Scende in campo con un problema alla mano destra, il leggero infortunio non incide sulla sua prestazione complessiva. Non può nulla sulle due reti ospiti, sventa tutte le altre occasioni alla sua portata.
Arriva nettamente in ritardo su Petagna nell'azione che porta al definitivo 1-2 siglato dal centravanti degli ospiti. Un errore che non ci si aspetta da un difensore del suo livello e che soprattutto costa due punti alla sua squadra.
Non benissimo sul cross che porta alla rete del momentaneo pareggio siglato da Strefezza. Una prestazione leggermente insicura per quello che dovrebbe essere il perno della retroguardia granata.
Non benissimo sul cross che porta alla rete del momentaneo pareggio siglato da Strefezza. Una prestazione leggermente insicura per quello che dovrebbe essere il perno della retroguardia granata.
Rovina una prestazione tutto sommato sufficiente con un clamorosa ingenuità. All'inizio del secondo tempo il centrale brasiliano si fa ammonire per la seconda volte per una trattenuta a centrocampo su Petagna. La sua assenza si fa sentire anche in occasione della seconda rete ospite con Petagna troppo libero di colpire nel cuore dell'area.
Inizia bene, ma con l'andare dei minuti la sua prestazione scende drasticamente di livello anche grazie ad uno Strefezza letteralmente indemoniato. L'esterno granata non riesce a fermare le iniziative dell'italo-brasiliano, lasciandogli fin troppo spazio per le sue iniziative.
Consueta prestazione piena di atletismo e di costante pressing sui portatori di palla avversari. Alla fine del match è il granata con il maggior numero di contrasti vinti e di respinte. Gioia amara quella del gol iniziale, vanificato dalla grande rimonta della SPAL.
Consueta prestazione piena di atletismo e di costante pressing sui portatori di palla avversari. Alla fine del match è il granata con il maggior numero di contrasti vinti e di respinte. Gioia amara quella del gol iniziale, vanificato dalla grande rimonta della SPAL.
Consueta prestazione piena di atletismo e di costante pressing sui portatori di palla avversari. Alla fine del match è il granata con il maggior numero di contrasti vinti e di respinte. Gioia amara quella del gol iniziale, vanificato dalla grande rimonta della SPAL.
Partita piena di alti e bassi, all'inizio sembra non riuscire ad entrare in partita, poi improvvisamente entra nel cuore del gioco con un paio di azioni personali per poi spegnersi altrettanto repentinamente nella seconda metà della ripresa.
L'esterno argentino è uno degli uomini più attesi del match, marcato a vista dagli esterni spallini, riesce a ricevere tuttavia un buon numero di palloni. Quando parte palla al piede dà sempre l'impressione di potersi rendere pericolo. E' costretto a gettare la spugna prima della fine del primo tempo per un problema muscolare.
Schierato nel cuore del centrocampo granata per via dell'assenza di Baselli non riesce a dare continuità alla sua partita. Pochi palloni toccati nel primo tempo, un po' meglio nella ripresa, ma troppo poco per chi dovrebbe organizzare il gioco di una squadra.
Parte con le migliori intenzioni, ma con il passare dei minuti il suo apporto alla causa granata si affievolisce. Nel secondo tempo avrebbe l'occasione di trovare il gol su un invitante cross di Belotti ma si fa anticipare da Cionek a pochi centimetri dalla linea di porta.
Appena entrato si rende protagonista di una bella iniziativa personale, ma è l'unica scossa della sua partita. Con il passare dei minuti viene schiacciato nella propria metà campo per cercare di contenere le iniziative dello scatenato Stefezza.
Entra per dare maggior peso all'attacco del Torino, ma il suo ingresso finisce con il far perdere l'equilibrio alla squadra granata che si spezza in due parti lasciando molto spazio alle iniziative avversarie. Nei minuti a sua disposizione non riesce neppure a rendersi troppo pericoloso sotto porta.
Lasciato da solo in mezzo ai tre centrali della SPAL il capitano del Torino ci mette tutta la sua buona volontà per cercare dei palloni giocabili, ora abbassandosi verso i centrocampisti, ora allargandosi sugli esterni. Tutto questo movimento lo tiene però lontano dall'area di rigore dove non riesce mai a colpire se non dopo un duetto con Rincon nato proprio da un suo spostamento laterale.
Nonostante l'inferiorità numerica prova a vincere comunque la partita mandando in campo Zaza per Lukic. Questo però è un errore che pesa sul risultato finale: dopo l'ingresso dell'ex Juventus la sua squadra si spezza letteralmente in due prestando troppo il fianco alle iniziative della SPAL e proprio da un'eccessiva libertà di Valdifiori nasce la rete di Petagna del definitivo 1-2.
Non può nulla sulla potente conclusione di Rincon in avvio di gara, mette invece una pezza su tutte le altre occasioni di stampo granata. Nella ripresa riesce a sbrogliare un paio di situazioni molto pericolose con il pallone che vagava all'interno della sua area di rigore.
Non può nulla sulla potente conclusione di Rincon in avvio di gara, mette invece una pezza su tutte le altre occasioni di stampo granata. Nella ripresa riesce a sbrogliare un paio di situazioni molto pericolose con il pallone che vagava all'interno della sua area di rigore.
Partita precisa dell'ex Fiorentina che si immola come Bruce Harper colpendo il pallone con la faccia su una potente conclusione pur di evitare che questa possa andare ad insidiare Berisha.
Schierato esterno di centrocampo per dare equilibrio al più offensivo Strefezza il numero quattro biancoazzurro si fa apprezzare in entrambe le fasi di gioco, anche se il meglio di sé lo dà quando si tratta di ripiegare e compiere diagonali profonde fino all'interno della propria area di rigore.
Sull'innocua punizione di Verdi si fa prendere dall'ansia di rinviare il pallone lontano dall'area di rigore, colpendolo goffamente e servendo di fatto Rincon che ha l'opportunità di trafiggere Berisha completamente da solo nell'area di rigore ferrarese. Nel corso del match sembra voler rimediare al proprio errore inventandosi anche regista, ma con risultati ben lontani da quanto lui stesso si augurava.
Kurtic si arrende al dolore e gli lascia il posto, evenienza davvero fortunata per la squadra di Semplici. Parte infatti dal suo piede il cross che verrà trasformato da Petagna nella rete del definitivo 1-2.
Il regista della SPAL dopo un momento di prima difficoltà riesce a prendere le misure ai centrocampisti avversari. Alterna fioretto e clava permettendosi anche un'uscita palla al piede dalla propria trequarti da applausi.
Entra per dare maggiore sostanza al centrocampo ferrarese quando le cose sembravano mettersi male. Lui si applica andando a raddoppiare tutti i portatori di palla avversari permettendo un recupero della sfera più alto e quindi un minor sforzo per trasformare l'azione da difensiva in offensiva.
La SPAL ha bisogno di punti così mister Semplici decide di dargli fiducia in luogo del più difensivo Murgia. Lui ripaga il mister con una prestazione interessante con diverse iniziative personali, una di queste è quella che porta alla rete di Strefezza: è infatti il numero 8 biancoazzurro ad allargarsi e far partire il cross che la difesa del Torino non riuscirà a rinviare.
Inizia la partita in maniera piuttosto timida, ma al diciannovesimo è lui che suona la carica costringendo Sirigu ad un bell'intervento su una sua conclusione da fuori area. Questa situazione di gioco gli dà fiducia e lo fa diventare praticamente inarrestabile per gli esterni granata. La rete è la giusta conseguenza di una prestazione davvero maiuscola.
Inizia la partita in maniera piuttosto timida, ma al diciannovesimo è lui che suona la carica costringendo Sirigu ad un bell'intervento su una sua conclusione da fuori area. Questa situazione di gioco gli dà fiducia e lo fa diventare praticamente inarrestabile per gli esterni granata. La rete è la giusta conseguenza di una prestazione davvero maiuscola.
Come Belotti lotta in mezzo al pacchetto arretrato avversario, svaria su tutti il fronte di gioco abbassandosi anche alla ricerca dei palloni giocabili. A differenza del numero 9 avversario però si fa anche trovare pronto a raccogliere i cross che piovono nell'area di rigore. Proprio su uno spiovente riesce infatti ad incornare alle spalle dell'incolpevole Sirigu e a regalare la vittoria alla propria squadra.
Nonostante lo svantaggio iniziale potesse far pensare al peggio il tecnico spallino non si arrende e trasmette la propria carica alla squadra. I suoi lo ascoltano e grazie alle sue intuizioni riescono a ribaltare le sorti del match.
