
Quasi uno spettatore non pagante, è chiamato in causa più dai compagni di squadra per scambi coi piedi che dagli avversari con conclusioni pericolose. Sul gol subito può far poco, conclusione troppo ravvicinata.
Quasi uno spettatore non pagante, è chiamato in causa più dai compagni di squadra per scambi coi piedi che dagli avversari con conclusioni pericolose. Sul gol subito può far poco, conclusione troppo ravvicinata.
Comincia un po' timido, caratteristica che poco gli appartiene, ed allora col passare dei minuti sale in cattedra lì dietro finendo per svettare ripetutamente di testa sui lanci lunghi dei viola negli ultimi minuti.
Qualche errore di troppo nell'impostazione, ma puntualissimo nella gestione della marcatura e dei movimenti difensivi della sua squadra.
Lasciato libero di giocare parecchi palloni, punisce con un assist vincente lo spazio concessogli dagli avversari. Non particolarmente brillante in marcatura, ma alla fine lascia comunque il segno in maniera decisiva.
Bruttissima copia dell'Alex Sandro ammirato la scorsa stagione, il brasiliano sembra timido nelle prime battute, mentre nella ripresa è dal suo lato che la Juve soffre: regala un corner, e sullo stesso si dimentica di marcare Kalinic che sigla l'1-1.
Primo assaggio di calcio italiano, e già ha fatto vedere di cos'è capace di fare: non ancora al massimo della forma, ma le sue giocate sia in zona offensiva che in ripiegamento sono più che apprezzabili. Cala nella ripersa, ma se il buongiorno si vede dal mattino...
Se davvero i problemi fisici sono un ricordo lontano, potrebbe essere lui l'acquisto a sorpresa della Vecchia Signora: da interno spacca il centrocampo, recupera tanti palloni assicurando un'ottima copertura, e spesso salta anche l'uomo creando superiorità.
Se davvero i problemi fisici sono un ricordo lontano, potrebbe essere lui l'acquisto a sorpresa della Vecchia Signora: da interno spacca il centrocampo, recupera tanti palloni assicurando un'ottima copertura, e spesso salta anche l'uomo creando superiorità.
Il panzer tedesco lascia subito chiara l'idea di quello che potrà essere il suo peso sul gioco bianconero: sfiora il gol in apertura, trova la rete dell'1-0, ci mette lo zampino sul 2-1. Meglio di così non poteva cominciare.
Forse la regia non è la sua caratteristica migliore, ma lui interpreta il ruolo nel migliore dei modi cercando di sfruttare le sue migliori armi: corsa e fisicità, ed è un appoggio costante per i compagni che spesso passano da lui in alleggerimento. Recupera tantissimi palloni.
Forse la regia non è la sua caratteristica migliore, ma lui interpreta il ruolo nel migliore dei modi cercando di sfruttare le sue migliori armi: corsa e fisicità, ed è un appoggio costante per i compagni che spesso passano da lui in alleggerimento. Recupera tantissimi palloni.
Non trova la zampata giusta, ma dà sempre l'impressione di poter far male agli avversari. Duetta bene con Dani Alves, sfiora il gol del secolo con un incredibile tiro da fuori area, corre a tutto campo per creare gioco. Esce sfinito a pochi istanti dalla fine.
Non trova la zampata giusta, ma dà sempre l'impressione di poter far male agli avversari. Duetta bene con Dani Alves, sfiora il gol del secolo con un incredibile tiro da fuori area, corre a tutto campo per creare gioco. Esce sfinito a pochi istanti dalla fine.
Non trova la zampata giusta, ma dà sempre l'impressione di poter far male agli avversari. Duetta bene con Dani Alves, sfiora il gol del secolo con un incredibile tiro da fuori area, corre a tutto campo per creare gioco. Esce sfinito a pochi istanti dalla fine.
E' il solito guerriero al centro dell'attacco, non trova mai lo spazio per la conclusione, ma si fa notare in rifinitura a fine primo tempo quando serve Alex Sandro che spreca malamente a lato.
Ci mette nove minuti per mettere la sua firma nella storia dei marcatori della Juventus: al terzo pallone toccato, infatti, trova la giocata giusta sotto porta per riportare i suoi in vantaggio. E' subito un gol da tre punti, un esordio sognato, inseguito, raggiunto.
Ci mette nove minuti per mettere la sua firma nella storia dei marcatori della Juventus: al terzo pallone toccato, infatti, trova la giocata giusta sotto porta per riportare i suoi in vantaggio. E' subito un gol da tre punti, un esordio sognato, inseguito, raggiunto.
La prima frazione della Juventus è uno spettacolo, solo casualmente si conclude sull'1-0. Il calo della ripresa potrebbe essere preoccupante, ma siamo ancora ad agosto, e la reazione successiva chiarisce meglio qual è la mentalità della squadra da lui diretta alla perfezione.
La prima frazione della Juventus è uno spettacolo, solo casualmente si conclude sull'1-0. Il calo della ripresa potrebbe essere preoccupante, ma siamo ancora ad agosto, e la reazione successiva chiarisce meglio qual è la mentalità della squadra da lui diretta alla perfezione.
Non esistono altre definizioni per spiegare il gioco di piedi dell'estremo difensore viola: non è il suo compito, ma con i suoi errori mette più volte in difficoltà tutta la sua difesa, solo casualmente i gol arrivano in altre circostanze.
Nel primo tempo, nonostante una prestazione di squadra non esaltante, è l'unico che prova a reggere soprattutto fisicamente contro la Juventus. Soffre la vivacità di Dani Alves, ma non crolla neanche alla distanza.
Nel primo tempo, nonostante una prestazione di squadra non esaltante, è l'unico che prova a reggere soprattutto fisicamente contro la Juventus. Soffre la vivacità di Dani Alves, ma non crolla neanche alla distanza.
Per larghi tratti dà l'impressione di reggere l'urto delle offensive avversarie, ma spesso e volentieri esagera nel cercare l'anticipo o l'uscita elegante. Si fa trovare fuori posizione in occasione dell'1-0, partecipa al disastro collettivo sul 2-1.
Per larghi tratti dà l'impressione di reggere l'urto delle offensive avversarie, ma spesso e volentieri esagera nel cercare l'anticipo o l'uscita elegante. Si fa trovare fuori posizione in occasione dell'1-0, partecipa al disastro collettivo sul 2-1.
E' probabilmente il difensore che soffre meno il costante attacco bianconero, ma nel finale si rende protagonista di un fallo (probabilmente di frustrazione) che viene punito solamente con un giallo: gli è andata non bene, di più!
In campo dà l'impressione di essere il giocatore più in ritardo di condizione, qualche disimpegno azzardato, poi partecipa ai movimenti disastrosi della difesa in occasione del 2-1 finale.
In campo dà l'impressione di essere il giocatore più in ritardo di condizione, qualche disimpegno azzardato, poi partecipa ai movimenti disastrosi della difesa in occasione del 2-1 finale.
Partita molto simile al suo collega di reparto Vecino, ma in occasione dell'1-0 si fa attirare dal movimento di Dybala che permette a Khedira di inserirsi in solitaria e colpire indisturbato.
Partita molto simile al suo collega di reparto Vecino, ma in occasione dell'1-0 si fa attirare dal movimento di Dybala che permette a Khedira di inserirsi in solitaria e colpire indisturbato.
Si vede poco e solo nelle prime battute, poi praticamente mai al servizio per la squadra. Batte il corner dell'1-1, ma è solo un fulmine a ciel sereno in una serenissima serata d'estate.
Partita ordinata in mezzo al campo, fa a sportellate con i mediani bianconeri, ma non ha nelle corde lo spunto vincente che permetta alla sua squadra di far svoltare il match.
Dovrebbe essere l'uomo che accende la luce della squadra producendo superiorità numerica, non è un azzardo sostenere che non abbia mai saltato l'uomo senza consultare le statistiche del match.
Entra ad inizio ripresa per dare un volto differente alla squadra, in un certo senso ci riesce, anche se sembra più demerito di Alex Sandro che merito suo.
Schierato nella ripresa per dare più peso al centrocampo viola, quando la palla arriva fra i suoi piedi sembra scottare, la cede subito e spesso e volentieri non riesce neanche a trovare le misure dei servizi ai compagni.
Schierato nella ripresa per dare più peso al centrocampo viola, quando la palla arriva fra i suoi piedi sembra scottare, la cede subito e spesso e volentieri non riesce neanche a trovare le misure dei servizi ai compagni.
Gioca a far spallate con Bonucci, lo pressa quando l'avversario prova ad impostare, e trova anche la giocata giusta per regalare il momentaneo pareggio ai suoi.
Il ragazzo promette bene, caratteristiche differenti rispetto a quelle di papà Enrico, ma, a parte qualche buona giocata, contro un mostro sacro come Barzagli non riesce a mettersi in mostra più di tanto. Si farà.
Il ragazzo promette bene, caratteristiche differenti rispetto a quelle di papà Enrico, ma, a parte qualche buona giocata, contro un mostro sacro come Barzagli non riesce a mettersi in mostra più di tanto. Si farà.
Il ragazzo promette bene, caratteristiche differenti rispetto a quelle di papà Enrico, ma, a parte qualche buona giocata, contro un mostro sacro come Barzagli non riesce a mettersi in mostra più di tanto. Si farà.
Il precampionato viola non è stato entusiasmante, ed il primo tempo di stasera è fotografia perfetta di un'estate da dimenticare. Nella ripresa i suoi sembrano più presenti fisicamente, ma una distrazione risulta fatale quando Higuain colpisce col 2-1.