
Fa il suo dovere sulle conclusioni alla sua portata, non può nulla sulle reti di Castellanos e Dia.
Fa il suo dovere sulle conclusioni alla sua portata, non può nulla sulle reti di Castellanos e Dia.
Lascia troppo spazio a Castellanos in occasione del gol dello 0-1, prova a farsi perdonare spingendo e mettendo cross ma è spesso impreciso.
Partita nel complesso sufficiente, però rispetto a De Winter è - stranamente per i suoi standard - meno efficace negli interventi. In più si perde Dia in occasione dello 0-2.
Non perde mai la bussola anche nei momenti più complicati della partita, tenendo botta nei duelli individuali.
Non perde mai la bussola anche nei momenti più complicati della partita, tenendo botta nei duelli individuali.
Parte come esterno alto poi deve abbassare il suo raggio d'azione con l'espulsione di Otoa; spesso in difficoltà in 1 vs 1 con Zaccagni, spinge poco e male.
Parte come esterno alto poi deve abbassare il suo raggio d'azione con l'espulsione di Otoa; spesso in difficoltà in 1 vs 1 con Zaccagni, spinge poco e male.
Attacca con coraggio e anche un po' di sana incoscienza, provando a dare un minimo di brio alla manovra rossoblu.
L'esordio in Serie A è da dimenticare: non vince mai un duello con Zaccagni e al 22' lo abbatte al limite dell'area prendendosi un inevitabile cartellino rosso.
Gara di sacrificio tattico e fisico, sia perché deve giocare a sinistra sia per l'inferiorità numerica. Non riesce ad essere preciso quando deve ribaltare l'azione e cicca un buon pallone servitogli da Martin.
Preferisce la giocata fine a sé stessa invece che badare alla sostanza: il risultato è che non combina nulla di positivo.
Con l'inferiorità numerica deve correre per due, anche per tre, e non si tira indietro; paga in termini di lucidità ma non si può chiedergli tutto.
Non molla mai, fino a che non lascia il campo per la sostituzione; come Frendrup lotta e fa legna, poi palla al piede si perde.
Come altre volte entra con la giusta verve provando a portare scompiglio e vivacità in attacco.
Come altre volte entra con la giusta verve provando a portare scompiglio e vivacità in attacco.
Ha due buone occasioni sullo 0-0 e in 11 vs 11, con Mandas che gli dice di no. Poi viene lasciato da solo senza supporto e fa quel che può per sfuggire alla morsa Gila-Romagnoli.
Parte come spalla di Pinamonti poi, con l'espulsione di Otoa, si sacrifica sulla fascia destra andando spesso in difficoltà contro Pellegrini.
La scelta di Otoa terzino non paga, visto che il danese va in difficoltà anche prima dell'espulsione. Prova a muovere un po' le cose dalla panchina ma non trova nulla.
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.