Attento su Candreva, vola sulla conclusione di Brozovic ma respinge centralmente, regalando il pallone a Icardi: l'attaccante lo grazia. Pericoloso - per i suoi - quando ha il pallone tra i piedi: un paio di disimpegni sono da brividi. Incolpevole sul gol di Joao Mario.
Si lascia ubriacare dalle finte di Candreva, permettendo all'esterno nerazzurro di confezionare l'assist per Joao Mario. Anche in precedenza non era sembrato irreprensibile: l'Inter ha creato non pochi problemi dal suo lato.
Si lascia ubriacare dalle finte di Candreva, permettendo all'esterno nerazzurro di confezionare l'assist per Joao Mario. Anche in precedenza non era sembrato irreprensibile: l'Inter ha creato non pochi problemi dal suo lato.
Alterna splendide chiusure a errori di posizionamento evitabili. Contiene Icardi e si batte come un leone, sul gol di Joao Mario scala sull'attaccante e non è colpevole; anche nel finale rimane comunque tra i più lucidi tra le fila rosanero.
Chiamato a scalare sulla linea dei difensori per dare una mano a Cionek, a volte non lo fa con la dovuta attenzione. Sul cross di Candreva rimane troppo indietro, lasciando troppo spazio in mezzo; peccato, perché in fase di spinta si era fatto notare con qualche bella iniziativa.
Chiamato a scalare sulla linea dei difensori per dare una mano a Cionek, a volte non lo fa con la dovuta attenzione. Sul cross di Candreva rimane troppo indietro, lasciando troppo spazio in mezzo; peccato, perché in fase di spinta si era fatto notare con qualche bella iniziativa.
Non male in fase di copertura, benino anche quando è chiamato a spingere sulla fascia sinistra. Candreva è un cliente scomodo, ma non si lascia intimorire e tutto sommato regge senza troppi patemi.
Non male in fase di copertura, benino anche quando è chiamato a spingere sulla fascia sinistra. Candreva è un cliente scomodo, ma non si lascia intimorire e tutto sommato regge senza troppi patemi.
Dalle sue parti gravita Perisic, cliente non facile di questi tempi: se la cava benissimo, con una serie di chiusure efficaci. Ottimo anche nel gioco aereo, va in sofferenza soltanto quando viene puntato in velocità, ma per sua fortuna non accade quasi mai. Nel secondo tempo cala alla pari di tutti i compagni.
Benissimo nel primo tempo, quando con la sua posizione da interno nel 3-5-1-1 crea qualche grattacapo di troppo a Gagliardini. Cala vistosamente nella ripresa, fino alla sostituzione.
Un buon inizio, nel primo tempo va anche al tiro ma con scarsa convinzione. Nella ripresa non trova più spazio e si innervosisce, commettendo anche qualche fallo di frustrazione.
Prestazione come al solito tutta grinta e muscoli, ma perde un pallone banalmente e rischia anche un clamoroso autogol. Nella ripresa soffre tremendamente le incursioni di Joao Mario, nel finale poi si fa espellere per doppia ammonizione.
Prestazione come al solito tutta grinta e muscoli, ma perde un pallone banalmente e rischia anche un clamoroso autogol. Nella ripresa soffre tremendamente le incursioni di Joao Mario, nel finale poi si fa espellere per doppia ammonizione.
Prestazione come al solito tutta grinta e muscoli, ma perde un pallone banalmente e rischia anche un clamoroso autogol. Nella ripresa soffre tremendamente le incursioni di Joao Mario, nel finale poi si fa espellere per doppia ammonizione.
Entra nel tentativo di portare maggiore qualità nell'attacco palermitano, ma di lui si ricorda soltanto un cartellino giallo. Davvero poco, per chi avrebbe dovuto incidere in maniera del tutto diversa.
Dopo una partita trascorsa per lo più nell'anonimato si perde il taglio di Joao Mario, arrivando in ritardo nella chiusura. Un errore fatale, che costa al Palermo la sconfitta.
Dopo una partita trascorsa per lo più nell'anonimato si perde il taglio di Joao Mario, arrivando in ritardo nella chiusura. Un errore fatale, che costa al Palermo la sconfitta.
Entra nel finale per aumentare il peso offensivo del Palermo. Si dà da fare ma non riesce a incidere più di tanto; dopo l'espulsione di Ansaldi l'Inter si chiude a riccio e gli spazi si intasano. Ma qualche spunto interessante lo mette in mostra.
Si batte come un leone, impegnando la difesa nerazzurra e soprattutto Murillo; con il passare dei minuti però i centrali dell'Inter non gli lasciano scampo. Toccato duro da Ansaldi, causa l'espulsione dell'argentino.
Il suo Palermo non si tira indietro e la mette sul piano dell'agonismo contro l'Inter: i rosanero non creano grandi problemi alla difesa nerazzurra, ma combattono alla pari e vengono piegati soltanto dal gol decisivo di Joao Mario. I cambi nel finale però non portano nulla di buono.
Praticamente inoperoso per l'intero match, se si eccettuano alcune ottime uscite, nelle quali si mostra sempre sicuro. Quando vanno al tiro i rosanero non trovano mai la porta: pomeriggio tranquillo per lo sloveno.
Praticamente inoperoso per l'intero match, se si eccettuano alcune ottime uscite, nelle quali si mostra sempre sicuro. Quando vanno al tiro i rosanero non trovano mai la porta: pomeriggio tranquillo per lo sloveno.
Mantiene la concentrazione altissima per l'intero match. Quaison gli sguscia via un paio di volte, ma nel complesso è bravo a controllare gli attacchi del Palermo che partono dal suo lato; con il passare dei minuti dà anche una mano a Candreva, con sovrapposizioni efficaci.
Partita priva di sbavature: ogni volta che è chiamato in causa si esibisce in chiusure non soltanto efficaci ma anche elegantissime. Esperienza, senso della posizione e carisma: guida la difesa nerazzurra con autorità.
Partita priva di sbavature: ogni volta che è chiamato in causa si esibisce in chiusure non soltanto efficaci ma anche elegantissime. Esperienza, senso della posizione e carisma: guida la difesa nerazzurra con autorità.
Nestorovski è grintoso e battagliero, il colombiano soffre inizialmente ma poi gli prende le misure, non lasciandogli scampo. Alcune chiusure sono di pregevole fattura, la "garra" poi non gli manca di certo.
Soffre maledettamente le incursioni palermitane nel primo tempo, cresce nella ripresa ma alterna sempre giocate discrete ad errori banali. Nel finale viene espulso per doppia ammonizione, dopo un duro intervento su Nesterovski.
Ottimo primo tempo, nel corso del quale assicura le necessarie geometrie e va anche al tiro impegnando Posavec. Cala decisamente nella ripresa, tanto che nel finale un paio di suoi errori in fase di costruzione potevano costare caro ai nerazzurri.
Ottimo primo tempo, nel corso del quale assicura le necessarie geometrie e va anche al tiro impegnando Posavec. Cala decisamente nella ripresa, tanto che nel finale un paio di suoi errori in fase di costruzione potevano costare caro ai nerazzurri.
Il cambiamento di mentalità si vede anche dalle piccole cose: entra in campo nel finale con grandissima grinta e determinazione, calamitando palloni in mezzo al campo e dando il suo contributo contro il forcing finale del Palermo. Un buon impatto sul match.
Il cambiamento di mentalità si vede anche dalle piccole cose: entra in campo nel finale con grandissima grinta e determinazione, calamitando palloni in mezzo al campo e dando il suo contributo contro il forcing finale del Palermo. Un buon impatto sul match.
Il cambiamento di mentalità si vede anche dalle piccole cose: entra in campo nel finale con grandissima grinta e determinazione, calamitando palloni in mezzo al campo e dando il suo contributo contro il forcing finale del Palermo. Un buon impatto sul match.
Impegna Posavec con un tiro forte ma centrale, va al cross tante volte - come di consueto - e alla fine trova l'assist vincente per Joao Mario. Meno brillante rispetto ad altre occasioni, ma sempre determinante.
Decisamente meno scintillante rispetto alle ultime uscite, ha soltanto qualche guizzo ma non riesce mai a sfondare contro Cionek. Alcuni bei cross non bastano, dal croato ci si aspetta molto di più, anche perché le palle perse sono davvero troppe.
Meno brillante rispetto alle prime uscite con la maglia dell'Inter, paga forse un po' di stanchezza. Per lunghi tratti è assente dal campo, nella ripresa mostra maggiore solidità e tenta anche la via del gol con una bella sforbiciata.
Uno dei pochi ad avere qualità nelle giocate, alcune verticalizzazioni sono da favola; tuttavia la discontinuità pesa troppo perché possa avere una valutazione positiva. Esce a inizio ripresa per lasciare spazio a Joao Mario.
Uno dei pochi ad avere qualità nelle giocate, alcune verticalizzazioni sono da favola; tuttavia la discontinuità pesa troppo perché possa avere una valutazione positiva. Esce a inizio ripresa per lasciare spazio a Joao Mario.
Entra e dopo 10' è già decisivo: sceglie perfettamente il tempo dell'inserimento per raccogliere il cross di Candreva e battere Posavec. Poi si dedica al possesso palla: con il suo intuito e le sue capacità in fase di palleggio contribuisce a portare a casa il risultato.
Entra e dopo 10' è già decisivo: sceglie perfettamente il tempo dell'inserimento per raccogliere il cross di Candreva e battere Posavec. Poi si dedica al possesso palla: con il suo intuito e le sue capacità in fase di palleggio contribuisce a portare a casa il risultato.
Non era la sua giornata: cerca il gol in tante occasioni, ma prima tira debolmente tra le braccia di Posavec, poi manca clamorosamente la porta di testa su una respinta corta del portiere. Vicino alla rete anche nella ripresa, a tratti gira a vuoto senza lottare contro i difensori rosanero.
Il cambio Joao Mario-Banega è decisivo per il match: la squadra cambia marcia e trova il gol vittoria con il portoghese. I suoi hanno più sicurezza e serenità, non perdono la calma e sono consapevoli della loro forza; il merito del tecnico è soprattutto l'aver trasmetto questa serenità. Espulso nel finale dopo il rosso ad Ansaldi.
