Smaltita la delusione del derby, la Lazio ospita nel posticipo domenicale delle 18.00 la Fiorentina, allenata dall’ex Pioli. Inzaghi, ottenuta la matematica certezza di aver vinto il girone di Europa League, chiede ai suoi di riprendere la marcia anche in campionato, dato che il ritmo imposto dalle fuggitive è a dir poco incalzante. La Fiorentina è in netta flessione e non riesce a vincere da un mese. Pioli però ha il coltello avvelenato ed è pronto a confermare la dura regola dell’ex.
FORMAZIONI: Inzaghi sceglie i titolarissimi per battere la Viola. Davanti a Strakosha il terzetto di difensori è composto da De Vrij, Bastos e Radu. Sulle fasce confermati Maruši? e Luli?, mentre in mezzo spazio a Parolo, Leiva e l’irrinunciabile Milinkovi?-Savi?. In avanti Luis Alberto in appoggio di Ciro Immobile. Dall’altra parte Pioli recupera sull’out destro il francese Laurini e rispedisce in panchina il portoghese Gaspar. Tutto confermato in difesa e a centrocampo. In attacco torna dal primo minuto l’altro giocatore transalpino Théréau che affianca Simeone e Chiesa nel tridente offensivo.
PRIMO TEMPO: la prima conclusione porta la firma di Théréau, ma il suo tiro sibila alla destra del palo. La risposta laziale arriva al 20’ con una conclusione velenosa di Luis Alberto deviata in corner da Sportiello. La Fiorentina fa molta densità in mezzo al campo e la Lazio fatica a creare occasioni da gol. Per sbloccare un match così difficile la Lazio ricorre alla specialità della casa, ossia le palle inattive. Luis Alberto, dopo il tocco ravvicinato di Milinkovi?, scodella in mezzo trovando il perfetto inserimento aereo di De Vrij, al terzo centro stagionale. Sesto assist vincente per lo spagnolo che comanda la classifica dei suggeritori. La Fiorentina non si scompone, ma non riesce quasi mai ad impensierire Strakosha (solo 1 tiro nello specchio su 7 provati).
SECONDO TEMPO: al rientro dagli spogliatoi, Chiesa prova subito a ristabilire la parità, ma Strakosha fa buona guardia con una parata in due tempi. Il copione è lo stesso della prima frazione; i padroni di casa in grande difficoltà perché non riescono ad esprimere tutto il proprio potenziale a causa dell’ottima disposizione in campo della Viola. Pioli prova a cambiare volto ai suoi inserendo Babacar al posto di un Théréau non al meglio. Arriva solo al 70’ il primo tiro in porta di uno spento Ciro Immobile che di destro impegna Sportiello in corner. Ancora il portiere toscano tiene in piedi i suoi respingendo con i pugni un colpo di testa di Parolo da ottima posizione. Nei minuti finali Strakosha con un tuffo felino salva una sforbiciata volante di Pezzella, ma nell'azione precedente lo stesso difensore centrale ha rimediato un calcione da parte di Caicedo e si guadagna, dopo l'intervento del VAR, il penalty. Dal dischetto Babacar non sbaglia e realizza l'1-1 spiazzando il portiere albanese.
Punto d'oro per la Fiorentina che grazie alla terza rete da subentrato di Babacar ha ripreso una partita che sembrava già persa. Occasione persa per la Lazio che non è riuscita a raddoppiare e che, a causa di una pazzesca ingenuità del neo entrato Caicedo, ha subito il pareggio a pochi secondi dal fischio finale.