Incolpevole in occasione del gol di D'Ambrosio, si mette in mostra qualche minuto prima con un super intervento su Di Marco. La difesa dell'Empoli arranca, ma lui garantisce sempre la giusta dose di sicurezza. Su Lautaro una prodezza di rara bellezza.
- D'ambrosio 34’
- Dimarco 67’
Incolpevole in occasione del gol di D'Ambrosio, si mette in mostra qualche minuto prima con un super intervento su Di Marco. La difesa dell'Empoli arranca, ma lui garantisce sempre la giusta dose di sicurezza. Su Lautaro una prodezza di rara bellezza.
Superato in elevazione da D'Ambrosio nel più classico errore di posizionamento, pregiudica irrimediabilmente la sua prestazione e la gara degli empolesi.
Superato in elevazione da D'Ambrosio nel più classico errore di posizionamento, pregiudica irrimediabilmente la sua prestazione e la gara degli empolesi.
Inizia bene, ma con il passare dei minuti soffre il dinamismo degli avversari. non la sua peggior partita, ma avrebbe certamente potuto fare di meglio.
Inizia bene, ma con il passare dei minuti soffre il dinamismo degli avversari. non la sua peggior partita, ma avrebbe certamente potuto fare di meglio.
Sostituisce il veterano Marchizza e nei primi minuti sembra non poterlo far rimpiangere. È solo un'illusione e la disattenzione da cui origina il vantaggio degli avversari ne è la chiara testimonianza.
Nel reparto difensivo empolese uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo, gioca con sicurezza e determinazione, salvando i suoi in più occasioni. Nella ripresa un paio di imprecisioni di troppo, salvate da Vicario. Fino al gol di Di Marco, dove molte delle responsabilità sono le sue.
Entra i campo con la solita vigoria che lo contraddistingue, ma il match oramai è compromesso e non riesce a far nulla per impedirlo.
Primo tempo in chiaroscuro e ripresa che non inverte il trend della prima frazione di gioco. Si limita al "compitino" e anche quello non riesce come Andreazzoli vorrebbe.
Nel centrocampo toscano prova a mettersi in mostra e per lunghi tratti vi riesce anche senza, tuttavia, riuscire a incidere come vorrebbe.
Chiamato a mettere ordine in mezzo al campo, entra nel peggiore momento dei suoi e non riesce a incidere a dovere.
Chiamato a mettere ordine in mezzo al campo, entra nel peggiore momento dei suoi e non riesce a incidere a dovere.
Tornato titolare nelle fila degli empolesi ha tutta la voglia di mettersi in mostra e convincere Andreazzoli, ma fatica nel primo tempo e nella ripresa è il sacrificato, costretto a lasciare il campo, dopo il rosso a Ricci.
Il metronomo di centrocampo dei toscani parte con la proverbiale sicurezza che lo contraddistingue, ma alla lunga perde dinamismo a vantaggio di un eccessivo individualismo. Pochi minuti dopo l'inizio della ripresa decide che la sua gara debba finire nel peggiore dei modi e abbatte violentemente Barella, meritando un rosso sacrosanto.
Andreazzoli lo getta nella mischia per provare a scuotere i suoi, ma il centrocampo dell'Empoli è chiamato agli straordinari e lui non riesce a mettersi in mostra come vorrebbe.
Un calcio piazzato battuto con troppa supponenza e poco altro. In avanti i palloni latitano, ma il reparto offensivo empolese non fa nulla per invertire il trend.
Gara complicata per gli attaccanti, con palloni offensivi che arrivano col contagocce. Dalla sua l'ex Milan non trova i giusti stimoli e lascia il campo di gioco a capo chino.
A referto una conclusione ribattuta da Handanovic. Non riesce a incidere nel match, ma con l'Empoli che trova in campo le scusanti non sono poche.
Passo indietro dei suoi che non riescono a dare continuità all'ultimo successo. Il rosso a Ricci pregiudica il resto, ma resta il rammarico per i modo in cui è stata approcciata la gara.
Una parata per tempo e un cero acceso a D'Ambrosio che lo salva nella più ghiotta occasione per gli avversari. Non certo la sua giornata più impegnativa che comunque gli vale la piena sufficienza.
C'è sempre D'Ambrosio! Un gol salvato e un gol, splendido, realizzato. Come da copione alla fine è sempre l'uomo in più e come spesso accade il più decisivo.
Col suo piede fatato impensierisce Vicario quanto basta; ci prova da calcio piazzato, ma alla fine il gol lo trova con un tap-in preziosissimo che vale il match in cantiere per i suoi.
Col suo piede fatato impensierisce Vicario quanto basta; ci prova da calcio piazzato, ma alla fine il gol lo trova con un tap-in preziosissimo che vale il match in cantiere per i suoi.
Col suo piede fatato impensierisce Vicario quanto basta; ci prova da calcio piazzato, ma alla fine il gol lo trova con un tap-in preziosissimo che vale il match in cantiere per i suoi.
Un giallo goffo e una gara lineare senza eccessi e senza alcuna sbavatura.
Gara di carattere, nella quale riesce a mettere in campo il meglio del suo repertorio, con la consueta grinta e determinazione.
Gara di carattere, nella quale riesce a mettere in campo il meglio del suo repertorio, con la consueta grinta e determinazione.
Eccessivamente contratto nel primo tempo, riesce a mettersi in mostra quando gli spazi si dilatano. Contribuisce al gol del raddoppio e più volte mette gli attaccanti dinanzi Vicario.
Eccessivamente contratto nel primo tempo, riesce a mettersi in mostra quando gli spazi si dilatano. Contribuisce al gol del raddoppio e più volte mette gli attaccanti dinanzi Vicario.
Inzaghi schiera quelle che sulla carta sarebbero le seconde linee e lui si fa trovare pronto con una prestazione convincente, nonostante i pochi minuti a disposizione.
Lascia il campo solo perché già ammonito, ma finché sul terreno di gioco garantisce il solito continuo apporto alla manovra nerazzurra trascinando i suoi verso il successo.
Tra i migliori nel primo tempo, nel podio del match per i migliori in campo, anche se la "furbata" in occasione del gol, che gli costa anche un giallo che sa di beffa e poca concentrazione, non gli fa certo fare una bella figura.
Qualche imprecisione nel primo tempo, un palo che grida vendetta, anche se in off-side, e la solita grinta e determinazione tipiche della sua caratura tecnica.
Mette minuti nelle gambe in una fase di stanca del match, riuscendo a garantire il proprio a apporto nonostante il poco tempo a disposizione.
Ha la voglia di spaccare il mondo e la mette subito in mostra, con un assist meraviglioso che vale il vantaggio dei suoi. Prova a trovare la marcatura in più occasioni, ma tra pali e off-side non gli riesce. Lascia il campo rammaricato, ma certamente contento per la prestazione.
Si arrende all'evidenza e a un super Vicario che gli nega il gol e gli fa capire che non è serata. Reinventato assist-man mette la gara in cassaforte con il passaggio vincente per Di Marco, che vale il definitivo raddoppio.
Dalla tribuna si gode il netto successo dei suoi, anche mettendo in campo le seconde linee. Se l'Inter è davvero uscita dal suo momento buio dovrà, tuttavia, dimostrarlo in occasione dei prossimi due match.