Il pericolo maggiore per Sousa è che il passivo subito contro la Roma la scorsa giornata possa in qualche modo influire sulla gara odierna, interrompendo, oltre alla striscia positiva pregressa al capitombolo contro i giallorossi di 5 partite, anche i ritmi della sua Viola. Proprio la settimana di Coppe europee, proprio quando a Firenze arriva uno specialista come Gigi del Neri. L'Udinese dell'ex tecnico clivense, croce e delizia come sua abitudine, arriva a Firenze dopo la vittoria contro il Milan e il pareggio scialbo a Verona contro il Chievo, ma soprattutto arriva con la consapevolezza di poter far male e con tutta la voglia di non subire un altro impietoso stop, dopo il terribile inizio nuovo anno dei suoi.

Sousa non rinuncia a nessuno dei suoi effettivi e nel 3-4-1-2 d'ordinanza, mescola le carte in avanti con Babacar titolare e Kalinic in panchina e schierando Borja Valero e Vecino ad alternarsi dietro la punta. Sulle fasce Milic e Chiesa, in difesa confermato il terzetto con Rodriguez al centro della retroguardia.

Del Neri si presenta in casa Viola col classico 4-3-3 d'ordinanza. Nel trio offensivo Thereau e Zapata con il confermato De Paul, a centrocampo ancora conferme per Jankto e Fofana, in difesa confermato il classe '94 Samir.

Primo tempo molto blando nei ritmi con occasioni per nulla clamorose che vedono protagonista Widmer da una parte e Babacar dall'altra. Quando tutto sembra portare al pari, Bernardeschi dalla distanza si inventa il tiro da tre, la traversa ferma la sua conclusione ma Borja è lesto a ribadire in rete dopo un perfetto stop. 

Nella ripresa l'Udinese inizia bene ma si scioglie alla lunga. Dopo una clamorosa azione da gol mancata da Zapata, infatti, ci pensano Babacar, complice la deviazione di Samir, e Bernardeschi su calcio di rigore a siglare il 3-0 definitivo. Viola sugli scudi che volano a 43 punti in classifica, Udinese fermo a 29.