Sul calcio di punizione che ha portato il Benevento momentaneamente in vantaggio la sensazione è che il portiere ex Roma abbia piazzato male la barriera chiudendosi la visuale ed impedendosi, di fatto, di intervenire. Attento nelle altre due occasioni in cui il Benevento tira in porta
Sul calcio di punizione che ha portato il Benevento momentaneamente in vantaggio la sensazione è che il portiere ex Roma abbia piazzato male la barriera chiudendosi la visuale ed impedendosi, di fatto, di intervenire. Attento nelle altre due occasioni in cui il Benevento tira in porta
Il Benevento attende la Juventus nella propria metà campo, lasciando al difensore bianconero molto spazio per portare la sfera. Lui non è un regista e prova a fare il meglio che sa, inventandosi anche un bel passaggio in profondità per Cuadrado, costringendo Brignoli ad un'uscita al di fuori della propria area. Nel finale fa una chiusura su Ciciretti sfruttando tutta la sua esperienza ed evitando di vedersi fischiare contro un fallo.
Poche le occasioni in cui il Benevento riesce a farsi vedere in avanti, lui sbaglia la deviazione di testa nell'azione che diventerà il momentaneo vantaggio degli ospiti, indirizzando la sfera verso il centro del campo e non verso l'esterno. Per il resto partita precisa ed attenta, senza sbavature, ed anzi si fa vedere spesso nella metà campo avversaria per aiutare nella costruzione della manovra.
Nel primo tempo non si fa vedere moltissimo nonostante la pressione quasi continua della Juventus nella metà campo avversaria, nella seconda frazione è decisamente più propositivo e non è un caso se da un suo cross nasce la rete del momentaneo pareggio.
Il suo periodo di letargo sembra essere finito. L'intesa con Douglas Costa fa stropicciare gli occhi, gli scambi di prima e le aperture tra i due brasiliani sono da applausi. Se il loro lavoro fosse stato più costante nell'arco della partita il risultato sarebbe potuto essere molto più ampio.
Non giocava dal 1' dalla prima giornata di questo campionato ed il Benevento si schiacciava molto attentamente nella propria metà campo. Lui non ha la forma partita e gli manca la lucidità per cambiare il ritmo dell'azione durante la partita, limitandosi ad appoggi relativamente semplici ed affidandosi più di una volta alle sortite dei difensori centrali che si alzavano fino nella metà campo avversaria.
Nel primo tempo la sua prestazione è totalmente da dimenticare, sbaglia diversi gol a pochissimi passi dalla porta tra interventi degli avversari e conclusioni imprecise. Nel secondo tempo complice un De Sciglio più propositivo si trasforma in una spina nel fianco della difesa ospite, fino a realizare la rete del 2-1.
Nel primo tempo la sua prestazione è totalmente da dimenticare, sbaglia diversi gol a pochissimi passi dalla porta tra interventi degli avversari e conclusioni imprecise. Nel secondo tempo complice un De Sciglio più propositivo si trasforma in una spina nel fianco della difesa ospite, fino a realizare la rete del 2-1.
Nel primo tempo è uno dei pochissimi bianconeri a raggiungere la sufficienza, quando punto l'uomo nell'uno contro uno è a dir poco inarrestabile, prima mette in difficoltà Brignoli con un cross insidioso, poi coglie la traversa con una potente conclusione da pochi metri. Nella seconda frazione cala un po', fino ad essere sostituito.
Ad inizio gara è piuttosto impreciso, perdendo diversi palloni sotto la pressione degli avversari. Con l'andare dei minuti la sua prestazione migliore, prima sfiora un gol mancando l'impatto con il pallone nel momento decisivo, nella ripresa regala un delizioso assist di testa per la rete del pareggio siglata da Higuain.
Viene cercato spesso dai compagni di squadra per accendere la lampadina della manovra, lui si intestardisce cercando la giocata personale finendo con lo sbattere contro il muro eretto dalla difesa del Benevento. Nell'unica occasione in cui riesce a liberarsi del proprio marcatore sbaglia la conclusione non inquadrando lo specchio della porta.
Viene cercato spesso dai compagni di squadra per accendere la lampadina della manovra, lui si intestardisce cercando la giocata personale finendo con lo sbattere contro il muro eretto dalla difesa del Benevento. Nell'unica occasione in cui riesce a liberarsi del proprio marcatore sbaglia la conclusione non inquadrando lo specchio della porta.
Entra quando la Juventus è già in vantaggio per dare solidità all'attacco e tenere lontano il Benevento dalla metà campo avversaria. Fin dal suo ingresso si capisce però che non è la giornata ideale per il croato, non riesce ad intendersi con Alex Sandro e tocca appena 8 palloni in 15 minuti, sbagliando quasi la metà dei passaggi, solamente il 57% realizzato, e soprattutto facendo un errore nella propria metà campo che mette in difficoltà la retroguardia bianconera, brava comunque a rimediare ed allontanare il pericolo.
Nel primo tempo viene abbandonato a sé stesso contro la retroguardia, ben disposta, del Benevento. Lui si sbatte, si arrabbia e lotta mettendo la sua fisicità a disposizione della squadra. Quando capisce che Dybala non è in giornata si prende carico anche delle punizioni. Infine trova la rete del momentaneo pareggio con una giocata "alla Higuain" all'interno dell'area di rigore, sulla torre di Matuidi il suo movimento è perfetto ed il pallone si infila nell'angolo alto più lontano.
Nonostante lo svantaggio alla fine del primo tempo il tecnico toscano non si scompone, non variando la squadra e chiedendo ai suoi, in particolare a De Sciglio, di essere più propositivo. Ancora una volta il risultato gli dà ragione.
Nonostante lo svantaggio alla fine del primo tempo il tecnico toscano non si scompone, non variando la squadra e chiedendo ai suoi, in particolare a De Sciglio, di essere più propositivo. Ancora una volta il risultato gli dà ragione.
Ad inizio partita rimedia, anche grazie al palo, ad un suo errore di posizione, dopo si oppone ad una conclusione di Dybala con una parata di fondamentale importanza. Incolpevole sui due gol, si rende protagonista anche su due uscite fuori dall'area su Cuadrado, bloccando le iniziative dell'esterno colombiano.
Finché resta in campo cerca di dare il massimo per contenere le discese di Cuadrado, nella seconda frazione la stanchezza inizia a farsi sentire e De Sciglio ne approfitta per mettere due cross in rapida successione, sul secondo la Juventus troverà la rete del pareggio.
10 respinte, 3 contrasti vinti e tanta esperienza, l'elemento più attento e preciso di una retroguardia costantemente sotto pressione. Nonostante le difficoltà dei compagni lui mette una pezza in ogni azione che passa dalle sue parti.
Un po' meno bene di Antei, ma la differenza di esperienza si fa notare soprattutto in partite difficili come questa. Lui cerca di rimediare usando il fisico e con generosità, la disparità tecnica rispetto agli avversari si vede, ma meno di quanto ci si potesse aspettare.
La Juventus esercita una pressione costante nella metà campo del Benevento per tutta la partita, lui sembra il difensore degli ospiti che va più in difficoltà di tutto il reparto arretrato. Tocca pochissimi palloni, appena 18 in tutta la partita, perdendo ben 6 possessi, praticamente ogni tre palloni toccati uno è stato perso.
La sua gara si può riassumere con due episodi nel primo tempo. Nella prima occasione blocca, immolandosi, un tiro a colpo sicuro di Cuadrado, nell'altra si fa saltare troppo facilmente da Dybala, spalancando all'argentino la via verso la rete e solo un grande intervento di Brignoli evita il peggio.
La sua gara si può riassumere con due episodi nel primo tempo. Nella prima occasione blocca, immolandosi, un tiro a colpo sicuro di Cuadrado, nell'altra si fa saltare troppo facilmente da Dybala, spalancando all'argentino la via verso la rete e solo un grande intervento di Brignoli evita il peggio.
La tattica del Benevento è chiara fino dai primi minuti della partita, i centrocampisti si devono schiacciare sulla linea dei difensori cercando di sporcare il più possibile i passaggi degli avversari, lui si applica ma commette troppi falli per risultare utile alla sua squadra. In fase di costruzione è perfino peggio, visto che perde ben 10 possessi.
Stava per realizzare il gol della domenica con una potente conclusione dalla distanza, invece il suo tiro si perde al di fuori dello specchio della porta. Perde 5 palloni nell'arco della partita, recuperandone 6, senza tuttavia dare quella tranquillità che ci si aspetterebbe da un giocatore esperto come lui.
Il centrocampista del Benevento che riesce ad intercettare più palloni degli avversari, 4. I suoi calci d'angolo creano qualche grattacapo alla difesa bianconera. Ma oltre questo nulla più, costretto come i suoi compagni più ad un lavoro difensivo che ad uno di costruzione della manovra.
Rapidissimo a sfruttare il colpo di testa imperfetto di Rugani costringendo Alex Sandro a commettere fallo. Appena l'arbitro fischia si rialza rapidamente in piedi per reclamare le sfera. La sua punizione lascia impietrito Szczesny e regala un insperato vantaggio per gli ospiti. Nel finale avrebbe l'occasione di rendersi nuovamente pericoloso ma viene annullato con esperienza da Chiellini.
Entra per uno stanco Lazaar e la differenza di attitudine è evidente fin da subito. Il numero 87 sbaglia completamente la marcatura su Cuadrado lasciando il colombiano liberissimo di colpire di testa a pochi passi dalla linea di porta per realizzare la rete del sorpasso bianconero.
Entra per uno stanco Lazaar e la differenza di attitudine è evidente fin da subito. Il numero 87 sbaglia completamente la marcatura su Cuadrado lasciando il colombiano liberissimo di colpire di testa a pochi passi dalla linea di porta per realizzare la rete del sorpasso bianconero.
Venti minuti più recupero per lui quando la Juventus è già in vantaggio ed in controllo della partita. Appena tre i palloni toccati, troppo pochi per riuscire a far male alla retroguardia avversaria.
Il Benevento è tutto schiacciato nella propria metà campo, lui prova a lottare in mezzo alla coppia Rugani-Higuain, proprio su un suo movimento arriva il colpo di testa impreciso del difensore ex Empoli, nell'azione che si trasformerà nel momentaneo vantaggio degli ospiti. Questa occasione però è l'unica in cui riesce a farsi notare nell'arco della partita.
Il Benevento è tutto schiacciato nella propria metà campo, lui prova a lottare in mezzo alla coppia Rugani-Higuain, proprio su un suo movimento arriva il colpo di testa impreciso del difensore ex Empoli, nell'azione che si trasformerà nel momentaneo vantaggio degli ospiti. Questa occasione però è l'unica in cui riesce a farsi notare nell'arco della partita.
La partita della sua squadra non poteva essere altro che questa, i suoi uomini chiusi nella propria metà campo per cercare di arginare la manovra juventina e poi cercare di ripartire affidandosi alle sponde di Armenteros prima e Coda poi. Il risultato gli dà ragione nei primi 45', poi la differenza di qualità si fa sentire ed i bianconeri riescono a ribaltare il risultato senza che lui possa far molto per variare la situazione.
