L’anticipo delle 18.00 dell’ultima giornata del girone di andata è una sorta di spareggio salvezza. Empoli e Palermo, rispettivamente quartultima e terzultima in classifica, si sfidano per cercare di dare una sterzata positiva ad una stagione di pura sofferenza. In attesa di un mercato di gennaio rivoluzionario, le due squadre si presentano al Castellani con gli stessi organici che finora hanno raggranellato appena 26 gol in 18 partite.

FORMAZIONI: Martusciello conferma la fiducia al tandem offensivo composto da Marilungo e dal georgiano Mch'edlidze (ex di turno che con un gol alla Juventus fu il marcatore più giovane della storia rosanero a 18 anni e 195 giorni); Maccarone e Pucciarelli partono dalla panchina. Non convocato il partente Gilardino. Confermato il quartetto difensivo a protezione di Skorupski, mentre a centrocampo recupera Kruni?, Dioussé e Croce formano la mediana alla spalle del trequartista Saponara. Corini risponde con il 3-5-2, in cui le novità sono capitan Morganella (al posto di un febbricitante Aleesami) e Bruno Henrique e Jajalo preferiti a Chochev e ad Hiljemark sul mercato. Diamanti ancora dalla panchina. Attacco affidato a Quaison e Nestorovski.

PRIMO TEMPO: l’Empoli prova a fare la partita, il Palermo pensa solo a difendersi e a ripartire in contropiede. Le occasioni da gol latitano, i padroni di casa collezionano corner ma senza impensierire Posavec. L’unico brivido in 46 minuti lo procura Bellusci al 25’ con una conclusione di sinistro da fuori area che il portiere croato è costretto a deviare in corner con un intervento in tuffo. Empoli poco pungente, Palermo evanescente ma quantomeno ordinato in fase difensiva. La paura di perdere regna sovrana.

SECONDO TEMPO: al rientro dagli spogliatoi nessun cambio. Il primo tiro verso la porta dei toscani arriva al 58’ con Jajalo che dalla distanza chiama Skorupski all’intervento plastico in corner. Martusciello, vista la sterilità in avanti, toglie un abulico Saponara per inserire Pucciarelli. Il Palermo sembra più in palla e sfiora il vantaggio al 67’ con Quaison che impegna il portiere empolese con un tiro velenoso. L’allenatore dei toscani getta nella mischia anche Maccarone che due minuti dopo l’ingresso in campo si procura un rigore, a dir la verità generoso, per fallo di Cionek. Dal dischetto Big Mac non sbaglia calciando fortissimo alla destra di Posavec. Corini alla disperata fa entrare Diamanti e Balogh. L’ungherese si procura subito una chance ma il tiro finisce facilmente tra le braccia di Skorupski. 

Il Palermo cerca disperatamente il pareggio, ma l'Empoli fa buona guardia e guadagna 3 punti d'oro.