Prende quattro gol, ma potevano essere almeno due in più. Chiude benissimo su Barella dopo appena venti secondi e blocca a terra una conclusione centrale di prima intenzione di Lautaro Martinez.
Prende quattro gol, ma potevano essere almeno due in più. Chiude benissimo su Barella dopo appena venti secondi e blocca a terra una conclusione centrale di prima intenzione di Lautaro Martinez.
Non riesce ad arginare gli attaccanti dell'Inter se non usando le maniere forti. Nel finale del primo tempo si fa ammonire per un doppio intervento prima su Thuram e poi su Martinez, rischiando anche il rosso.
Il suo ingresso dovrebbe dare maggiore qualità offensiva al Como, invece non solo l'ex Torino è completamente assente nella metà campo nerazzurra, ma è anche controproducente in fase difensiva.
Partita non semplice per l'esterno del Como. Nei primi venti minuti non riesce praticamente mai a varcare la linea di metà campo. Poi l'Inter abbassa la pressione, ma ogni volta che l'ex Bologna si sgancia alle sue spalle si creano delle praterie che vengono chiuse con parecchie difficoltà.
Nel secondo tempo potrebbe dare un po' di carica ai suoi con un colpo di testa che anticipa un'uscita non perfetta di Sommer. La sua deviazione aerea però non inquadra lo specchio della porta. In difesa si fa infilare troppo facilmente lasciando tanto spazio alle sue spalle.
L'inquadratura che lo ritrae dopo la terza rete dell'Inter è un quadro perfetto della sua prestazione. Sconsolato, triste per essere stato battuto sotto tutti gli aspetti dagli attaccanti dell'Inter.
L'Inter non gli lascia mai lo spazio di respirare. Sotto il pressing feroce degli avversari diventa quasi innocuo, riesce a chiudere con il 94% di passaggi completati, ma quasi tutti semplici, senza creare nessuna azione pericolosa.
Uno degli ultimi del Como ad arrendersi. Nonostante la grande pressione dei centrocampisti e degli attaccanti dell'Inter il regista comasco riesce a mantenere la calma.
Uno degli ultimi del Como ad arrendersi. Nonostante la grande pressione dei centrocampisti e degli attaccanti dell'Inter il regista comasco riesce a mantenere la calma.
Partita sotto tono del numero 10 del Como. Chivu gli ha organizzato una gabbia intorno che non lascia all'argentino la possibilità di incidere. L'unica occasione che trova è su palla da fermo, con un colpo di testa che non inquadra la porta.
L'Inter parte benissimo asfissiando i portatori di palla del Como, a soffrirne di più è proprio l'attaccante spagnolo che riceve pochi palloni giocabili. Quando la pressione nerazzurra si abbassa e il Como costruisce qualche possesso l'ex Juve dimostra ancora di non essere particolarmente in forma sbagliando anche giocate piuttosto semplici, fino a quando non è costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare.
L'Inter parte benissimo asfissiando i portatori di palla del Como, a soffrirne di più è proprio l'attaccante spagnolo che riceve pochi palloni giocabili. Quando la pressione nerazzurra si abbassa e il Como costruisce qualche possesso l'ex Juve dimostra ancora di non essere particolarmente in forma sbagliando anche giocate piuttosto semplici, fino a quando non è costretto ad abbandonare il campo per un problema muscolare.
Mandato in campo dopo un siparietto durante l'intervallo, l'esterno del Como cerca di sfruttare la propria velocità per impensierire l'attenta retroguardia dell'Inter.
Mandato in campo dopo un siparietto durante l'intervallo, l'esterno del Como cerca di sfruttare la propria velocità per impensierire l'attenta retroguardia dell'Inter.
Mandato in campo per l'infortunio di Morata, nel secondo tempo avrebbe l'occasione di segnare riportando i suoi in gara, ma non inquadra la porta da pochi centimetri. Dopo questa occasione sparisce dalla partita.
Nell'azione del gol è lui che prova a chiudere alla disperata su Lautaro Martinez, ma il suo mestiere non è quello di difendere e si vede piuttosto nettamente. Anche in fase offensiva non si riesce a distinguere, anzi per la difesa nerazzurra è piuttosto semplice controllarlo.
Il più pericoloso dei suoi in tutta la partita. Quando riesce a puntare la difesa dell'Inter trova sempre il modo di saltare almeno il primo avversario. Peccato per lui che i suoi compagni di squadra non sembrano essere altrettanto in forma.
Contro un'avversaria nettamente più forte prova a non cambiare identità alla sua squadra, peccando di presunzione. I suoi vengono battuti nettamente, senza mai riuscire a trovare il bandolo della matassa.
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