Sarri voleva vincere questa partita per arrivare al check-in per Madrid con il morale giusto: c'è riuscito, grazie a una prova matura di un Napoli che, senza retorica, sembra in grado di potersela giocare con chiunque. Almeno sulla carta. Il Genoa ha giocato a mille all'ora per metà primo tempo, ma il pressing forsennato a un certo punto presenta il conto, e la squadra di Juric lo ha pagato nel secondo tempo con due gol.
Sarri senza gli squalificati Hysaj e Callejon: al loro posto giocano Maggio e Giaccherini. A centrocampo, dal primo minuto Zielinski-Diawara-Hamsik. Per Juric attacco con Palladino e Rigoni alle spalle di Simeone, mentre a centrocampo Veloso vince il ballottaggio con Cataldi.
Per la prima mezz'ora la partita non regala grandi emozioni: il Genoa riesce a essere costante nel pressing, e a lasciare poco spazio al palleggio del Napoli. Gli ospiti, però, non si affacciano mai dalle parti di Reina, e alla lunga cominciano a essere costretti a lasciare campo alle incursioni napoletane. Da una di queste, ad opera di Zielinski, la palla finisce ad Insigne, che fa partire un tiro morbido dal limite dell'area: Lamanna devia in angolo. La squadra di Juric è muscolare ma sfortunata: nel primo tempo doppio cambio obbligato dagli infortuni di Gentiletti e Veloso, sostituiti da Orban e Cataldi. Nel finale il Napoli continua ad attaccare: ci provano Mertens e Insigne, senza successo.
Successo, invece, per Piotr Zielinski: azione personale di Mertens che si beve tre difensori del Genoa prima di essere fermato, Hiljemark devia corto, sui piedi del centrocampista polacco, che dal limite dell'area, al 50', fa 1-0. Raddoppio dopo venti minuti: inventa ancora Mertens, che brucia Burdisso e serve un pallone golosissimo a Giaccherini, che ringrazia e segna il 2-0 che vale tre punti e la testa sgombra verso Madrid.