Come un Gargoyle in una chiesa del trecento: immobile, eppur minaccioso. Di fatto, mai impegnato.
Come un Gargoyle in una chiesa del trecento: immobile, eppur minaccioso. Di fatto, mai impegnato.
Venti minuti passati presidiare la fascia destra senza grandi problemi.
Elegante nelle chiusure, lascia pochissimi spazi di manovra a Immobile. Regala un paio dei suoi soliti, precisi lanci lunghi. Nel primo tempo va vicino al gol in spaccata.
Tutti i palloni alti sono suoi. Nessun pericolo per Buffon anche grazie a lui, che debella i giovani e veloci attaccanti avversari con attenzione ed esperienza.
Tutti i palloni alti sono suoi. Nessun pericolo per Buffon anche grazie a lui, che debella i giovani e veloci attaccanti avversari con attenzione ed esperienza.
Gioca un primo tempo che ricorda il suo periodo migliore, fatto di corsa e livelli altissimi di agonismo. Offre sempre una soluzione ai compagni in avanti, è sempre preciso in difesa.
Gioca un primo tempo che ricorda il suo periodo migliore, fatto di corsa e livelli altissimi di agonismo. Offre sempre una soluzione ai compagni in avanti, è sempre preciso in difesa.
Gioca una partita attenta, senza strafare. Tiene a bada le rare botte di vivacità di Lombardi, si fa vedere con continuità nella metà campo avversaria.
Fa un grande lavoro davanti alla difesa, senza strafare ma dando grande equilibrio alla squadra.
Non strafa, resta a battere il tempo in mezzo al campo, a toccare tantissimi palloni e a gestirli con precisione rara: 96% di passaggi riusciti.
Non strafa, resta a battere il tempo in mezzo al campo, a toccare tantissimi palloni e a gestirli con precisione rara: 96% di passaggi riusciti.
Corre lungo la fascia per tutta la partita, Radu è costretto ad uscire per un forte mal di testa e anche a Lukaku non va meglio. Offre ad Higuain il pallone del 2-0.
Corre lungo la fascia per tutta la partita, Radu è costretto ad uscire per un forte mal di testa e anche a Lukaku non va meglio. Offre ad Higuain il pallone del 2-0.
Doveva far dimenticare la prestazione incolore di Firenze: ci mette cinque minuti, il tempo di raccogliere la sponda giusta di Mandzukic e di fulminare Marchetti dalla distanza. Troppo lezioso nel secondo tempo, quando spreca due buone occasioni per segnare ancora.
Neanche cinque minuti, e già svetta per offrire a Dybala il pallone giusto per cancellare il ricordo della Viola. Ricorda l'Eto'o mourinhano: è ovunque, sbraccia nall'area avversaria e dopo un minuto è in copertura, in posizione di terzino.
Il gol numero 14 in campionato arriva dopo un quarto d'ora, quando con la partecipazione straordinaria di De Vrij raccoglie il preciso cross di Cuadrado a due passi da Marchetti. La media, viste le 20 partite giocate, è impressionante. E giustifica ogni centesimo dei 90 milioni.
Voleva una risposta dopo le domande sollevate dalla sconfitta di Firenze: l'ha avuta, nel gioco, nei singoli, nell'atteggiamento. Aspettando la Roma, si gode un pomeriggio a +4 sulle inseguitrici (e con una partita da recuperare contro il Crotone).
Innegabile responsabilità sul gol di Dybala, ma i compagni non lo assistono quando dieci minuti dopo Higuain gli si presenta davanti.
Con Wallace si divide le responsabilità sui gol juventini: Dybala fa un gran tiro, ma i due centrali non escono. Su Higuain, poi, è più in ritardo di un autobus a Roma.
Con Wallace si divide le responsabilità sui gol juventini: Dybala fa un gran tiro, ma i due centrali non escono. Su Higuain, poi, è più in ritardo di un autobus a Roma.
Il migliore della sua linea arretrata: rispetto ai compagni di reparto riesce a tenere botta e a proporsi con continuità lungo tutta la fascia.
Soffre nella fase difensiva, soprattutto nel primo tempo, quando Cuadrado e Lichtsteiner hanno fin troppa libertà sulla sua fascia. A tratti, spinto dall'orgoglio, prova a far ripartire i suoi. Con alterni successi.
Passa mezz'ora alla mercè di Cuadrado.
Passa mezz'ora alla mercè di Cuadrado.
Idem come De Vrij: in occasione del gol di Dybala è in ritardo sull'uscita, mentre sul raddoppio di Higuain vaga per l'area senza saper esattamente cosa fare - quando si potrebbe occupare di diverse cose, tipo intercettare il cross che arriva al Pipita.
Idem come De Vrij: in occasione del gol di Dybala è in ritardo sull'uscita, mentre sul raddoppio di Higuain vaga per l'area senza saper esattamente cosa fare - quando si potrebbe occupare di diverse cose, tipo intercettare il cross che arriva al Pipita.
Allegri gli riserva un trattamento di favore, tenendogli sempre un uomo addosso: il risultato è che il gioco laziale viene parzialmente neutralizzato. L'argentino prova a ritagliarsi spazi, ma ha diverse difficoltà. Nel secondo tempo di fa vedere con un paio di conclusioni dalla distanza.
Prima parte del primo tempo con la sordina inserita, non si vede e non si sente. Poi regala qualche numero e un paio di accelerazioni, giusto per far capire che è tornato: anche per lui, però, è un pomeriggio difficile.
Prima parte del primo tempo con la sordina inserita, non si vede e non si sente. Poi regala qualche numero e un paio di accelerazioni, giusto per far capire che è tornato: anche per lui, però, è un pomeriggio difficile.
Corre come un forsennato per tutta la partita: pressa alto, si inserisce, ci prova senza successo dalla distanza, è fra gli ultimi ad arrendersi. Una generosità che, però, non basta
Il migliore dei suoi: al pressing gestito insieme al compagno di reparto Parolo, aggiunge intelligenza in fase di impostazione, generosità in fase di interdizione, e tempismo negli inserimenti. Ma da solo non può molto.
Entra al posto di uno spento Lombardi nel momento della resa. Sul finale, una sua sbavatura mette in difficoltà i compagni di difesa.
Inzaghi lo inserisce nel secondo tempo sperando di poter sfruttare i suoi centimetri in attacco in un momento in cui tutte le armi possono tornare utili, ma niente: Djordjo è un'ombra.
Inzaghi lo inserisce nel secondo tempo sperando di poter sfruttare i suoi centimetri in attacco in un momento in cui tutte le armi possono tornare utili, ma niente: Djordjo è un'ombra.
Passare un pomeriggio in compagnia di Chiellini e Bonucci e in fondo alla lista dei desideri di un attaccante. Lui sopporta e lotta più di tutti, allontanandosi dall'area alla ricerca dei palloni nei momenti di difficoltà. Non punge, ma l'atteggiamento è da ammirare.
Il giovane laziale di belle speranze, chiamato all'ingrato compito di non far rimpiangere Keita, gioca una partita grigia tendente al trasparente: si vede pochissimo, per colpa sua ma anche dei compagni. Nella ripresa prova a prendersi la ribalta con un paio di giocate, ma senza effetti clamorosi. Inzaghi lo sostituisce al minuto 60.
Il giovane laziale di belle speranze, chiamato all'ingrato compito di non far rimpiangere Keita, gioca una partita grigia tendente al trasparente: si vede pochissimo, per colpa sua ma anche dei compagni. Nella ripresa prova a prendersi la ribalta con un paio di giocate, ma senza effetti clamorosi. Inzaghi lo sostituisce al minuto 60.
Cosa si può fare contro questa Juventus, e perdipiù allo Stadium? Poco, ma magari si potrebbe cominciare con l'entrare in campo pensando di potersela giocare. La Lazio paga venti minuti d'assenza e le incertezze difensive. C'avesse creduto un po' di più, forse...
Cosa si può fare contro questa Juventus, e perdipiù allo Stadium? Poco, ma magari si potrebbe cominciare con l'entrare in campo pensando di potersela giocare. La Lazio paga venti minuti d'assenza e le incertezze difensive. C'avesse creduto un po' di più, forse...
Cosa si può fare contro questa Juventus, e perdipiù allo Stadium? Poco, ma magari si potrebbe cominciare con l'entrare in campo pensando di potersela giocare. La Lazio paga venti minuti d'assenza e le incertezze difensive. C'avesse creduto un po' di più, forse...