abbondanti il Torino rende il suo un tranquillo lunedì sera di spensieratezza. Nella ripresa il copione cambia solo parzialmente; sempre pronto quando chiamato in causa porta a casa prestazione e risultato.
Ottimo impatto sulla gara, dove gestisce con sapienza e maestria i compiti affidatigli sulla fascia di competenza. Dinamico anche nell'avanzare quando richiesto, chiude tra i ritrovati applausi del tifo rossonero.
Solta sicurezza nell'amministrare il reparto, consueta ottima visione di gioco. Quando sollecitato dagli avversari è sempre impeccabile e questa sera lascia San Siro da capitano vero.
Poco sollecitato dagli avversari, chiude la sua gara con un buon anticipo di testa su Belotti, ma è costretto subito dopo ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare.
Quando parte il treno Theo gli avversari tremano. Questa sera si accende a intervalli regolari, e ha da fronteggiare un mai domo De Silvestri, ma da consueta spina nel fianco granata si rende sempre più indispensabile.
Chiamato in causa per il doppio infortunio rossonero Kjaer-Musacchio, si fa trovare subito pronto e bagna con un successo del collettivo la sua prima in serale a San Siro. La promessa rossonera inizia da questa sera il suo sogno.
Chiamato in causa per il doppio infortunio rossonero Kjaer-Musacchio, si fa trovare subito pronto e bagna con un successo del collettivo la sua prima in serale a San Siro. La promessa rossonera inizia da questa sera il suo sogno.
Entra per dar brio alla manovra rossonera e vi riesce come nel suo stile, come sempre nelle sue corde. Deve tornare a convincere Pioli e, con simili ingressi, ha tutto in regola per riuscirvi.
La forza fisica il suo marchio di fabbrica e avere la meglio nell'uno contro uno contro l'ex Atalanta è oramai impossibile per ogni avversario. Sul piano tecnico ancora qualche falla di troppo, ma stasera può andar bene così.
Pronti-via e subito due duri colpi lo mettono ko. Si riscatta -nei confronti degli avversari- con gli interessi e serve a Rebic l'assist perfetto che vale il vantaggio dei suoi. Una delle più liete note del nuovo corso rossonero, abbandona un'altra volta il campo a testa altissima.
Pronti-via e subito due duri colpi lo mettono ko. Si riscatta -nei confronti degli avversari- con gli interessi e serve a Rebic l'assist perfetto che vale il vantaggio dei suoi. Una delle più liete note del nuovo corso rossonero, abbandona un'altra volta il campo a testa altissima.
Ha sulle spalle il peso di un centrocampo dinamico che chiede a gran voce ordine tattico. Non è semplice il suo compito e di conseguenza non possono non mancare le imperfezioni. Come il suo giallo a metà primo tempo che, tuttavia, non gli preclude una prestazione certamente degna di nota.
Ha sulle spalle il peso di un centrocampo dinamico che chiede a gran voce ordine tattico. Non è semplice il suo compito e di conseguenza non possono non mancare le imperfezioni. Come il suo giallo a metà primo tempo che, tuttavia, non gli preclude una prestazione certamente degna di nota.
Il bello e il cattivo tempo e l'analisi della sua gara potrebbe già terminare qui. Messo in campo dal 1', dove ama giocare, data la defezione di Calhanoglu, si fa trovare pronto ad ogni azione offensiva e propizia gol del vantaggio e la migliore occasione del primo tempo, ma quando c'è da gestire la sfera sono troppe le disattenzioni, accompagnate puntualmente dai fischi di San Siro. L'incognita rossonera per eccellenza ha ancora tanto da dimostrare.
È l'arma in più di questo Milan, l'uomo giusto nel posto giusto, al momento più opportuno, qualsiasi sia la sua collocazione in campo d'inizio gara. Anche oggi apre e chiude a doppia mandata il match e proietta a suon di prestazioni e gol il Milan in zona Europa.
È l'arma in più di questo Milan, l'uomo giusto nel posto giusto, al momento più opportuno, qualsiasi sia la sua collocazione in campo d'inizio gara. Anche oggi apre e chiude a doppia mandata il match e proietta a suon di prestazioni e gol il Milan in zona Europa.
Non perfetto nella conclusione e nell'ultimo tocco in più occasioni, più che sfortunato ad inizio ripresa quando sfiora l'incrocio dei pali, ma quando c'è da lavorare per la squadra è il giocatore che ogni allenatore sogna di trovare tra i disponibili prima di ufficializzare i titolari. L'uomo in più di questo Milan. Sempre.
Cercava una risposta sul campo Stefano Pioli e soprattutto una vittoria, dopo i tre punti solo assaporati contro Inter e Juventus in una sola settimana. Una risposta più che convincente ha ricevuto, con una vittoria di misura cha vale il sesto posto e, ad oggi a conti fatti, l'Europa. La strada è ancora lunga, ma non necessariamente in salita.
Una prodezza su Paquetà tiene a galla i suoi nel primo tempo, ma il Toro, nonostante sia in evidente crescita, fatica a contenere gli avversari ed è ancora costretto a raccogliere la palla dal fondo della rete.
Una prodezza su Paquetà tiene a galla i suoi nel primo tempo, ma il Toro, nonostante sia in evidente crescita, fatica a contenere gli avversari ed è ancora costretto a raccogliere la palla dal fondo della rete.
Il compito di questa sera non è semplice, fronteggiare un avversario dove spesso molti suoi colleghi hanno fallito. Ne esce certamente bene, mettendo in campo la giusta concentrazione e il consueto dinamismo, ma alla lunga il Toro cede e lui in solitaria non riesce a salvare il risultato dei suoi.
Sicuro in più occasioni e sempre determinante, ma non perfetto in più di un'azione offensiva degli avversari, nonostante si uno dei migliori dei suoi questa sera.
Il difensore goleador, ispirato contro i rossoneri in Coppa Italia, mette in campo tanta fisicità e compostezza tattica, ma nulla può per contrastare il successo degli avversari.
Schierato in campo per spingere nella fascia di competenza, non riesce in ciò che gli riesce meglio e soffre la predisposizione tattica dei suoi. Ci mette impegno, ma non basta.
Schierato in campo per spingere nella fascia di competenza, non riesce in ciò che gli riesce meglio e soffre la predisposizione tattica dei suoi. Ci mette impegno, ma non basta.
L'errore con cui concede il gol agli avversari è sanguinoso e condanna il Torino alla sconfitta, ma nella ripresa ce la mette tutta per riscattarsi e in parte vi riesce, almeno fino al cambio.
L'errore con cui concede il gol agli avversari è sanguinoso e condanna il Torino alla sconfitta, ma nella ripresa ce la mette tutta per riscattarsi e in parte vi riesce, almeno fino al cambio.
Entra per dar brio alla manovra offensiva dei suoi, ma non riesce come vorrebbe, complice anche un Torino con troppo spazio tra i reparti che non riesce a disporsi bene in campo.
Con questa distanza tra i reparti faticherebbe ogni attaccante, anche il Gallo che si sacrifica tantissimo, ma in solitaria non riesce a scardinare la difesa rossonera. Ci mette impegno, ma non basta.
Gara di sacrificio per sorpresa di Longo alla vigilia della gara. Il Torino nel primo tempo non brilla, ma lui ce la mette tutta per mettersi in mostra e sacrificarsi per la squadra e non è un caso che le rare occasioni granata nascano proprio dalle sue intuizioni, purtroppo sempre con poca fortuna in fase di concretizzazione.
Si lecca le ferite Moreno Longo che, da bordo campo assiste quasi impotente al fallimento odierno dei suoi. La situazione in casa granata è certamente in crescita, ma adesso per ogni punto disponibile da qui alla fine si deve lottare senza remore.
Si lecca le ferite Moreno Longo che, da bordo campo assiste quasi impotente al fallimento odierno dei suoi. La situazione in casa granata è certamente in crescita, ma adesso per ogni punto disponibile da qui alla fine si deve lottare senza remore.
