Tocca a Rizzoli il match di Marassi ove il Grifo ha sconfitto Juventus, Milan, Fiorentina e ha fermato il Napoli, capitolando "clamorosamente" solo col Palermo terzultimo. Scippata di Rincón e Pavoletti, Juri? s'arrangia con Cofie e col nuovo idolo di casa: il Cholito su chi grava, ora, l'intero peso offensivo. Solo panchina per Manolas e Stephan El Shaarawy: nonostante le "vacanze africane" di Salah, Spalletti non si fida dell'intensità rossoblù e si cautela con una difesa a cinque travestita da 3-4-2-1. Sei argentini in campo, due in panchina (così come Totti), novanta i gol segnati dalla Lupa in tutto il 2016: record di penisola.

PRIMO TEMPO - Non è il Genoa rullo compressore ammirato contro Bonucci e Buffon, e se l'assenza di Pavoletti s'avverte poco, estrema è la differenza in mezzo al campo fra la materia grigia cingolata di Rincón e le ansie di Cofie, che con Newton ha in comune giusto il nome di battesimo. Perso pure Perin dopo nove minuti (si sospetta infortunio serio al ginocchio sinistro), i padroni di casa vanno sì vicini alla rete, ma in seguito a occasionali episodi. In vantaggio ci va dunque la Roma, in modo rocambolesco, con doppia deviazione Cofie - Izzo (autorete di quest'ultimo per i tabellini) su tirocross di Bruno Peres.

SECONDO TEMPO - Più che la reazione del team Juri?, il quasi raddoppio ospite: Nainggolan, pur sbagliando parecchio, è ovunque e piazza un cross al bacio per lo stinco di Džeko, che anticipa Burdisso e timbra il palo. Poco prima Bruno Peres aveva sprecato da ottima posizione. Più serrate le due compagini, le ultime mosse degli allenatori hanno lo swag di El Shaarawy e del figliol prodigo Pinilla, dentro per il mai domo Lazovi?. Nel finale Spalletti fa le barricate con Manolas per il claudicante Bruno Peres e riesce a espugnare Genova dopo l'ultima occasionissima per Ocampos, che gira di destro da fuori area trovando sulla sua strada il miracolo del polacco di Varsavia. Pesano i gialli a Rüdiger e De Rossi, che mancheranno contro l'Udinese.