Sette gol l'anno scorso, quattro quest'anno: l'Atalanta è sempre un pessimo cliente per il portiere granata. Peraltro nessuna colpa specifica sulle reti subite, forse giusto un po' di reattività sul tiro di De Roon ma parliamo di minuzie.
Hateboer se lo mangia come e quando vuole e quando non c'è l'olandese ci pensa Muriel a fargli vedere i sorci verdi. Fase di spinta pressoché inesistente.
Hateboer se lo mangia come e quando vuole e quando non c'è l'olandese ci pensa Muriel a fargli vedere i sorci verdi. Fase di spinta pressoché inesistente.
Ai contrasti riusciti fanno eco gli svarioni in cui occupa male il campo: non chiude ad esempio su Gomez in occasione del primo gol. Prestazione totalmente rivedibile.
Ai contrasti riusciti fanno eco gli svarioni in cui occupa male il campo: non chiude ad esempio su Gomez in occasione del primo gol. Prestazione totalmente rivedibile.
Ai contrasti riusciti fanno eco gli svarioni in cui occupa male il campo: non chiude ad esempio su Gomez in occasione del primo gol. Prestazione totalmente rivedibile.
Nel marasma della difesa granata, con i bergamaschi che arrivano da tutte le parti, il brasiliano è l'unico che tiene la bussola un minimo anche se non per poter strappare la sufficienza.
Esordire in Serie A e trovarsi di fronte un Gosens in versione alta velocità non è proprio la cosa più semplice di questo mondo. Il kosovaro fa quel che può (poco) e nell'unica sortita offensiva serve un assist a Belotti.
Deve giostrare davanti alla difesa senza avere le qualità da regista che vuole Giampaolo: lotta ma spesso è da solo contro due-tre avversari. Però la palla che mette a disposizione di Belotti per l'1-0 è di pregevole fattura.
Il suo ingresso in campo dovrebbe portare un po' di verve all'attacco granata, al contrario finisce per essere assolutamente ininfluente per le sorti della squadra. Si piazza a destra ma passa inosservato.
Dei centrocampisti del Torino è quello che in teoria dovrebbe essere più a suo agio nel ruolo affidatogli. In realtà va in affanno continuo contro De Roon, lasciando troppo solo Murru contro Hateboer.
Come a Firenze il suo ingresso non coincide affatto con una scossa alla squadra come sperava Giampaolo. Spaesato e poco produttivo, tocca pochi palloni perché poco si fa vedere.
Come a Firenze il suo ingresso non coincide affatto con una scossa alla squadra come sperava Giampaolo. Spaesato e poco produttivo, tocca pochi palloni perché poco si fa vedere.
Che fatica la vita da trequartista! Lo spagnolo ce la mette tutta, riuscendo anche con un paio di percussioni a mettere in difficoltà la difesa atalantina. Però si vede che non è mestiere suo.
Spiccioli di partita per l'esordio in Serie A del classe '97 che si muove con ordine quando però ormai la gara ha preso una piega ben definita.
Solita grinta, solito spirito battagliero, anche una traversa colpita in avvio. Poi però niente di più: anche nei duelli aerei, che sono la sua specialità, finisce per soccombere.
Solita grinta, solito spirito battagliero, anche una traversa colpita in avvio. Poi però niente di più: anche nei duelli aerei, che sono la sua specialità, finisce per soccombere.
Da solo tiene vive le speranze dei suoi con una doppietta da attaccante verissimo. Inoltre le prende e le dà, non smette mai di correre, incita tutti. Cosa deve fare di più, ramazzare lo spogliatoio (quasi cit.)?
Da solo tiene vive le speranze dei suoi con una doppietta da attaccante verissimo. Inoltre le prende e le dà, non smette mai di correre, incita tutti. Cosa deve fare di più, ramazzare lo spogliatoio (quasi cit.)?
Da bravo giovine ci mette un po' di voglia in più, anche solo per farsi vedere dal mister. Niente di eclatante, intendiamoci, ma nel grigiore generale almeno prova a smuovere le acque.
Da bravo giovine ci mette un po' di voglia in più, anche solo per farsi vedere dal mister. Niente di eclatante, intendiamoci, ma nel grigiore generale almeno prova a smuovere le acque.
Il suo calcio con questi giocatori non è possibile: troppo timidi i terzini, troppo lenti le mezzeali, troppo poca qualità nell'asse centrale. Urgono rinforzi e mirati.
Il suo calcio con questi giocatori non è possibile: troppo timidi i terzini, troppo lenti le mezzeali, troppo poca qualità nell'asse centrale. Urgono rinforzi e mirati.
Prende due gol e Zaza gli spacca la traversa ma di fatto responsabilità non ne ha. Per il resto osserva compiaciuto quello che combinano i compagni.
Prende due gol e Zaza gli spacca la traversa ma di fatto responsabilità non ne ha. Per il resto osserva compiaciuto quello che combinano i compagni.
Grave la disattenzione sul gol del 2-3, quando si fa anticipare da Belotti. In generale meglio nella ripresa, quando si concede anche il lusso di qualche sortita offensiva.
Ha il suo bel da fare nel duello con Belotti e non sempre riesce ad avere la meglio, anzi. Ammonito nel primo tempo, esce per evitare guai peggiori con un secondo giallo.
Con la parte sinistra della squadra in grande spolvero, capisce in fretta che la sua partita passa dal farsi trovare pronto sui cross dei compagni, sfruttando il fisico contro Murru. E infatti è bravo a ribadire in rete una palla deliziosa di Gomez. Va vicino alla doppietta nella ripresa.
Cala sul povero Vojvoda come gli Unni sulle pianure europee. Non segna, non serve assist ma è determinante per la partita dell'Atalanta perché il Torino deve collassare dalla sua parte ogni volta per evitare guai e sui cambi di gioco è perfetto.
Più sicuro di Caldara, riesce a governare meglio la difesa grazie anche ad un Torino più stanco e più arruffone.
Non sale in tempo in occasione dell'1-0 di Belotti, si fa beffare da Zaza nell'azione che porta alla traversa dell'ex Juve. Nel resto delle gara nessun errore da sottolineare ma neanche qualche giocata da poter arrivare alla sufficienza.
Non sale in tempo in occasione dell'1-0 di Belotti, si fa beffare da Zaza nell'azione che porta alla traversa dell'ex Juve. Nel resto delle gara nessun errore da sottolineare ma neanche qualche giocata da poter arrivare alla sufficienza.
Padrone assoluto del centrocampo. Rompe gli attacchi altrui, costruisce quelli propri con letture sempre azzeccate, si fa trovare pronto all'appuntamento con il gol.
Il bottino di giornata dice: un gol con un gran tiro da fuori, un assist al bacio per Muriel, un altro assist al bacio per Hateboer. Poi c'è la solita maestria nel sapersi muovere in mezzo al campo lì dove la squadra ha bisogno.
Il bottino di giornata dice: un gol con un gran tiro da fuori, un assist al bacio per Muriel, un altro assist al bacio per Hateboer. Poi c'è la solita maestria nel sapersi muovere in mezzo al campo lì dove la squadra ha bisogno.
Meno brillante del compagno di mediana De Roon ma comunque capace di svettare sui pari ruolo avversari. Precisione nelle giocate e copertura degli spazi i suoi punti forti oggi.
Meno brillante del compagno di mediana De Roon ma comunque capace di svettare sui pari ruolo avversari. Precisione nelle giocate e copertura degli spazi i suoi punti forti oggi.
Cerca di entrare anche lui nel festival delle marcature o almeno di firmare un assist e questo lo porta un po' a strafare. Ma il suo resta uno spezzone di partita positivo.
Inizia la partita con un paio di giocate sballate, complice va detto il campo in pessime condizioni. Il gol dell'1-2 è un gioiello che lo fa entrare definitivamente in partita: da quel momento non ne sbaglia più una. Serve anche un pregevole assist per il 2-4 di De Roon.
Ha il suo bel da fare contro Bremer ma nel complesso il duello lo vince lui. Entra nell'azione del primo gol servendo il pallone al Papu e, pur in una giornata in cui non vede la porta, è comunque preziosissimo per la manovra.
La sua creatura riparte esattamente da dove aveva chiuso la scorsa stagione: gol, spettacolo, qualità. Qualcosa da sistemare nella fase difensiva c'è ma chissene finché i meccanismi in attacco sono questi.
La sua creatura riparte esattamente da dove aveva chiuso la scorsa stagione: gol, spettacolo, qualità. Qualcosa da sistemare nella fase difensiva c'è ma chissene finché i meccanismi in attacco sono questi.