di Giovanni Migliore

 

La centoquarantunesima stracittadina arriva nel momento più difficile della gestione Allegri. Dopo uno scudetto all’esordio e una finale di Champions League raggiunta, il tecnico toscano sta assaporando la Prima Crisi bianconera. Di contro il Toro di Ventura (il tecnico più longevo su una panchina di Serie A), nonostante un cammino fin qui fatto di alti e bassi (il match contro il Genoa ne è stata una fotografia perfetta), rappresenta il peggiore avversario che i bianconeri potevano incontrare in questo momento della stagione. 

 

FORMAZIONI: Allegri consegna la squadra all’estro di Hernanes che agirà dietro il tandem Morata-Dybala. Panchina per Mandžuki? e Cuadrado. La difesa torna a 4, complice la squalifica di Chiellini; Padoin e Evra i terzini. A centrocampo i titolari Pogba, Khedira e il rientrante Marchisio. Ventura schiera il consueto 3-5-2; davanti ad un Padelli in odore di Nazionale, giocano capitan Glik, Moretto e Bovo. Sulle fasce Bruno Peres e Molinaro costringono alla panchina bomber Zappacosta. A centrocampo torna dal 1’ Baselli, al fianco di Acquah e Vives. In attacco conferme per il tandem Quagliarella-Maxi Lopez. 

 

PRIMO TEMPO: comincia male il derby per la Juve. Si fa subito male Khedira che all’undicesimo chiede il cambio per un problema muscolare. Allegri sceglie Cuadrado ed è costretto a ritornare al 4-3-3.  La prima conclusione degna di nota arriva al 16’ con Pogba che inizia a prendere la mira, non impensierendo però Padelli. Il francese, che ha segnato l’ultimo gol su azione 6 mesi fa al Cagliari, è in grande spolvero; tanto che dopo 3 minuti sfrutta un assist del neo entrato Cuadrado “velato” da Dybala e con un destro beffardo scavalca il numero uno granata. La reazione del Toro, oltre ai due gialli rimediati in un’unica azione da Acquah e Bovo, arriva alla mezzora con Quagliarella che ben servito da Baselli mette i brividi a Buffon da buona posizione. La Juventus, passata la paura, prova a farsi pericolosa, ma le conclusioni di Dybala e compagni non sono precise. 

 

SECONDO TEMPO: al rientro dagli spogliatoi il Toro sembra più convinto dei propri mezzi e inizia a spingere. Al 51’ su un calcio di punizione causato da un ingenuo intervento di mano di Bonucci, Bovo pareggia sfruttando un rimpallo fortuito del proprio compagno Baselli. Gli ospiti cavalcano l’onda dell’entusiasmo e dopo qualche minuto sfiorano il gol con Glik che con la specialità della casa (colpo di testa). Strepitoso il riflesso di Buffon. Pogba ed Hernanes provano a dare una scossa allo Stadium intorpidito; Ventura invece mette forze fresche (Zappacosta e Benassi al posto di Molinaro e Baselli). La mossa di Allegri si chiama Mario Mandžuki?. L'assalto della Juve si riassume in una doppia occasione capitata al 90': prima Bonucci centra una clamorosa traversa su inserimento aereo, e poi Marchisio esalta Padelli.

 

Ma, come un anno fa, all'ultimo secondo la Juve trova il gol vittoria. Alex Sandro, appena entrato al posto di Dybala, crossa forte in mezzo un pallone che Cuadrado con un pizzico di fortuna riesce a far entrare in rete regalando una vittoria in extremis nel momento più delicato della stagione bianconera.

 

 

 

JUVENTUS – TORINO 2-1 (1-0)

MARCATORI: 19’ Pogba, 51’ Bovo, 93' Cuadrado

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Padoin, Barzagli, Bonucci, Evra; Khedira (11’ Cuadrado), Marchisio, Pogba; Hernanes; Morata (78’ Mandžuki?), Dybala (87’ Alex Sandro). All.: Allegri

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (65’ Benassi), Molinaro (61’ Zappacosta); Maxi Lopez (87’ Belotti), Quagliarella. All.: Ventura