Praticamente inoperoso per l'intero primo tempo, anche se la Roma si affaccia spesso nell'area di rigore bianconera. Ma Cristante spara fuori e per il resto servono soltanto un paio di uscite coraggiose: partita insospettabilmente tranquilla.
Soffre inizialmente, la Roma prova ad affondare soprattutto sul suo lato, ma si riprende con il passare dei minuti. Alcuni lanci chirurgici per Ronaldo, nella ripresa forma un muro invalicabile insieme a Chiellini, con un'ultima chiusura in extremis prima di uscire per un leggero infortunio.
Molto attento e preciso nelle chiusure, è l'ultimo baluardo della difesa bianconera. Dove non arriva il compagno di reparto, c'è lui: nel primo tempo mette in scena una dimostrazione di tutto ciò che un difensore deve fare per proteggere la sua porta, fermando sistematicamente le iniziative della Roma.
Probabilmente il miglior Alex Sandro della stagione. Propizia il primo gol scatenandosi sulla fascia e disorientando Cristante, prima che Morata rifinisca per Ronaldo. Poi ingaggia un bel duello con Karsdorp ed esce spesso e volentieri vincitore dal confronto; ottimo in difesa, si concede anche qualche bella sgroppata sulla fascia.
Entra nella ripresa, fa il suo nell'azione che porta all'autorete di Ibanez, servendo in profondità Kulusevski. Per il resto mantiene la posizione, perde qualche pallone di troppo, ma è utile alla sua squadra per mettere la partita in ghiaccio.
Sul suo lato agisce Spinazzola, che lo impegna non poco; grazie anche all'aiuto di Chiesa, che raddoppia l'avversario con grande costanza, riesce a cavarsela quasi sempre, a parte un inizio di gara complicato. Manca in fase di spinta, ma non gli si può chiedere molto di più stasera.
Sul suo lato agisce Spinazzola, che lo impegna non poco; grazie anche all'aiuto di Chiesa, che raddoppia l'avversario con grande costanza, riesce a cavarsela quasi sempre, a parte un inizio di gara complicato. Manca in fase di spinta, ma non gli si può chiedere molto di più stasera.
Duello di corsa e sostanza con Spinazzola, senza vincitori né vinti. Meno brillante rispetto ad altre occasioni, ha il compito di raddoppiare sistematicamente l'avversario e disinnescarlo con la collaborazione di Danilo. Missione compiuta, per il resto tanta generosità nel pressing ma poche occasioni per mettersi in mostra.
Anche lui come Arthur viene fuori alla distanza, dimostrando una condizione fisica invidiabile. La solidità difensiva della Juventus è anche merito del francese, che riesce sempre a farsi trovare nel posto giusto; rischia nel primo tempo su Villar, ma esce vincitore dal contrasto, è bravo nella ripresa a far ripartire la squadra con i suoi strappi.
Rileva Morata e dopo pochi minuti propizia l'autorete di Ibanez con un taglio profondo dentro l'area e un pallone in mezzo, che l'avversario devia goffamente nella propria porta. Nel finale prova a tenere il pallone e a trovare la giocata vincente, ma non riesce a entrare nel tabellino.
Dopo un inizio timido al cospetto del centrocampo giallorosso, sale in cattedra con il passare dei minuti e diventa il perno della manovra bianconera. Nella ripresa praticamente non sbaglia un pallone, i compagni si affidano al brasiliano e sanno che il possesso è in cassaforte.
Dopo un inizio timido al cospetto del centrocampo giallorosso, sale in cattedra con il passare dei minuti e diventa il perno della manovra bianconera. Nella ripresa praticamente non sbaglia un pallone, i compagni si affidano al brasiliano e sanno che il possesso è in cassaforte.
Meno brillante rispetto ad altre occasioni, è a lungo assente dal gioco juventino nel primo tempo. Ha il compito di stringere verso il centro quando la Roma è in possesso del pallone, tagliare dall'esterno quando invece manovra la Juventus; poco servito dai compagni, cresce a inizio ripresa, prima che Pirlo opti per il cambio.
Tanto lavoro sporco, ha il compito di schermare Villar, ma non sempre riesce a disturbare a dovere il centrocampista giallorosso. Ottimo in fase di rifinitura, serve a Ronaldo l'assist del gol e lo manda in porta anche al 22', quando il portoghese è fermato da Kumbulla e dalla traversa.
Torna al gol con un colpo da biliardo che non lascia scampo a Pau Lopez, dopo una bella azione sull'asse Alex Sandro-Morata. Va vicino alla doppietta al 22', quando il suo tiro deviato termina sulla parte bassa della traversa, e al 41', quando impegna Pau Lopez con un diagonale. Pericolo costante per la difesa giallorossa, trascina la squadra con le parole e con i fatti.
Vince la partita "alla Allegri": difesa e ripartenze, lascia il controllo del pallone alla Roma (soprattutto nel primo tempo) senza pressare più di tanto, per poi andare a pungere dopo averlo riconquistato. Ottimi i cambi, che assicurano il 2-0 e poi blindano il risultato; inoltre la sua Juventus non è mai stata così solida come nelle ultime uscite.
Due gol sul groppone, sui quali non può nulla; sul primo è bravo Ronaldo ad anticipare la battuta per togliere il tempo al portiere, sul secondo è battuto dalla deviazione goffa e sfortunata di Ibanez. Una parata al 41' su Ronaldo, per il resto ordinaria amministrazione.
Rileva Karsdorp, mette in mezzo un paio di palloni interessanti dalla destra. Vivace al punto giusto, forse avrebbe meritato qualche minuto in più per provare a mettere in difficoltà la Juventus su quella fascia.
Rileva Karsdorp, mette in mezzo un paio di palloni interessanti dalla destra. Vivace al punto giusto, forse avrebbe meritato qualche minuto in più per provare a mettere in difficoltà la Juventus su quella fascia.
Sulla fascia è un martello, costringe la Juventus a raddoppiare su di lui con Danilo e Chiesa, altrimenti son dolori. Ha il demerito del pallone perso malamente nel tentativo di lanciare Karsdorp: da lì i bianconeri ripartono e trovano il gol dell'1-0. Nonostante questo strappa la sufficienza per il gran volume di gioco, dal suo lato arrivano quasi tutte le azioni migliori della Roma.
Sulla fascia è un martello, costringe la Juventus a raddoppiare su di lui con Danilo e Chiesa, altrimenti son dolori. Ha il demerito del pallone perso malamente nel tentativo di lanciare Karsdorp: da lì i bianconeri ripartono e trovano il gol dell'1-0. Nonostante questo strappa la sufficienza per il gran volume di gioco, dal suo lato arrivano quasi tutte le azioni migliori della Roma.
Ottima partenza, cala troppo presto. Nel primo tempo ingaggia un bel duello con Alex Sandro: l'olandese spinge parecchio sulla destra, ma non sempre arriva a destinazione, andando a scontrarsi contro il muro bianconero. Nella ripresa è assente dal gioco, Fonseca decide di sostituirlo con Bruno Peres.
Il migliore del terzetto difensivo romanista, gioca in costante anticipo e si spinge in avanti per accompagnare l'azione di Karsdorp. Ruvido in alcune occasioni, cerca anche fortuna nell'area avversaria e risulta pericoloso sui calci piazzati. Una delle poche note liete per Paulo Fonseca.
Il migliore del terzetto difensivo romanista, gioca in costante anticipo e si spinge in avanti per accompagnare l'azione di Karsdorp. Ruvido in alcune occasioni, cerca anche fortuna nell'area avversaria e risulta pericoloso sui calci piazzati. Una delle poche note liete per Paulo Fonseca.
Il migliore del terzetto difensivo romanista, gioca in costante anticipo e si spinge in avanti per accompagnare l'azione di Karsdorp. Ruvido in alcune occasioni, cerca anche fortuna nell'area avversaria e risulta pericoloso sui calci piazzati. Una delle poche note liete per Paulo Fonseca.
Il giovane difensore disputa una partita attenta, con qualche piccola sbavatura, prima di combinare il pasticcio che condanna definitivamente la sua squadra. Con un intervento goffo manda il pallone nella sua porta, anticipando Ronaldo ma soprattutto Mancini, che sembrava poter intervenire; un errore grossolano, che taglia le gambe ai giallorossi.
Soffre contro gli attaccanti bianconeri, è in leggero ritardo su Ronaldo, ma ha il merito di non perdersi mai d'animo; decisivo con la sua deviazione al 22', evita un gol fatto spedendo sulla traversa la potente conclusione di Ronaldo. Tra i meno colpevoli nella sconfitta degli ospiti.
Rileva Villar e commette un errore grave, non seguendo Kulusevski sul taglio e permettendo allo svedese di ricevere palla, mettere in mezzo e causare l'autorete di Ibanez. Nel finale della gara appare timido e spaesato, mentalmente fuori dal match.
Gioca da interno in fase difensiva, praticamente da trequartista (e a volte da centravanti) quando la Roma attacca. Male in copertura su Alex Sandro, si fa disorientare e saltare, aprendo la via al gol di Cristiano Ronaldo. Sfortunato al 21', il suo tiro al volo che sfiora l'incrocio meritava maggior fortuna. Continua a faticare finché rimane in campo, perdendo troppi palloni.
Gioca da interno in fase difensiva, praticamente da trequartista (e a volte da centravanti) quando la Roma attacca. Male in copertura su Alex Sandro, si fa disorientare e saltare, aprendo la via al gol di Cristiano Ronaldo. Sfortunato al 21', il suo tiro al volo che sfiora l'incrocio meritava maggior fortuna. Continua a faticare finché rimane in campo, perdendo troppi palloni.
Una buona partenza, è tra i più intraprendenti nella prima mezz'ora di gara, pericoloso anche con i suoi calci piazzati insidiosi. Meno bene nel prosieguo del match, non riesce più a trovare le misure, mentre Arthur e compagni lo mandano spesso a vuoto. La sua prestazione rimane comunque sufficiente.
Una buona partenza, è tra i più intraprendenti nella prima mezz'ora di gara, pericoloso anche con i suoi calci piazzati insidiosi. Meno bene nel prosieguo del match, non riesce più a trovare le misure, mentre Arthur e compagni lo mandano spesso a vuoto. La sua prestazione rimane comunque sufficiente.
Una buona partenza, è tra i più intraprendenti nella prima mezz'ora di gara, pericoloso anche con i suoi calci piazzati insidiosi. Meno bene nel prosieguo del match, non riesce più a trovare le misure, mentre Arthur e compagni lo mandano spesso a vuoto. La sua prestazione rimane comunque sufficiente.
È l'unico nella formazione titolare a poter accendere la luce. L'armeno è il giocatore di maggiore qualità nella Roma, cerca di farsi trovare tra le linee e inventare per i compagni, che non sempre lo servono a dovere. Con alcune delle sue accelerazioni riesce a mettere in difficoltà la retroguardia bianconera, risultando alla fine il migliore in campo tra gli ospiti.
È l'unico nella formazione titolare a poter accendere la luce. L'armeno è il giocatore di maggiore qualità nella Roma, cerca di farsi trovare tra le linee e inventare per i compagni, che non sempre lo servono a dovere. Con alcune delle sue accelerazioni riesce a mettere in difficoltà la retroguardia bianconera, risultando alla fine il migliore in campo tra gli ospiti.
Un buon primo tempo per gestione del pallone e capacità di guidare la manovra, smista palloni e si propone spesso per scambiare con i compagni più avanzati. Cala nella ripresa, non riuscendo più a far girare la squadra come in precedenza, così Fonseca manda in campo Diawara al suo posto.
Entra al posto di Borja Mayoral, ma non sembra lui: poco coinvolto, al di là di qualche spizzata non riesce a dare nulla alla sua squadra, che avrebbe invece avuto bisogno di una scossa. Fonseca deve cercare di recuperarlo per la seconda parte di stagione, altrimenti la Roma rischia di ritrovarsi in serie difficoltà.
Entra al posto di Borja Mayoral, ma non sembra lui: poco coinvolto, al di là di qualche spizzata non riesce a dare nulla alla sua squadra, che avrebbe invece avuto bisogno di una scossa. Fonseca deve cercare di recuperarlo per la seconda parte di stagione, altrimenti la Roma rischia di ritrovarsi in serie difficoltà.
Rileva Cristante e porta in campo freschezza; ci prova al 68', ma la sua conclusione termina tra le braccia di Szczesny, poi prova a farsi vedere tra le linee, anche forzando la giocata, tuttavia non riesce a incidere più di tanto.
Prova a disorientare i difensori della Juventus con i suoi movimenti ad attaccare la linea: ci riesce solo in parte, la retroguardia bianconera fa buona guardia e il centravanti giallorosso gradualmente si spegne, senza di fatto aver mai tirato in porta in questa partita.
Prova a disorientare i difensori della Juventus con i suoi movimenti ad attaccare la linea: ci riesce solo in parte, la retroguardia bianconera fa buona guardia e il centravanti giallorosso gradualmente si spegne, senza di fatto aver mai tirato in porta in questa partita.
La sua Roma tiene tanto il pallone, ma conclude pochissimo: un possesso palla sterile, che non può fare piacere all'allenatore portoghese. Contro la Juventus non demerita, soprattutto nel primo tempo, ma commette un paio di ingenuità e non sembra mai realmente pericolosa.
La sua Roma tiene tanto il pallone, ma conclude pochissimo: un possesso palla sterile, che non può fare piacere all'allenatore portoghese. Contro la Juventus non demerita, soprattutto nel primo tempo, ma commette un paio di ingenuità e non sembra mai realmente pericolosa.