La splendida Kombat Carbon - quarta divisa dei partenopei - fa il suo esordio fra le mura amiche tre giorni prima della finale contro lo Shakhtar per restare aggrappati al treno europeo. Formazione tipo per Sarri con Jorginho al suo posto dopo la breve - ma piuttosto intensa - esperienza in azzurro. In avanti sarà sfida Kalini? - Mertens, che al Milan non ha mai segnato a differenza del croato (in maglia viola). Montella, invece, cambia ancora: 3-4-2-1 con Biglia ancora out, Montolivo e Kessié in mezzo al campo e Locatelli nell'insolito ruolo di trequartista sulla stessa linea di Suso. Sulle fasce l'ormai inamovibile Borini a scorribanda a destra, Bonaventura a sinistra e nel terzetto arretrato resta ancora fuori Rodríguez: eroe svizzero, panchinaro rossonero.

PRIMO TEMPO - Unica squadra - insieme al Benevento - a chiudere un primo tempo senza tocchi in area avversaria, eppure per farla "soccombere" urge il sesto gol in dieci partite - quinto nelle ultime cinque - d'Insigne in Serie A contro il Milan. Lorenzo impiega trentadue minuti, trentaquattro contando lo sbandieramento del guardalinee e la riassegnazione della rete griffata VAR centoventi secondi più tardi. Lancio millimetrico di Jorginho, aggancio di Lorezinho - tenuto in gioco da Romagnoli - che batte Donnarumma dopo una leggera deviazione dello stesso estremo difensore. Prima del vantaggio del Napoli, il Milan riesce a giocarsela solo a possesso palla - i due team se lo spartiranno equamente dopo quarantacinque minuti - con rare folate di Suso e un paio di conclusioni dello spagnolo facilmente disinnescate da Reina. L'abulia di Bonaventura e Kessié fa il resto, mentre dell'altra parte Allan, autore di un primo tempo di livello, si divora il vantaggio solo soletto al limite dell'area. Buona la rinnovata personalità di Mário Rui, per il Diavolo si mette peggio dopo l'infortunio di Suso, vittima di una ginocchiata sulla colonna vertebrale: entra André Silva appena dopo un assist di Reina per Insigne: palo a Donnarumma battuto. Doveri manda tutti al caldo dopo tre minuti e mezzo di recupero.

Ingresso in campo (Getty Images)

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SECONDO TEMPO - Un miracolo di Donnarumma - su Mertens - e qualche giocata troppo naïf dei padroni di casa evita al Milan di subire il raddoppio fino al settantatreesimo, quando il neo entrato Zieli?ski - per Hamšík - infilza Gigio sotto le gambe su suggerimento quasi no look di Dries Mertens. È il gol dell'ossigeno per la capolista del campionato, il gol che impedisce agli ospiti di prendersi meriti - fuori luogo - per il passivo ridotto sul campo più ostico della Serie A. Bonucci tenta il tiro da cinquanta metri, Bonaventura cerca di riscattare mesi di cambusa con una trivela che non impensierisce Reina, André Silva pare un corpo estraneo. Sarri sostituisce uno spento Callejón con Rog e attende, sigaretta spenta in bocca, il fischio finale. Montella, illuso dal gran bel gol di Romagnoli nei minuti di recupero, ripiomba nel vortice di critiche dopo la vittoria a Reggio Emilia.