Si chiude all'Allianz Stadium la seconda giornata di ritorno, sfida delicata sia per i padroni di casa della Juventus che per gli ospiti del Genoa, importanti punti in palio per la lotta scudetto e per la corsa alla salvezza.

Allegri preferisce Lichtsteiner al ristabilito De Sciglio, Alex Sandro vince il ballottaggio con Asamoah, Douglas Costa completa il tridente offensivo con Higuain e Mandzukic. Risponde Ballardini con Rossettini dietro anziché Gentiletti, sorpresa Omeonga in mezzo al posto di Veloso, in attacco Pandev soffia il posto a Lapadula con Taarabt a supporto.

Prova a mettere subito in chiaro le cose la Vecchia Signora, ma Perin è attento al 7' sulla punizione di Pjanic a seguito di un ingenuo fallo di Spolli su Higuain. Il vantaggio bianconero arriva al 16': Douglas Costa lavora bene un pallone su Bertolacci, palla a sinistra per Mandzukic, taglio dentro a pescare lo stesso esterno brasiliano che sorprende Spolli e Rossettini, Laxalt lo tiene in gioco, la conclusione ravvicinata è facile e vale l'1-0. Il ritmo cala vertiginosamente, tante le interruzioni, poche altre emozioni sino a metà gara.

Il secondo tempo riprende da dove era finito il primo, tanti errori da un lato e dall'altro, tanti falli, velocità delle giocate ridotta, e dunque poco da fare per i portieri di entrambe le squadre. L'occasionissima per il raddoppio capita fra i piedi di Lichtsteiner, Izzo salva sulla linea sul tiro-cross dello svizzero dopo una buona iniziativa di Douglas Costa. Nel finale, seppur con confusione, il Genoa prova ad agguantare il pareggio, ma di fatto Szczesny non è mai chiamato in causa, così si va avanti sino al triplice fischio che sancisce la vittoria della Juve.

Tre punti che tengono Higuain e compagni in scia d