Quando il Bologna si fa vedere dalle sue parti lui risponde sempre presente. Esemplare l'intervento sul colpo di testa di Palacio nella prima frazione, non può invece nulla sulla conclusione da due passi dell'ex compagno dopo l'errore di Miranda.
Una partita non semplice quella dell'esterno nerazzurro. Vince diversi contrasti e recupera qualche pallone, ma perde anche 15 possessi. Potrebbe fare meglio in fase propositiva, accompagnando maggiormente l'azione sulla propria zona di competenza.
Una partita non semplice quella dell'esterno nerazzurro. Vince diversi contrasti e recupera qualche pallone, ma perde anche 15 possessi. Potrebbe fare meglio in fase propositiva, accompagnando maggiormente l'azione sulla propria zona di competenza.
Regala letteralmente la rete del momentaneo pareggio al Bologna, sbagliando completamente il rinvio e servendo di fatto Palacio che lo anticipa nettamente sul primo rimbalzo. Esce a fine primo tempo per un problema fisico.
Per i difensori centrali le giocate semplici sono sempre quelle più efficaci. Lui si limita a giocare il più semplice possibile, anche se un suo passaggio non proprio perfetto mette in difficoltà il compagno di reparto nell'occasione che ha portato al momentaneo pareggio del Bologna.
Per i difensori centrali le giocate semplici sono sempre quelle più efficaci. Lui si limita a giocare il più semplice possibile, anche se un suo passaggio non proprio perfetto mette in difficoltà il compagno di reparto nell'occasione che ha portato al momentaneo pareggio del Bologna.
Prezioso in entrambe le fasi di gioco, quando Karamoh si accentra lui si lancia nella metà campo avversaria per raddoppiare e tentare, quando possibile, il cross. Bene anche in fase di non possesso, sopratutto nella seconda frazione quando toglie le castagne dal fuoco con una diagonale perfetta.
Entra al posto dell'infortunato Miranda, palesando uno stato di forma non ancora strabiliante. Nelle occasioni in cui viene puntato nell'uno contro l'uno il suo avversario riesce a saltarlo quasi puntualmente.
Così come Vecino non appare in giornata, tocca moltissimi palloni, risultando il nerazzurro con il più alto numero di passaggi tentati. Tuttavia non sembra il solito Borja Valero ed anzi sbaglia qualche appoggio di troppo in fase di costruzione.
La pressione dei centrocampisti felsinei lo mette in netta difficoltà, assieme a Borja Valero dovrebbe dare tranquillità alla squadra e ritmo alla manovra, invece non riesce a fare nessuna delle due cose.
Parte benissimo fornendo l'assist per la rete di Eder, quella però rimane l'unica giocata positiva della sua partita. Sbaglia praticamente tutti gli altri possessi, comprese due occasioni di gol, una di testa ed una in cui tenta uno strano tiro da calcio a cinque non centrando neppure lo specchio della porta. Esce polemicamente tra i fischi di San Siro.
Parte benissimo fornendo l'assist per la rete di Eder, quella però rimane l'unica giocata positiva della sua partita. Sbaglia praticamente tutti gli altri possessi, comprese due occasioni di gol, una di testa ed una in cui tenta uno strano tiro da calcio a cinque non centrando neppure lo specchio della porta. Esce polemicamente tra i fischi di San Siro.
Parte benissimo fornendo l'assist per la rete di Eder, quella però rimane l'unica giocata positiva della sua partita. Sbaglia praticamente tutti gli altri possessi, comprese due occasioni di gol, una di testa ed una in cui tenta uno strano tiro da calcio a cinque non centrando neppure lo specchio della porta. Esce polemicamente tra i fischi di San Siro.
Giornata molto negativa per l'esterno nerazzurro. Il numero 44 sbaglia moltissimo in fase di costruzione e si divora anche un gol a pochissimi passi dalla porta di Mirante.
Entra per dare sostanza al centrocampo nerazzurro, in un momento in cui gli uomini di Spalletti sembravano spaesati. Il suo ingresso però non sortisce gli effetti sperati, si piazza in mezzo al campo senza riuscire a fermare le folate avversarie.
Entra e fa vedere di possedere una qualità di livello superiore. Quando arriverà ad avere i 90' nelle gambe Spalletti si ritroverà una preziosa freccia per il suo arco.
Entra e fa vedere di possedere una qualità di livello superiore. Quando arriverà ad avere i 90' nelle gambe Spalletti si ritroverà una preziosa freccia per il suo arco.
Segna dopo poco più di 90 secondi dal fischio d'inizio, poi si mette a disposizione della squadra cercando di mettere in difficoltà la retroguardia del Bologna allargandosi sugli esterni per favorire gli inserimenti dei centrocampisti.
Segna dopo poco più di 90 secondi dal fischio d'inizio, poi si mette a disposizione della squadra cercando di mettere in difficoltà la retroguardia del Bologna allargandosi sugli esterni per favorire gli inserimenti dei centrocampisti.
Un'autentica forza della natura, quando parte palla al piede sembra inarrestabile, segna la rete del 2-1 partendo dall'esterno, accentrandosi e saltando due uomini prima di lasciar andare una conclusione angolatissima su cui Mirante non può intervenire. Esce giustamente tra gli applausi dei tifosi meneghini.
Un'autentica forza della natura, quando parte palla al piede sembra inarrestabile, segna la rete del 2-1 partendo dall'esterno, accentrandosi e saltando due uomini prima di lasciar andare una conclusione angolatissima su cui Mirante non può intervenire. Esce giustamente tra gli applausi dei tifosi meneghini.
Finalmente la sua Inter spezza l'incubo in cui era finita, senza tuttavia impressionare, anzi. Si continuano a vedere i fantasmi dei problemi caratteriali palesati nelle ultime giornate, nel finale nonostante l'inferiorità numerica il Bologna riesce comunque a mettere in difficoltà la sua squadra.
Finalmente la sua Inter spezza l'incubo in cui era finita, senza tuttavia impressionare, anzi. Si continuano a vedere i fantasmi dei problemi caratteriali palesati nelle ultime giornate, nel finale nonostante l'inferiorità numerica il Bologna riesce comunque a mettere in difficoltà la sua squadra.
Finalmente la sua Inter spezza l'incubo in cui era finita, senza tuttavia impressionare, anzi. Si continuano a vedere i fantasmi dei problemi caratteriali palesati nelle ultime giornate, nel finale nonostante l'inferiorità numerica il Bologna riesce comunque a mettere in difficoltà la sua squadra.
Non può nulla sulle due reti nerazzurre, quando invece le conclusioni sono sua alla sua portata riesce a chiudere agilmente la porta in faccia agli attaccanti avversari.
Non può nulla sulle due reti nerazzurre, quando invece le conclusioni sono sua alla sua portata riesce a chiudere agilmente la porta in faccia agli attaccanti avversari.
Non può nulla sulle due reti nerazzurre, quando invece le conclusioni sono sua alla sua portata riesce a chiudere agilmente la porta in faccia agli attaccanti avversari.
Parte male lasciando troppo spazio a Karamoh sulla prima rete nerazzurra, nell'arco del match però appare positivo e propositivo, facendosi vedere spesso nella metà campo avversaria. La sua gara viene però macchiata con una sciocca espulsione che lascia i suoi in nove uomini a pochissimi minuti dal termine.
Dopo una prima frazione di gioco positiva nel secondo tempo si innervosisce dopo uno scontro con D'Ambrosio, finendo con il farsi ammonire due volte in meno di cinque minuti e lasciando i suoi in inferiorità sia dal punto di vista del risultato che da quello numerico.
In occasione della prima rete nerazzurra si fa portare fuori posizione dall'errato movimento di Masina, finendo sull'esterno del campo e lasciando troppo spazio all'interno dell'area di rigore, lasciando Gonzalez uno contro uno con Eder. Nel resto della partita si fa trovare attento anche se sbaglia qualche appoggio di troppo.
In occasione della prima rete nerazzurra si fa portare fuori posizione dall'errato movimento di Masina, finendo sull'esterno del campo e lasciando troppo spazio all'interno dell'area di rigore, lasciando Gonzalez uno contro uno con Eder. Nel resto della partita si fa trovare attento anche se sbaglia qualche appoggio di troppo.
Il ritardo sulla marcatura di Eder dopo appena 90 secondi è decisivo per l'andamento della partita. Il movimento sulla prima rete è infatti sbagliato, lascia troppo spazio all'italobrasiliano che ha tutto il tempo di tagliare prima di concludere a rete. Cerca di mettere una pezza sulle folate avversarie nel resto della partita, ma l'errore sulla prima rete pesa moltissimo.
Il ritardo sulla marcatura di Eder dopo appena 90 secondi è decisivo per l'andamento della partita. Il movimento sulla prima rete è infatti sbagliato, lascia troppo spazio all'italobrasiliano che ha tutto il tempo di tagliare prima di concludere a rete. Cerca di mettere una pezza sulle folate avversarie nel resto della partita, ma l'errore sulla prima rete pesa moltissimo.
Entra con il Bologna in dieci uomini per coprire il vuoto lasciato da Mbaye. Non si spinge praticamente mai oltre la linea di metà campo, cercando di dare equilibrio alla squadra ed impedire facili cambi di fronte agli avversari.
Entra con il Bologna in dieci uomini per coprire il vuoto lasciato da Mbaye. Non si spinge praticamente mai oltre la linea di metà campo, cercando di dare equilibrio alla squadra ed impedire facili cambi di fronte agli avversari.
Lotta in mezzo al campo, andando a disturbare in continuazione i portatori di palla nerazzurri, quando Mbaye si fa espellere Donadoni lo sposta nel ruolo di terzino destro, prima di far entrare il più adatto Torosidis.
Lotta in mezzo al campo, andando a disturbare in continuazione i portatori di palla nerazzurri, quando Mbaye si fa espellere Donadoni lo sposta nel ruolo di terzino destro, prima di far entrare il più adatto Torosidis.
Centrocampista di lotta e comando, si piazza nel cuore del campo alzando il pressing sui portatori di palla avversari e ringhiando su ogni pallone. Meno brillante in fase di costruzione, con il centrocampo che viene saltato quasi puntualmente per cercare il lancio lungo su Palacio.
Si fa apprezzare in entrambe le fasi di gioco. Utile in copertura, quando aiuta la propria difesa anche all'interno dei propri sedici metri, propositivo in fase offensiva, quando spinge il Bologna nella metà campo avversaria con qualche percussione davvero impressionante. Bello il tunnel con cui salta Lisandro Lopez nella seconda frazione di gioco.
Non riesce mai ad incidere in fase offensiva, facendosi annullare quasi puntualmente da un sontuoso Cancelo. Quando riesce a ricevere il pallone tra i piedi non si accende finendo con lo sbagliare troppi appoggi.
Entra per un Orsolini in giornata negativa e non fa nulla per farlo rimpiangere, si fa pescare in ritardo su un pericolo cross di Palacio e poi "cicca" clamorosamente il pallone al momento di calciare in porta dal limite dell'area di rigore.
Prima sfiora il gol vedendosi bloccare l'esultanza da un bell'intervento di Handanovic, poi riesce a battere il proprio ex compagno di squadra sfruttando alla perfezione il rinvio sciagurato di Miranda. Oltre a questo è una spina nel fianco della retroguardia avversaria per tutta la partita ed aiuta anche in fase di non possesso, abbassandosi fino alla linea dei difensori quando è necessario.
Tanta buona volontà e moltissima confusione. Ha mezzi tecnici e si vede, ma finisce con l'incaponirsi eccessivamente quando potrebbe cercare giocate più semplici. Colpevole sul gol del 2-1 quando è troppo morbido nel contrasto con Karamoh.
Il Bologna è il suo specchio. Nonostante l'inferiorità numerica per un lungo tratto del secondo tempo, la sua squadra non molla mai, mettendo in netta difficoltà anche una squadra di blasone superiore come l'Inter tra le mura di San Siro.
