Regala qualche brivido sulle uscite, ma riesce comunque a metterci sempre una pezza. Sono però due gli interventi davvero importanti: quello su Niang al 26 e quello su Rincon al 59'.
Una gara nella quale non si deve distinguere in particolari interventi: il gioco di entrambe, soprattutto del Torino, si sviluppa molto sulle fasce. Poche "buone azioni", ma pulite.
All'8' la deviazione sulla conclusione di Iago Falque, si rivelerà importante. Anche all'84' la sua azione di disturbo su conclusione di Belotti, è fortunata e incide quel minimo che basta per finire alta. Tuttavia la sua è una gara dove troppo spesso di trova a soffrire.
Nei primi venti minuti si trova soprattutto a soffrire Acquah e le sue incursioni in avanti. Gli serve un po' di tempo per prendere le misure. Sfortunato quando al 25' devia la conclusione, sempre di Acquah in rete. Tuttavia resta concentrato e non perde il polso della situazione.
Nei primi venti minuti si trova soprattutto a soffrire Acquah e le sue incursioni in avanti. Gli serve un po' di tempo per prendere le misure. Sfortunato quando al 25' devia la conclusione, sempre di Acquah in rete. Tuttavia resta concentrato e non perde il polso della situazione.
Parte benissimo, ai livelli di un maratoneta in forma olimpica, aiutato anche dalla sua consueta velocità. Si sgonfia però alla lunga, soffrendo Molinaro, in crescita nel secondo tempo, e l'ingresso di Ansaldi.
Porta in cascina il suo, niente di più e niente di meno. Non è molto continuo, non tanto tra primo e secondo tempo, quanto lungo il percorso di tutta la partita. I buoni recuperi lo "salvano" da qualche possesso perso di troppo.
tiro al 46'
tiro al 46'
Una punizione deliziosa, non tanto sulla tecnica, quanto sul rispetto dello schema provato in allenamento e molto malizioso. Tra tutte le pedine in campo, è senza dubbio il più continuo e il più battagliero nell'interdizione e non solo.
Un primo tempo da incubo, nel quale sbaglia tanto, non emerge e non partecipa alla lotta vera di centrocampo. Nella ripresa riprende fiducia e dà il suo contributo. Tuttavia i secondi 45' non pareggiano le cose brutte viste prima.
Un primo tempo da incubo, nel quale sbaglia tanto, non emerge e non partecipa alla lotta vera di centrocampo. Nella ripresa riprende fiducia e dà il suo contributo. Tuttavia i secondi 45' non pareggiano le cose brutte viste prima.
Un primo tempo da incubo, nel quale sbaglia tanto, non emerge e non partecipa alla lotta vera di centrocampo. Nella ripresa riprende fiducia e dà il suo contributo. Tuttavia i secondi 45' non pareggiano le cose brutte viste prima.
La cosa migliore è la punizione che conquista all'11esimo e che poi batte Torreira, sbloccando il risultato. Continua la gara troppo agitato e soprattutto nervoso, limitando così il suo contributo. S'è visto un Ramirez nettamente migliore.
Nel primo tempo, gioca forse - forse - due palloni. Nella ripresa, cresce assieme alla Sampdoria e costruisce qualcosa in avanti. Non è sufficiente, più volte trova la strada bloccata.
Basterebbe un solo dato "Opta" per valutarlo: al momento dell'uscita dal campo "Zapata ha toccato lo stesso numero di palloni di Viviano in questo match (21)". Andando oltre i numeri, non entra mai, mai, mai in partita.
Basterebbe un solo dato "Opta" per valutarlo: al momento dell'uscita dal campo "Zapata ha toccato lo stesso numero di palloni di Viviano in questo match (21)". Andando oltre i numeri, non entra mai, mai, mai in partita.
Entra al posto di un impalpabile Zapata, ma a parte un tiraccio nello specchio della porta, non riesce ad entrare davvero in partita e il suo contributo non è certo indimenticabile.
Nell'ultima mezz'ora del primo tempo, la sua Samp è quasi irriconoscibile e ci mette un bel po' a riordinare le idee. La sensazione, seppur nel secondo tempo la squadra risulti più produttiva, è che si accontenti del pari.
La punizione di Torreira sorprende un po' tutta la difesa, lui compreso. La barriera si apre, il pallone passa in un pertugio, dove due blucerchiati si abbassano senza modificarne la traiettoria. Il dubbio che lui poteva fare meglio, quindi, resta.
La punizione di Torreira sorprende un po' tutta la difesa, lui compreso. La barriera si apre, il pallone passa in un pertugio, dove due blucerchiati si abbassano senza modificarne la traiettoria. Il dubbio che lui poteva fare meglio, quindi, resta.
Le partite come quella di oggi, sono quelle dove lui si trova meglio e ha modo di dire la sua. Centralmente, non deve districare molte situazioni ed esegue senza particolari interventi gloriosi o errati.
Non ha modo di spingere molto, anche se Linetty, soprattutto nel primo tempo, appare quanto mai "sgonfio". Tuttavia lotta sino alla fine, si macchia di pochissimi errori, finisce il match col naso che sanguina.
Fondamentale l'anticipo su Quagliarella al 64esimo. Parte un po' timidamente, ma nella ripresa fa la parte del leone, con incursioni importanti e recuperi di un certo spessore. Mette in crisi Bereszinsky.
Da applausi. Non è al top della condizione, parte dalla panchina ed entra al posto di Obi. Gli tocca giocare a centrocampo, ma se la cava molto bene, in un ruolo, per l'appunto, non suo. Mette in crisi la fascia avversaria.
Non la solita partita da colosso alla quale siamo abituati. Nel primo tempo appare insicuro e galeotto è quel fallo dal quale nasce la punizione vincente di Torreira. Nella ripresa, quando c'è da sudare e impegnarsi più duramente, rientra nella sua dimensione.
Non la solita partita da colosso alla quale siamo abituati. Nel primo tempo appare insicuro e galeotto è quel fallo dal quale nasce la punizione vincente di Torreira. Nella ripresa, quando c'è da sudare e impegnarsi più duramente, rientra nella sua dimensione.
Ci mette un bel po' a carburare, a capire che è la partita fatta apposta per lui, dura e nella quale emergere. Prende coraggio, tampona e riparte con tanta grinta. Poi è costretto ad uscire per un problema.
Ci mette un bel po' a carburare, a capire che è la partita fatta apposta per lui, dura e nella quale emergere. Prende coraggio, tampona e riparte con tanta grinta. Poi è costretto ad uscire per un problema.
Ci mette un bel po' a carburare, a capire che è la partita fatta apposta per lui, dura e nella quale emergere. Prende coraggio, tampona e riparte con tanta grinta. Poi è costretto ad uscire per un problema.
Entra nella ripresa, al posto di Rincon infortunato. Non gli chiedono chissà quali compiti, ma solo di fare quelli per cui lui è più portato: tamponamento e ordine. Esegue senza stra-fare (d'altronde così chiede il suo mister).
Segna la rete che vale il pari finale al 25esimo. Lotta senza paura e in modo proficuo a centrocampo, forse fin troppo duro, perchè spesso a rischio giallo. ne rimedia due e viene espulso. Il secondo è dovuto ad un pestone davvero inutile.
Ha modo di giocare un buon numero di palloni, ma fisicamente e con la testa non sempre c'è e così si macchia di diversi errori. Più efficace nel primo tempo che nella ripresa, quando gli vengono chiesti altri compiti.
Ha modo di giocare un buon numero di palloni, ma fisicamente e con la testa non sempre c'è e così si macchia di diversi errori. Più efficace nel primo tempo che nella ripresa, quando gli vengono chiesti altri compiti.
Subisce fallo da Bereszynski alla metà circa del primo tempo. Un intervento nemmeno troppo cattivo o pesante. Lui prova a restare in campo, ma non ce la fa ed è costretto all'uscita. Peccato perchè si stava muovendo bene, come Mazzarri comanda.
Subisce fallo da Bereszynski alla metà circa del primo tempo. Un intervento nemmeno troppo cattivo o pesante. Lui prova a restare in campo, ma non ce la fa ed è costretto all'uscita. Peccato perchè si stava muovendo bene, come Mazzarri comanda.
Ha due occasioni davvero ghiotte. Se quella al 27esimo è in fuorigioco, la precedente, al 26esimo, la spreca davanti a Viviano. Si muove bene, è dinamico, ma quegli errori nel computo finale, pesano.
Ha due occasioni davvero ghiotte. Se quella al 27esimo è in fuorigioco, la precedente, al 26esimo, la spreca davanti a Viviano. Si muove bene, è dinamico, ma quegli errori nel computo finale, pesano.
Entra non al meglio e lo si capisce soprattutto nel contropiede finale, quando sembra che si sia scordato come si segna. Il suo è un "tiraccio" che termina altissimo. Tuttavia, qualche attenuante ce l'ha per salvarsi dal 5 netto.
Nel primo tempo, le azioni partono tutte da lui, sulla sua fascia è imprendibile per chiunque. Ottimo l'assist per Acquah. Si prevede un secondo tempo straripante come il primo, ma così non avverrà, se non sporadicamente nei contropiede.
Dopo un grande primo tempo, la sua squadra agisce solo di rimessa nella ripresa. Dà l'idea anche lui di accontentarsi. Alla fine dei conti, è un peccato. Poi si scatena con mille proteste, discute talmente spesso con il quarto uomo, che questi ad un certo punto richiama l'arbitro per fargli lasciare il campo.