Nel primo tempo si fa trovare pronto sul colpo di testa di Dybala e sulla conclusione sporca di Asamoah. Poteva far poco in occasione della rete juventina, l'errore di Biglia spalanca le porte dell'area di rigore a Khedira, il tedesco non sbaglia da pochi passi.
Nel primo tempo rischia troppo perdendo un contrasto con Alex Sandro all'interno della propria area di rigore. Il resto della partita è modesto, ci ha abituati a prestazioni di ben altro tenore.
Nel primo tempo rischia troppo perdendo un contrasto con Alex Sandro all'interno della propria area di rigore. Il resto della partita è modesto, ci ha abituati a prestazioni di ben altro tenore.
L'errore di Biglia lo manda fuori-giri nell'azione che porta al gol juventino. Una macchia che va a pesare su una prestazione fino a quel momento positiva. Il suo rientro sembra tuttavia molto importante per la retroguardia capitolina.
L'errore di Biglia lo manda fuori-giri nell'azione che porta al gol juventino. Una macchia che va a pesare su una prestazione fino a quel momento positiva. Il suo rientro sembra tuttavia molto importante per la retroguardia capitolina.
Inzaghi lo manda in campo per far rifiatare lo stanco Lukaku, il suo ingresso però è poco incisivo, tocca pochi palloni limitandosi ad appoggi semplici.
Nel primo tempo si lancia in una bella percussione nella metà campo della Juventus, ma questa rimane l'unica nota positiva della sua gara. Impreciso nei passaggi, insicuro in fase di possesso e poco pulito anche quando si tratta di chiudere le offensive bianconere.
Buoni spunti in fase di possesso, il belga si propone continuamente sulla propria corsia di competenza, il lato negativo è rappresentato dai cross, sempre bassi e prevedibili. La sua fisicità si fa valere anche in fase di ripiego.
Buoni spunti in fase di possesso, il belga si propone continuamente sulla propria corsia di competenza, il lato negativo è rappresentato dai cross, sempre bassi e prevedibili. La sua fisicità si fa valere anche in fase di ripiego.
L'impatto dell'angolano nel campionato italiano è stato clamoroso. Fisicamente straripante, preciso nelle chiusure e con pochissimi falli a suo carico, se il buongiorno si vede dal mattino questo si può rivelare un grandissimo colpo per la squadra capitolina.
Il suo errore sul servizio di Dybala a Khedira ha inciso pesantemente sull'andamento della gara, regalando di fatto la vittoria alla squadra ospite.
Il suo errore sul servizio di Dybala a Khedira ha inciso pesantemente sull'andamento della gara, regalando di fatto la vittoria alla squadra ospite.
L'aver vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi deve aver calmato il suo animo fin troppo spesso agitato e votato alla discontinuità. Una partita di spessore in cui il brasiliano oltre alle belle giocate in fase di possesso si ricicla positivamente anche nei ripiegamenti. Ogni tanto però si specchia troppo nella sua bravura cercando troppo la giocata personale.
L'aver vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi deve aver calmato il suo animo fin troppo spesso agitato e votato alla discontinuità. Una partita di spessore in cui il brasiliano oltre alle belle giocate in fase di possesso si ricicla positivamente anche nei ripiegamenti. Ogni tanto però si specchia troppo nella sua bravura cercando troppo la giocata personale.
E' l'elemento di equilibrio del tridente laziale, a lui viene chiesto il maggior sacrificio nel nome della tattica. Il bosniaco si dimostra ancora una volta dedico alla causa laziale, ripiegando spesso fino nella propria metà campo, ovviamente questo finisce con il ripercuotersi quando c'è da attaccare la retroguardia juventina.
Nel primo tempo blocca un'azione pericolosa della Juventus, impedendo a Khedira di arrivare alla conclusione dall'interno dell'area di rigore. Non tira mai indietro la gamba nei contrasti, ma non si fa mai notare in fase di supporto alla manovra offensiva.
Entra per uno stremato Lulic e nei pochi minuti sul campo riesce a sbagliare due conclusioni su due tentativi.
Il suo ingresso non sposta gli equilibri della partita, anzi la sintonia con Immobile sembra decisamente perfettibile.
Lulic e Felipe Anderson girano molto al largo dell'area di rigore bianconera, lasciando a lui il grave compiti di battersi contro la difesa dei campioni d'Italia. Lui ci prova, si butta su ogni pallone, si infila in ogni varco, dimostrando che di certo non gli manca la voglia di mettersi a disposizione della propria squadra.
La sua squadra entra in campo con un ottimo atteggiamento, aggredendo i portatori di palla avversari per poi scaricare verso gli esterni Lulic e, soprattutto, Felipe Anderson. La stanchezza però poi incide sulla prestazione dei suoi e quando la Juventus sale di giri e trova il vantaggio non riesce a trovare le contromisure efficaci.
Nel primo tempo non riesce ad intervenire su un cross di Felipe Anderson, venendo poi salvato dall'intervento di Benatia. Questa l'unica sbavatura della gara del capitano bianconero, preciso ed attento a bloccare tutti gli altri palloni che passano dalle sue parti.
Nel primo tempo non riesce ad intervenire su un cross di Felipe Anderson, venendo poi salvato dall'intervento di Benatia. Questa l'unica sbavatura della gara del capitano bianconero, preciso ed attento a bloccare tutti gli altri palloni che passano dalle sue parti.
In assenza di Bonucci Allegri lo dirotta in mezzo alla linea difensiva, per lui si segnala una piccola sbavatura nella prima frazione per poi esibire la solita prestazione colma di sicurezza.
Costruire la manovra non è il suo mestiere e si vede, sbaglia diverse verticalizzazioni, in fase di possesso rischia molto sul finale della prima frazione quando tenta un improbabile dribbling su Felipe Anderson. Nel secondo tempo la sua prestazione cresce di livello, spegnendo le offensive dei padroni di casa e concedendosi anche il lusso di una sortita nella metà campo laziale.
Quando sembrava che il suo cambio fosse sfumato Allegri lo manda in campo al posto di Dani Alves, lo svizzero sfodera la solita prestazione di corsa e grinta, i minuti a disposizione però non sono moltissimi ed il suo impatto sulla gara non è memorabile.
Come il suo dirimpettaio della fascia destra lavora meglio quando si tratta di proporsi in fase offensiva rispetto alla fase di ripiego. Buoni i suoi cross, anche dalla trequarti, ma potrebbe sfruttare meglio lo spazio che si crea alle spalle di Basta.
Nella posizione di Barzagli sfodera una prestazione "alla Barzagli" preciso in fase di chiusura, esce spesso dall'area di rigore per andare a raddoppiare il compagno puntato dall'esterno offensivo laziale. Nel primo tempo salva letteralmente la porta bianconera impedendo ad Immobile di calciare a colpo sicuro.
Palla al piede dimostra quasi sempre di essere un campione di livello assoluto, con l'andare dei minuti la differenza fisica con Lukaku si fa sentire e va in difficoltà quando si tratta di ripiegare in fase difensiva.
Palla al piede dimostra quasi sempre di essere un campione di livello assoluto, con l'andare dei minuti la differenza fisica con Lukaku si fa sentire e va in difficoltà quando si tratta di ripiegare in fase difensiva.
Fisicamente è completamente recuperato e questa è una buona notizia per la Juventus, si fa notare quando si tratta di rubar palloni dai piedi degli avversari e per qualche sortita offensiva, tuttavia il suo contributo in attacco è ancora migliorabile.
Fisicamente è completamente recuperato e questa è una buona notizia per la Juventus, si fa notare quando si tratta di rubar palloni dai piedi degli avversari e per qualche sortita offensiva, tuttavia il suo contributo in attacco è ancora migliorabile.
Fisicamente è completamente recuperato e questa è una buona notizia per la Juventus, si fa notare quando si tratta di rubar palloni dai piedi degli avversari e per qualche sortita offensiva, tuttavia il suo contributo in attacco è ancora migliorabile.
All'inizio viene messo in difficoltà dall'aggressività del centrocampo laziale, ma con l'andare dei minuti sale in cattedra con la solita sapienza calcistica. Si fa vedere spesso a rimorchio dell'attacco bianconero provando diverse conclusioni e tentando anche di servire Mandzukic a porta vuota. Alla fine approfitta del cioccolatino offerto da Dybala e trafigge un incolpevole Marchetti segnando la seconda rete consecutiva.
La posizione di metodista davanti alla difesa non gli si addice, meglio quando si tratta di distruggere e strappare palloni dai piedi degli avversari rispetto a quando deve dare il tempo alla manovra juventina.
In assenza di un vero e proprio regista la manovra della Juventus ruota attorno alle sue invenzioni. Lui accetta volentieri questo compito scendendo spessissimo sulla linea dei centrocampisti per creare gioco, ora tentando la sortita centrale, ora duettando con i compagni di squadra. Gli scambi con Dani Alves sono un piacere per gli occhi, ma la perla della partita arriva in occasione dell'assist a Khedira.
Nella passata stagione l'attaccante croato ci aveva abituati a gare in cui si gettava anima e corpo all'inseguimento dei portato di palla avversari, la forma fisica non lo supporterà ancora ma quest'oggi l'ex Bayern Monaco è stato impalpabile sia quando si trattava di attaccare, sia quando si doveva recuperare il possesso.
L'ex Napoli vuol convincere al più presto Allegri ad affidargli una maglia da titolare, lo dimostra l'atteggiamento mostrato in campo appena entrato. In occasione del gol i difensori della Lazio lo raddoppiano lasciando spazio a Khedira; l'argentino poi prova anche la soluzione personale ma viene stoppato da un Bastos in versione muro.
Non si fa sconfortare dall'assenza di Bonucci e dal grande inizio della Lazio, quando capisce le difficoltà in fase di costruzione sguinzaglia Dybala a tutto campo lasciandogli la possibilità di svariare sul fronte d'attacco e spesso di venire a prendersi il pallone a metà campo.
