La Fiorentina si fa vedere dalle sue parti solamente nel finale, lui si fa trovare pronto per risolvere la mischia senza badare troppo allo stile.
La Fiorentina si fa vedere dalle sue parti solamente nel finale, lui si fa trovare pronto per risolvere la mischia senza badare troppo allo stile.
Entra per l'infortunato Zalewski, l'esterno ex Juventus si piazza sulla sua corsia cercando di cogliere i varchi che si creano alle spalle dei viola che si riversano in avanti alla ricerca del pareggio.
Entra per l'infortunato Zalewski, l'esterno ex Juventus si piazza sulla sua corsia cercando di cogliere i varchi che si creano alle spalle dei viola che si riversano in avanti alla ricerca del pareggio.
Partita di concretezza per il centrale giallorosso. Nel primo tempo si pizzica un po' con Jovic, ma non si fa praticamente mai superare dagli avversari. Chiude il suo match con quattro intercetti e due respinte difensive che vanno ad impreziosire una prestazione precisa.
L'ammonizione dopo appena un quarto d'ora di gioco lo costringe a limitare il suo grande atletismo. Spesso e volentieri si fa aiutare dai compagni per bloccare le sparute offensive della Fiorentina.
L'ammonizione dopo appena un quarto d'ora di gioco lo costringe a limitare il suo grande atletismo. Spesso e volentieri si fa aiutare dai compagni per bloccare le sparute offensive della Fiorentina.
Come Mancini riesce a dare vita ad una prestazione di grande concretezza, aiutando uno Smalling ammonito fin troppo presto. Nella ripresa si prende un giallo anche lui per una scaramuccia con Nico Gonzalez, ma questa è l'unica macchia della sua partita.
E' il creatore di una delle azioni più pericolose della Fiorentina. Nella ripresa l'esterno giallorosso serve di fatto Nico Gonzalez in campo aperto, per sua fortuna però i viola non sono in particolare serata e sprecano tutto.
Inizia bene con un bel tunnel ai danni di Amrabat dopo pochissimi minuti di gioco. Con lo scorrere del tempo il capitano dei giallorossi si estrania dal gioco fino a sparire letteralmente nella ripresa anche per via dei problemi fisici che lo volevano in forse fino alla vigilia.
Circondato da diversi ragazzi molto giovani l'ex Atalanta rappresenta l'elemento esperto del centrocampo giallorosso. Comanda il gioco con attenzione e si fa valere anche nel gioco aereo, impedendo che la Fiorentina possa provare a scavalcare la mediana con i lanci lunghi.
Entra in campo quando Mourinho si accorge della stanchezza di Bove. L'ex centrocampista del Manchester United si mette a disposizione della squadra con la sua classe e la sua tranquillità in mezzo al campo.
Ormai padroneggia senza difficoltà il ruolo di esterno a tutto campo, questa sera ha messo in mostra anche una discreta qualità difensiva riuscendo ad annullare con continuità le sortite offensive avversarie. Quando ha metri a disposizione prova a farsi vedere anche nella metà campo avversaria, tentando anche una conclusione personale ad inizio partita.
Alla prima da titolare della sua carriera in Serie A il giovane centrocampista giallorosso commette inizialmente qualche sbavatura. Con il passare dei minuti prende un po' più di fiducia e pur senza strafare riesce a dare il giusto contributo alla causa della sua squadra.
Entra per un Pellegrini molto stanco e si mette a disposizione della squadra, tocca diversi palloni senza sbavature.
Il numero 21 spazia per tutto il campo cercando di aiutare a costruire la manovra della Roma per poi correre a ridosso dell'area di rigore della Fiorentina. Si fa trovare prontissimo in entrambe le occasioni che vengono create da Abraham e soprattutto nel primo gol si coordina in maniera sopraffina.
Il nove che si trasforma in assistman. L'inglese questa sera si è messo completamente a disposizione della squadra muovendosi continuamente per non dare riferimenti alla difesa avversaria. Prima trova una sponda di petto per Dybala, poi riesce a scappare in velocità ad Igor per servire il secondo assist allo stesso argentino.
Ennesima prestazione solida della sua squadra che soffre pochissimo dal punto di vista difensivo. Poi quando i suoi giocatori di maggior talento si accendono si rivelano anche molto cinici e trasformano due delle pochissime occasioni che riescono a creare.
Incolpevole sulla seconda rete di Dybala, appare invece un po' poco reattivo sulla prima conclusione del talento argentino dopo la sfortunata deviazione di Milenkovic.
Il capitano della viola non riesce a dare il solito contributo in fase offensiva e non è incisivo neanche nelle situazioni da calcio da fermo.
Il capitano della viola non riesce a dare il solito contributo in fase offensiva e non è incisivo neanche nelle situazioni da calcio da fermo.
In occasione del primo gol devia con la schiena la conclusione di Dybala, cogliendo contro tempo un Terracciano non proprio reattivo. Sul secondo gol non ha alcuna possibilità di intervenire in anticipo sullo stesso Dybala vista la precisione del passaggio di Abraham.
Entra dopo l'espulsione di Dodò per ricreare la linea a quattro della difesa. Non brilla per la spinta offensiva, un po' come tutta la viola. Meglio in fase di non possesso, in cui appare più concentrato e solido.
Abraham letteralmente lo asfalta nell'azione che porta alla seconda rete firmata da Dybala. L'inglese sfugge benissimo al numero 98 viola a cui non resta che inseguirlo inutilmente.
Il terzino brasiliano lascia la sua squadra in inferiorità numerica dopo appena 24 minuti di gioco. Se la prima ammonizione è apparsa un po' severa la seconda è tanto giusta quanto è ingenuo l'intervento del numero 2 dei gigliati.
Parte molto bene, dimostrando una grande voglia ed una grande personalità. Prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma a lungo andare ne risente dal punto di vista fisico. Nel secondo tempo è decisamente meno lucido e rischia di regalare un gol alla Roma servendo di fatto Abraham a pochi centimetri dalla porta difesa da Terracciano.
La sua partita dura meno di mezz'ora ma non per colpa sua. Il centrocampista viene richiamato in panchina per far posto a Venuti dopo l'espulsione di Dodò, fino a quel momento l'ex Sassuolo ha dato vita ad una prestazione ordinata senza troppi squilli di tromba.
Pallida copia del centrocampista furente che si era visto con il Verona. Il numero 72 entra, ma non riesce mai ad accendersi ne a far aumentare i giri del motore del reparto offensivo della viola.
Dopo l'espulsione di Dodò viene lasciato praticamente solo in mezzo al centrocampo della Fiorentina, lui prova a mettere ordine in fase di costruzione senza disdegnare di affondare i tackle sui portatori di palla avversari in fase di non possesso.
Un po' troppo innamorato del pallone l'esterno offensivo della Fiorentina tenta spesso l'uno contro uno con fortune alterne. Zalewski lo contiene sull'esterno, ma quando il francese si accentra trova dello spazio utile per creare della superiorità numerica.
Poco servito e poco partecipe nello sviluppo della manovra della Fiorentina, l'ex Real Madrid si fa notare solamente per qualche piccola scaramuccia con Mancini. Vista la poca incisività offensiva Italiano lo lascia negli spogliatoi durante l'intervallo per affidarsi alla maggior tecnica di Gonzalez.
Serata non brillantissima per l'attaccante ex Genoa. Nel primo tempo tocca pochissimi palloni visto che il gioco gravita prevalentemente dall'altra parte del campo. Nella ripresa viene spostato punta centrale e si fa vedere con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma è decisamente troppo poco.
Serata non brillantissima per l'attaccante ex Genoa. Nel primo tempo tocca pochissimi palloni visto che il gioco gravita prevalentemente dall'altra parte del campo. Nella ripresa viene spostato punta centrale e si fa vedere con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma è decisamente troppo poco.
Entra nella ripresa e riesce a dare un po' di verve all'attacco della Fiorentina. Nel tempo a sua disposizione l'argentino prova ad accendersi diverse volte, ma non con grande continuità.
La sua squadra resta in inferiorità numerica dopo appena 24 minuti di gioco. Lui prova a risistemarsi con l'ingresso di Venuti, ma con il passare dei minuti l'uomo in meno si fa sentire e la Roma ne approfitta siglando una rete per tempo.
La sua squadra resta in inferiorità numerica dopo appena 24 minuti di gioco. Lui prova a risistemarsi con l'ingresso di Venuti, ma con il passare dei minuti l'uomo in meno si fa sentire e la Roma ne approfitta siglando una rete per tempo.
La sua squadra resta in inferiorità numerica dopo appena 24 minuti di gioco. Lui prova a risistemarsi con l'ingresso di Venuti, ma con il passare dei minuti l'uomo in meno si fa sentire e la Roma ne approfitta siglando una rete per tempo.