5 gol sul groppone, poche colpe. L'unica sbavatura del suo match è un'uscita a vuoto al 41', ma Dzeko non ne approfitta; per il resto sono più i palloni che raccoglie dal sacco che quelli che può parare. Da elogiare per l'intervento su Dumfries al 13'.
- Perisic 11’
- Dumfries 33’
- Sanchez 52’
- Martinez L. 78’
- Gagliardini 87’
Stende il tappeto rosso all'Inter lasciandosi sovrastare da Perisic in occasione del primo gol. Stasera ne azzecca poche: Sanchez gli va via da tutte le parti, i centrocampisti si inseriscono e lui è sempre in ritardo nella chiusura. Serata da incubo.
Il meno colpevole tra i difensori della Salernitana, nel primo tempo è l'ultimo baluardo dei padroni di casa. Nella ripresa invece cala vistosamente, quando entra Lautaro poi è il colpo di grazia.
Sulla sua fascia ha un cliente scomodo come Perisic, che non gli lascia scampo: il croato gioca a tutta fascia e per il terzino della Salernitana ci sono pochi spazi. Nel finale si sposta in difesa e combina un disastro dopo l'altro.
Rileva Ranieri, sfrutta la stanchezza dell'Inter per contenere Dumfries con maggiore efficacia, ma nel finale anche lui non riesce a stare dietro ai cambi di ritmo dei nerazzurri.
Duello impari con Dumfries sulla fascia. L'olandese spacca la partita con il gol del 2-0, ma già in precedenza era andato via all'esterno della Salernitana, impegnando Fiorillo al 13'. Perde nettamente il confronto con l'avversario.
Duello impari con Dumfries sulla fascia. L'olandese spacca la partita con il gol del 2-0, ma già in precedenza era andato via all'esterno della Salernitana, impegnando Fiorillo al 13'. Perde nettamente il confronto con l'avversario.
Regge benino nel primo tempo, crolla nella ripresa. Male sul gol di Dumfries, lascia troppo spazio per la giocata di Brozovic su Dzeko; nella ripresa è inguardabile, vaga alla ricerca di un attaccante da marcare, ma i nerazzurri arrivano da tutte le parti.
Ritrova la sua ex squadra, non fa una grande figura. Al 40' sembra già stremato: i centrocampisti nerazzurri giocano a un ritmo troppo elevato per lui, che da mezz'ala non sembra dare le giuste garanzie in fase di copertura.
Nel primo tempo per lo meno ci prova, ma senza fortuna; qualche bella iniziativa, ma anche troppi palloni persi, sui quali i centrocampisti dell'Inter si avventano come squali. Troppo leggero per poter agire da perno davanti alla difesa.
Nel primo tempo per lo meno ci prova, ma senza fortuna; qualche bella iniziativa, ma anche troppi palloni persi, sui quali i centrocampisti dell'Inter si avventano come squali. Troppo leggero per poter agire da perno davanti alla difesa.
Entra in campo al posto di Kastanos e nei primi minuti sembra dare qualcosa in più alla linea mediana della Salernitana, poi però finisce per essere travolto come il resto dei compagni: nel finale il centrocampo dell'Inter non gli lascia scampo.
Entra in campo al posto di Kastanos e nei primi minuti sembra dare qualcosa in più alla linea mediana della Salernitana, poi però finisce per essere travolto come il resto dei compagni: nel finale il centrocampo dell'Inter non gli lascia scampo.
Entra in campo al posto di Kastanos e nei primi minuti sembra dare qualcosa in più alla linea mediana della Salernitana, poi però finisce per essere travolto come il resto dei compagni: nel finale il centrocampo dell'Inter non gli lascia scampo.
Poco da fare contro il rullo compressore Inter: la mediana nerazzurra è indiavolata, Calhanoglu onnipresente, la capacità di lettura dei centrocampisti della Salernitana inesistente. Prova a resistere un tempo, poi cala e gli ospiti non gli lasciano scampo.
Fischiato dal pubblico, stritolato nella morsa dei centrali difensivi nerazzurri, non fa nulla per ribellarsi al suo destino. Quello che fa infuriare i tifosi è la sua indolenza: con un Ribery ispirato accanto, dovrebbe cercare di offrire un valido sostegno al compagno di reparto.
Il faro della Salernitana, l'unico ad accendere la luce tra i padroni di casa. Crea la migliore palla-gol del primo tempo, trovando Obi con una palla geniale; si spende anche in difesa, cercando di chiudere le linee di passaggio e recuperare il pallone.
Rileva Simy, ma si divora un gol fatto: Gondo gli offre una grande occasione, il gigante bosniaco la spreca malamente, spedendo il pallone sull'esterno della rete. La partita era chiusa, ma poteva essere il gol della bandiera: Handanovic ringrazia.
Entra bene nel match, offre a Djuric una palla da spingere dentro la porta, ma il compagno di squadra non sfrutta. Qualche spunto interessante, cerca di sfruttare al meglio la sua freschezza nel finale.
Entra bene nel match, offre a Djuric una palla da spingere dentro la porta, ma il compagno di squadra non sfrutta. Qualche spunto interessante, cerca di sfruttare al meglio la sua freschezza nel finale.
In una situazione societaria difficile, prova a opporsi a una corazzata come quella nerazzurra, ma senza successo. La partita è finita ancora prima di iniziare: i suoi non mettono in campo neppure la cattiveria necessaria per provare a colmare il gap tecnico.
In una situazione societaria difficile, prova a opporsi a una corazzata come quella nerazzurra, ma senza successo. La partita è finita ancora prima di iniziare: i suoi non mettono in campo neppure la cattiveria necessaria per provare a colmare il gap tecnico.
L'unica vera parata è quella su Obi al 30', per il resto non deve mai sporcarsi i guanti; ringrazia Djuric, che spedisce sul fondo da pochi metri, e si gode l'ennesimo clean sheet di un periodo straordinario.
L'unica vera parata è quella su Obi al 30', per il resto non deve mai sporcarsi i guanti; ringrazia Djuric, che spedisce sul fondo da pochi metri, e si gode l'ennesimo clean sheet di un periodo straordinario.
Chiamato in causa da Inzaghi per far rifiatare Skriniar, come al solito si conferma un elemento su cui si può contare. Oltre a difendere con attenzione, attacca con continuità, agendo quasi più da esterno che da centrale difensivo. A dimostrarlo, l'occasione del 49', quando scheggia il palo alla destra di Fiorillo.
Chiamato in causa da Inzaghi per far rifiatare Skriniar, come al solito si conferma un elemento su cui si può contare. Oltre a difendere con attenzione, attacca con continuità, agendo quasi più da esterno che da centrale difensivo. A dimostrarlo, l'occasione del 49', quando scheggia il palo alla destra di Fiorillo.
Rileva Bastoni, quando la partita è saldamente nelle mani della squadra nerazzurra. Poco lavoro da fare, gioca con tranquillità, ma sbaglia anche qualche pallone, forse per mancanza di concentrazione.
Annulla Simy, ha qualche grattacapo in più con Gondo, ma non sbaglia un intervento ed è sempre preciso nel cucire il gioco da dietro. Con estrema serenità difende anche da solo, visto che Bastoni e D'Ambrosio sono in costante proiezione offensiva.
Annulla Simy, ha qualche grattacapo in più con Gondo, ma non sbaglia un intervento ed è sempre preciso nel cucire il gioco da dietro. Con estrema serenità difende anche da solo, visto che Bastoni e D'Ambrosio sono in costante proiezione offensiva.
Perfetto in marcatura, sempre concentrato e preciso. Accompagna bene l'azione, sforna palloni interessanti e gioca come se il suo ruolo fosse quello di esterno offensivo. Toccato duro, esce per evitare spiacevoli conseguenze.
I problemi fisici di Darmian gli hanno permesso di trovare continuità e l'olandese è diventando travolgente. Attacca la profondità, spazza via Ranieri e ha una prima occasione al 13', sulla quale è strepitoso Fiorillo; poi il gol che vale il 2-0, anche in questo caso con un movimento perfetto.
I problemi fisici di Darmian gli hanno permesso di trovare continuità e l'olandese è diventando travolgente. Attacca la profondità, spazza via Ranieri e ha una prima occasione al 13', sulla quale è strepitoso Fiorillo; poi il gol che vale il 2-0, anche in questo caso con un movimento perfetto.
Solita generosità, è su tutti i palloni, a recuperarne uno dopo l'altro; geniale quando fa ripartire l'azione dell'Inter, è un perno insostituibile di questa squadra. Se il motore dei nerazzurri gira così bene, è perché il croato facilita il gioco dei compagni.
Apre le danze con un gol di potenza, sfruttando al meglio il calcio d'angolo battuto da Calhanoglu. Allunga la difesa della Salernitana con i suoi movimenti ad attaccare la profondità, ma non si risparmia in difesa; la sua è una prestazione totale.
Apre le danze con un gol di potenza, sfruttando al meglio il calcio d'angolo battuto da Calhanoglu. Allunga la difesa della Salernitana con i suoi movimenti ad attaccare la profondità, ma non si risparmia in difesa; la sua è una prestazione totale.
Rileva Brozovic, crea confusione nell'area avversaria, permettendo a Lautaro di segnare il gol del 4-0. Nel finale si fa trovare pronto all'appuntamento con il gol e realizza la rete del 5-0.
Entra nel match con cattiveria, forse persino eccessiva; va al tiro nei primi minuti, al 27' poi ha una grande occasione e non la sfrutta, sparando alle stelle da buona posizione. Fin troppo irruente, si fa ammonire e per questo sarà squalificato.
Due assist, il primo su un calcio d'angolo, battuto come sempre in modo delizioso, il secondo con un tocco preciso a liberare Sanchez. Oltre a questo, tante giocate sopraffine, che mandano in visibilio il pubblico nerazzurro. Nel giorno dell'addio di Eriksen, rende omaggio al danese con una prestazione sontuosa.
Rileva Barella, alterna buone giocate a errori dovuti alla scarsa concentrazione. Qualche buona apertura, entra nel gol di Gagliardini lavorando un buon pallone, che mette in difficoltà Gagliolo.
Rileva Barella, alterna buone giocate a errori dovuti alla scarsa concentrazione. Qualche buona apertura, entra nel gol di Gagliardini lavorando un buon pallone, che mette in difficoltà Gagliolo.
L'assist per la rete di Dumfries, tante belle giocate da playmaker avanzato. Gli manca solo il gol, che non arriva per centimetri: sull'uscita sbagliata di Fiorillo manda a lato da pochi passi. Ma è l'unico vero errore di una prestazione positiva.
Ha voglia di spaccare la partita e si vede: sta bene, gioca con e per i compagni, inventa colpi di tacco e apre le maglie della difesa campana. Al 51' trova la gloria personale con un gol che chiude un'ottima azione corale, poi Inzaghi lo leva dal campo, proprio quando cominciava a divertirsi.
Rileva Sanchez, ha le sue occasioni per mettersi in mostra. Prima non trova la porta con un colpo di testa, che finisce ampiamente alto; poi sfrutta al meglio l'occasione, avventandosi su un pallone vagante e firmando la rete del 4-0.
La sua Inter è una macchina perfetta, che spesso si permette di attaccare con 9 uomini, lasciando il solo De Vrij nella metà campo difensiva. I nerazzurri travolgono la Salernitana, giocano in modo spettacolare e consolidano il loro primato in classifica; anche i cambi arrivano al momento giusto.