Dopo un girone di andata fatto di alti e bassi (più bassi che alti in realtà) il Sassuolo vuole ripartire da dove aveva iniziato. Era la prima di campionato al Barbera, una calda sera di metà agosto che Domenico Berardi illuminò con uno dei suoi colpi balistici preferiti. Oggi al Mapei il gioiello neroverde ritorna dal primo minuto con l’obiettivo di riportare al successo la propria squadra contro un Palermo in profondissima crisi.

FORMAZIONI: Di Francesco sceglie Timo Letschert come partner difensivo di Acerbi. Sulle corsie Lirola e Peluso. In mezzo al campo– complici le numerose assenze – Aquilani è diventato un titolare, ai suoi lati Mazzitelli e Ragusa. In avanti il tridente è formato da Matri (preferito ad un Defrel non al meglio), Berardi e Ricci. Corini rimodella ancora una volta il suo Palermo scegliendo la difesa a 3. Cionek è squalificato, allora si rivede Vitiello che insieme a Gonzalez e Goldaniga compone il terzetto difensivo. A centrocampo conferme per Jajalo e Bruno Henrique, Rispoli e Pezzella gli esterni (Aleesami ancora dalla panchina). In avanti torna dal primo minuto Embalo che insieme a Quaison spalleggia Nestorovski. Diamanti ancora in panchina, Hiljemark addirittura non convocato.

PRIMO TEMPO: il primo squillo è di Quaison che su una corta respinta di Letschert calcia tra le braccia di Consigli. La velocità dello svedese nell’incunearsi tra le maglie dei difensori neroverdi è un’arma letale e il Palermo al 9’ passa in vantaggio. Nestorovksi lavora da centravanti puro, con il tacco serve Quaison che anticipa Consigli, lo scarta alla Ronaldo, e deposita in rete. Sulla faccia di Corini un inaspettato sorriso a 32 punti che dura però solo 6 minuti. Berardi ispira, Matri finalizza (secondo centro stagionale). 1-1 e tutto da rifare. I rosanero non si arrendono e sfiorano il raddoppio con Jajalo da fuori e con un colpo di testa di Nestorovski fuori di un soffio. Ma è tutto vano perché Berardi con il suo mancino affetta in 2 la difesa rosanero consentendo a Nino Ragusa di raddoppiare ed esultare con una mossa di Kung Fu sotto la curva. Dopo 25 minuti di continui capovolgimenti di fronte e occasioni le due squadre si siedono e il primo tempo scivola via.

SECONDO TEMPO: ad inizio ripresa, Corini toglie dal campo un imbarazzante Vitiello e chiede più spinta a Morganella. Dopo 15’ arriva il turno anche di Diamanti al posto di Embalo, oggi inconcludente. Rispoli, diventato capitano dopo l’uscita di Vitiello, gioca con ardore e sfiora il raddoppio al 20’ della ripresa, ma Consigli gli nega la gioia del gol con un intervento in corner. Dopo pochi secondi Morganella non si intende con Posavec, Ragusa si inserisce, sul rimpallo si avventa Matri che a porta vuota fa doppietta. Ennesimo errore madornale della difesa rosanero. Il Palermo, a parte i primi venti minuti del match, è impresentabile e inerte assiste al poker del rientrante Politano assistito dal neo entrato Defrel. 

Dopo 4 partite il Sassuolo torna alla vittoria e regala un pomeriggio di festa ai propri tifosi neroverdi. Il Palermo gioca per un quarto d'ora, troppo poco per pensare di restare in Serie A.