Quando nel finale il Torino arriva ad essere in riserva di energie il portiere si erge a protagonista del match. L'estremo difensore granata respinge tutti i palloni diretti verso la sua porta come le conclusioni di Boga e Raspadori e blocca anche l'invitante passaggio di Caputo verso il cuore dell'area.
Vista l'assenza di N'Koulou tutte le responsabilità di guida del reparto arretrato ricadono sulle sue spalle. L'ex Genoa non disdegna questo compito ed anzi nella prima frazione guida con grande piglio i compagni di reparto, permettendosi anche il lusso di attaccare la metà campo avversaria. Nella seconda frazione soffre, come tutto il Torino, e si limita ad allontanare il più possibile i pericoli.
Vista l'assenza di N'Koulou tutte le responsabilità di guida del reparto arretrato ricadono sulle sue spalle. L'ex Genoa non disdegna questo compito ed anzi nella prima frazione guida con grande piglio i compagni di reparto, permettendosi anche il lusso di attaccare la metà campo avversaria. Nella seconda frazione soffre, come tutto il Torino, e si limita ad allontanare il più possibile i pericoli.
Viste le difficoltà difensive degli esterni del Sassuolo il numero 29 granata attacca con continuità la metà campo avversaria, sfruttando anche i numerosi cross di Ansaldi per tagliare sul secondo palo e concludere verso la porta difesa da Consigli. Peccato l'eccessiva imprecisione nei suoi inserimenti che avrebbero potuto fruttare dei golosi bonus.
Chiamato ad andare a coprire il vuoto lasciato da N'Koulou il brasiliano si piazza al centro della difesa. Grazie alla grande grinta dei propri centrocampisti la sua serata si rivela relativamente tranquilla, permettendogli di effettuare un lavoro di ordinaria amministrazione.
Rispetto ad Ansaldi il suo contributo in fase offensiva è nettamente più modesto. Il numero 34 contribuisce però nel finale a mantenere saldo il muro granata che stava cedendo per via della stanchezza.
Entra e dopo pochissimi secondi il Sassuolo trova la rete del 2-1, buona parte della responsabilità è sua che lascia a Boga troppo spazio per concludere a rete prima che il palo premi il posizionamento felice di Caputo. Rischia inoltre di fare la frittata su una respinta di Sirigu, il pallone carambola sulle sue gambe e rischi di beffare il proprio estremo difensore.
Il battibecco con Traoré dopo pochissimi secondi lasciano presagire per lui una serata a forte rischio di ammonizione. Invece l'ex centrocampista di Juventus e Genoa riesce a controllare i propri istinti sfruttando la sua aggressività per andare a strappare il pallone dai piedi dei portatori di palla avversari.
Il battibecco con Traoré dopo pochissimi secondi lasciano presagire per lui una serata a forte rischio di ammonizione. Invece l'ex centrocampista di Juventus e Genoa riesce a controllare i propri istinti sfruttando la sua aggressività per andare a strappare il pallone dai piedi dei portatori di palla avversari.
Tanto lavoro in fase di costruzione per il numero 8 granata che, nonostante esca anzitempo, è il giocatore della formazione di Mazzarri che tocca più palloni. Complice una condizione fisica non ottimale non si fa vedere moltissimo in fase offensiva ed a rimorchio degli attaccanti, ma finché le gambe lo supportano gestisce con saggezza il possesso.
Spinge con continuità sulla propria corsia di competenza, mettendo in netta difficoltà l'esordiente Toljan. Meno bene in fase di non possesso dove lascia troppi varchi. Esce nell'intervallo per un problema ai flessori.
Mazzarri lo getta nella mischia per dare maggiore solidità al reparto mediano. Lui ripaga la scelta del mister con una gara di grande sostanza, nella seconda frazione si permette anche il lusso di un duetto a grande difficoltà tecnica con Belotti. Nel finale, viste le difficoltà fisiche del proprio capitano, viene spostato in attacco per cercare di tenere impegnata la retroguardia avversaria.
Ex della partita mette in campo la consueta foga agonistica travolgendo praticamente tutto quello che gli si para davanti, difensori compresi. Sblocca il match con un inserimento perfetto sul cross di Ansaldi anticipando nettamente il proprio marcatore diretto. Si rende utile anche in fase difensiva ripiegando con continuità ed aiutando i compagni di squadra con generosità.
Lotta e combatte su ogni pallone che capita dalle sue parti, come deve fare ogni capitano. Nonostante la stanchezza riesce a trovare la rete decisiva per il match grazie anche ad una deviazione fortunosa di Zaza. Nel finale, stremato, si getta a terra per i crampi prima di rialzarsi e continuare a dare il suo contributo alla causa granata.
Dopo la sberla rimediata in Europa il tecnico preferisce mandare in campo una formazione più coperta, togliendo un esterno offensivo ed inserendo un centrocampista. Il risultato finale gli dà ragione, giuste le sue valutazioni anche sulla tenuta atletica dei suoi.
Dopo la sberla rimediata in Europa il tecnico preferisce mandare in campo una formazione più coperta, togliendo un esterno offensivo ed inserendo un centrocampista. Il risultato finale gli dà ragione, giuste le sue valutazioni anche sulla tenuta atletica dei suoi.
Non può fare praticamente nulla sulle due reti granata, anzi evita che il passivo peggiori drasticamente nell'arco della partita. Sbaglia solamente un passaggio che rischia di mettere in difficoltà i propri compagni di squadra.
Non può fare praticamente nulla sulle due reti granata, anzi evita che il passivo peggiori drasticamente nell'arco della partita. Sbaglia solamente un passaggio che rischia di mettere in difficoltà i propri compagni di squadra.
Entra e dopo pochissimi secondi si fa cogliere fuori posizione. Per evitare ulteriori danni preferisce non attaccare più la metà campo avversaria limitandosi al lavoro difensivo.
Suo l'errore decisivo sulla prima rete del Torino, il numero 31 neroverde si fa anticipare nettamente da Zaza permettendogli di trovare la via del gol a pochi passi dalla rete di Consigli. Prova a rimediare pochi minuti dopo con un colpo di testa su un calcio d'angolo ma la sua conclusione è imprecisa. In difficoltà dal punto di vista fisico rispetto agli avversari è spesso costretto a metterci una pezza con interventi non propriamente eleganti.
Se Toljan è in difficoltà sugli attacchi di Ansaldi, Rogerio soffre i tagli di De Silvestri permettendo all'esterno granata di trovare lo spazio utile per rendersi pericoloso. Per evitare ulteriori problemi De Zerbi lo sostituisce nell'intervallo per il più difensivo Peluso.
Serata decisamente negativa per il centrale brasiliano, puntualmente scavalcato dai cross degli esterni granata ed in netta difficoltà anche sulle giocate palla a terra degli avversari.
Dalla sua parte Ansaldi fa il bello ed il cattivo tempo disponendo dell'ex Dortmund come più preferisce. Il tedesco sognava un esordio decisamente migliore, in netta difficoltà in fase difensiva non trova neanche le lo spazio per sfruttare al meglio le sue qualità offensive.
Entra per un Toljan in netta difficoltà e dimostra subito di essere a suo agio nella nuova realtà, provando anche a saltare il proprio avversario diretto con un tunnel.
Ha qualità e si vede ma alcune volte tende a gestire il possesso del pallone con eccessiva lentezza. Quando accende la lampadina riesce a trovare dei traccianti utili ad innescare la velocità di Boga e Caputo.
In occasione della prima rete granata è lui a lasciare troppo spazio ad Ansaldi, permettendo all'esterno di crossare con tutta comodità verso il centro dell'area di rigore. Il resto della sua prestazione è all'insegna della discontinuità, alterna giocate belle ed utili ad errori clamorosi.
In occasione della prima rete granata è lui a lasciare troppo spazio ad Ansaldi, permettendo all'esterno di crossare con tutta comodità verso il centro dell'area di rigore. Il resto della sua prestazione è all'insegna della discontinuità, alterna giocate belle ed utili ad errori clamorosi.
Schierato alle spalle del tandem Boga-Caputo ha voglia di farsi valere e lo dimostra fin dai primissimi minuti. Peccato che la giovane età lo porti spesso a strafare cercando soluzioni più complicate di quello che servirebbero.
Schierato alle spalle del tandem Boga-Caputo ha voglia di farsi valere e lo dimostra fin dai primissimi minuti. Peccato che la giovane età lo porti spesso a strafare cercando soluzioni più complicate di quello che servirebbero.
In mezzo al centrocampo neroverde è quello che si arrende per ultimo. Quando i suoi compagni di squadra si trovano in difficoltà si abbassa a ridosso dei difensori per aiutarli in fase di non possesso. Quando invece si tratta di costruire la manovra cerca sempre di farsi trovare pronto mettendo a disposizione della squadra la sua esperienza.
In mezzo al centrocampo neroverde è quello che si arrende per ultimo. Quando i suoi compagni di squadra si trovano in difficoltà si abbassa a ridosso dei difensori per aiutarli in fase di non possesso. Quando invece si tratta di costruire la manovra cerca sempre di farsi trovare pronto mettendo a disposizione della squadra la sua esperienza.
Per un attaccante trovarsi al posto giusto nel momento giusto è di vitale importanza. Dopo un primo tempo di sostanziale difficoltà l'attaccante ex Empoli però si trova proprio nel punto in cui viene respinto il pallone dopo la conclusione di Boga permettendogli di insaccare da due passi senza difficoltà. Il gol trovato lo stimola per l'assalto finale ma Sirigu strozza il suo tentativo di innescare i compagni di squadra.
Le trame di gioco lineari non fanno per lui, svaria senza soluzione di continuità su tutto il fronte di gioco cercando sempre il varco giusto per innescare la sua velocità. Peccato che spesso si trovi in vicoli ciechi e venga costretto a perdere il possesso. Sfiora il gol cogliendo il palo nell'azione che porta alla rete del definitivo 2-1.
Il Torino parte con un piglio a cui il tecnico del Sassuolo non riesce a mettere il freno. Gli esterni schierati si rivelano non essere all'altezza dei propri avversari ed al tecnico nero-verde non resta che aspettare che la stanchezza prevalga sui granata per sperare nel pareggio.
