Fa il suo debutto in Serie A nella serata migliore, la squadra domina e gli avversari non si avvicinano quasi mai alla porta. Si guadagna mezzo voto in più per la respinta su colpo di testa di Nico Gonzalez da distanza ravvicinata.
Fa il suo debutto in Serie A nella serata migliore, la squadra domina e gli avversari non si avvicinano quasi mai alla porta. Si guadagna mezzo voto in più per la respinta su colpo di testa di Nico Gonzalez da distanza ravvicinata.
Il meno coinvolto nel dominio assoluto del Torino ma di lui non c'è proprio bisogno. Fa il suo senza strafare.
Annulla totalmente il capocannoniere del campionato e anche quando qualche altro avversario passa dalla sua zona non riesce mai a superarlo. Bravo anche nei lanci lunghi.
Annulla totalmente il capocannoniere del campionato e anche quando qualche altro avversario passa dalla sua zona non riesce mai a superarlo. Bravo anche nei lanci lunghi.
Gli attaccanti avversari non lo mettono in difficoltà e lui si permette alcune belle giocate palla al piede non certo da difensore. Buon aiuto anche in fase offensiva.
Sulla fascia vince tutti i duelli difensivi, quando si lancia in attacco prima segna e poi dà il via con un bel filtrante all'azione del 2-0. Grande prestazione.
Millimetrico l'assist per il gol dell'1-0 di Singo, mette qualità nelle sue giocate e difficilmente sbaglia un pallone.
Dà equilibrio alla squadra nel primo tempo, aumenta i giri nella ripresa quando fornisce alcuni bei palloni agli attaccanti fra cui l'assist per il 4-0 di Sanabria e recupera diversi palloni.
Da una sua percussione con assist a Brekalo nasce la rete del 2-0. Corre molto a centrocampo e stravince il duello coi pari ruolo avversari.
Corre il doppio dei rivali e questo lo aiuta a fare un lavoro di quantità importante a sostegno dei più ispirati fra i suoi compagni.
Ritrova il gol che gli mancava da un po' sfruttando al meglio il passaggio di Mandragora e soprattutto l'errore di Igor. Ottimo viatico per il girone di ritorno.
Dominatore assoluto dell'incontro. Due gol, nel primo bravo a inserirsi a centro area e nel secondo furbo a sfruttare l'errore di Callejon e freddo nel saltare Terracciano in uscita. Nella ripresa non si contano le sue giocate di alta classe.
Si narrava di un Torino in difficoltà per i casi di Covid e le quarantene e invece la squadra travolge la Fiorentina giocando una grandissima partita di qualità e quantità per 90 minuti. Buona parte del merito di questa impresa non può che essere dell'allenatore.
Non grandissime responsabilità su tre delle quattro reti, sembra un po' troppo ottimista nel tentativo di uscita sull'errore di Callejon. Forse aveva più chance di evitare la rete rimanendo fra i pali.
Non si vede nella marcatura su Singo che toccava a lui sull'1-0 e non si vede mai nemmeno nel resto della partita. Di lui si ricorda un lancio talmente sbagliato da finire in fallo laterale nella terra di nessuno.
Sbaglia un rinvio non difficile nell'azione dell'1-0, troppo lento nel chiudere su Lukic nel 2-0, in ritardo a centrocampo su Mandragora nel 4-0. In mezzo troppe amnesie difensive rispetto ai suoi standard.
Non è fra i colpevoli delle reti subite ma anche lui non è in gran giornata. Fatica a contenere gli avversari in difesa e quando si getta in avanti raramente fa cose buone.
Errore gravissimo sul gol del 4-0 e altri interventi che fanno rimpiangere uno dei peggiori Martinez Quarta della stagione.
Si fa saltare davvero troppo facilmente da Lukic nell'azione del 2-0 e tiene in gioco Singo sull'1-0, anche se la dinamica dell'azione su questa occasione non rende drammatiche le sue responsabilità. Italiano non lo vede in giornata e decide di toglierlo a fine primo tempo.
Prova a smuovere le acque con qualche giocata palla al piede ma alla lunga anche il suo apporto viene assorbito dal grigiore generale.
Fa quasi tenerezza quando ha palla al piede e cerca qualcuno a cui darla senza mai trovarlo. Nel primo tempo è l'unico sulla soglia della sufficienza ma nella ripresa si adegua alla giornata negativa dei viola.
Apporto alle azioni offensive: zero. Apporto alla fase difensiva: lo sciagurato e incompensibile retropassaggio che spalanca a Brekalo le porte del 3-0. Italiano lo toglie nell'intervallo per disperazione.
Probabilmente con la testa è ancora in vacanza. Spesso in ritardo nei raddoppi, crea molto poco in fase offensiva.
Probabilmente con la testa è ancora in vacanza. Spesso in ritardo nei raddoppi, crea molto poco in fase offensiva.
Sbaglia tutto quello che può sbagliare, alcune volte passaggi facilissimi che mai ci si potrebbe aspettare errati da uno con la sua qualità.
Entra negli ultimi 17 minuti e prova a mettere la sua freschezza al servizio di una squadra che però mentalmente è già negli spogliatoi.
Giornata no per l'attaccante viola. Bremer stravince il duello con lui che ha l'unica attenuante di essere servito poco e male dai compagni.
Giornata no per l'attaccante viola. Bremer stravince il duello con lui che ha l'unica attenuante di essere servito poco e male dai compagni.
Nel bene e nel male. E' l'unico che nella ripresa prova con qualche incursione a svegliare la Fiorentina dal torpore dopo un primo tempo in ombra, ma poi si perde in giocate evitabili come la "trivela" sullo 0-4 che fa infuriare Italiano.
17 minuti a partita finita nei quali non ha occasioni per fare qualcosa di positivo per la squadra. Non è certo sua la responsabilità del tracollo.
Juric lo surclassa nella preparazione della partita, non riesce a dare le giuste motivazioni ai suoi che sembrano tutti ancora in vacanza.