Fuori Marchetti per un problema al ginocchio, dentro dal primo minuti l'"Aquila di Atene" Thomas Strakosha, albanese classe '95 che ha già avuto spazio nel corso della stagione. Una Lazio che vola pure in campo come era solita fare Olimpia, visto che solo Arsenal, Monaco e Real Madrid hanno messo a segno più colpi di testa vincenti nei cinque maggiori campionati europei. Milan in terza casacca e totale emergenza: out Antonelli, De Sciglio, Paletta e Romagnoli (fra infortuni e squalifiche) la difesa è da inventare con Vangioni e la strana coppia Zapata - Gustavo Gómez. Davanti fuori le due prime punte Bacca e Lapadula e spazio a Deulofeu fra Suso e Ocampos. All'Olimpico fischia Damato, alla centosettantaduesima apparizione in A.
PRIMO TEMPO - Palle perse e confusione, combinazioni veloci abortite da passaggi fuori misura, miracoli di Donnarumma. Il primo tempo poteva essere così descritto, ma al minuto quarantacinque Mazzoleni, addizionale di porta, aiuta Damato che indica il dischetto: troppo irruente l'uscita di Gigio, che rosso come la Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche inganna il direttore di gara e atterra Immobile - insieme a Gómez - ispirato da Felipe Anderson. Biglia si riprende i gradi da titolare trafiggendo il giovane portiere con un destro potente dettato dalla paura. 1-0 a fine primo tempo: buon Vangioni, ma biancocelesti in controllo e con sedici (!) tiri verso la porta rossonera all'attivo.
SECONDO TEMPO - Protesta anche il Milan quando scocca il minuto sessantasette: Luli?, appena entrato per Keita, atterra col petto Abate lanciato verso Strakosha, ma per Damato e Mazzoleni non ci sono gli estremi. Sacrificato Ocampos - egoista e fumantino - per Lapadula, il Milan ci prova, ma fatica a rendersi pericoloso. La Lazio non sta a guardare e vive di folate andersonaniane sempre ben respinte da Donnarumma in versione supereroe al quale hanno fatto qualcosa di brutto. Dopo l'ennesima paratissima del nuovo Buffon (egoista Immobile a non servire Felipe solo al centro dell'area) ecco la beffa: Suso si defila in mezzo all'area e né Radu, né Biglia, né Hoedt si sentono d'intervenire sui garretti dello spagnolo, che apre il sinistro e batte Strakosha. All'Olimpico finisce 1-1.