Nel primo tempo è bravo in due occasioni: alla mezzora a intervenire sul tentativo di autogol di Stryger Larsen, al 43' a volare sulla conclusione secca di Keita. Qualche rinvio sbilenco, ma si tratta di peccati veniali. Nella ripresa prende un giallo per perdita di tempo, poi è battuto soltanto dal cucchiaio di Icardi; nel finale rischia di combinare un pasticcio, ma non paga dazio.
Tante chiusure, si fa trovare pronto ogni volta che serve. Gli inserimenti degli interni nerazzurri rischiano di mandare in tilt la difesa friulana, ma il giocatore olandese è bravo a non lasciarsi mai sorprendere, soprattutto quando l'Inter prova a ribaltare il lato. I palloni alti sono tutti suoi.
Molto attento e concentrato, ma dalla sua parte arrivano i maggiori problemi per l'Udinese, visto che Ter Avest non gli dà assolutamente una mano, lasciandosi saltare di continuo. Il danese però tiene botta, non si scompone e si lascia apprezzare per alcuni begli interventi, provando anche a spingersi in avanti occasionalmente.
L'anello debole dello schieramento difensivo di Nicola. Asamoah e Keita fanno il bello e il cattivo tempo sulla sua fascia di competenza: i nerazzurri affondano sul suo lato, il difensore dell'Udinese li lascia passare con troppa facilità, regalando numerose occasioni ai padroni di casa. Non compensa queste sue mancanze con una fase offensiva adeguata.
Nella prima frazione è praticamente perfetto in marcatura su Icardi: di testa le prende tutte lui, in chiusura non sbaglia un intervento. Bene anche a inizio ripresa, commette solo due errori: salta a vuoto al 66', ma Icardi fallisce l'occasione; regala un pallone agli avversari nel finale, ma anche in questo caso i nerazzurri non sfruttano la chance. La prestazione rimane particolarmente positiva.
Nella prima frazione è praticamente perfetto in marcatura su Icardi: di testa le prende tutte lui, in chiusura non sbaglia un intervento. Bene anche a inizio ripresa, commette solo due errori: salta a vuoto al 66', ma Icardi fallisce l'occasione; regala un pallone agli avversari nel finale, ma anche in questo caso i nerazzurri non sfruttano la chance. La prestazione rimane particolarmente positiva.
Nicola gli dà fiducia e gli affida l'intera fascia sinistra: dopo qualche difficoltà iniziale contro lo scatenato Vrsaljko, nella ripresa prende le misure al croato ed esce alla distanza. Tra gli ultimi ad arrendersi nel finale, conquista palla e fa ripartire la squadra, compiendo un lavoro encomiabile.
Dopo un primo tempo privo di particolari squilli, si fa notare (in negativo) per una clamorosa occasione gettata al vento al 51': sull'assist di Fofana spara alto da ottima posizione, vanificando la migliore chance del match per la sua squadra. Un errore pesante nell'economia della gara; dopo non ha occasione di farsi perdonare.
Prestazione dai mille volti. Parte piano, risultando impreciso, poi inizia a carburare ed è anche decisivo con alcuni interventi difensivi molto intelligenti. Dopo alcuni passaggi a vuoto, a inizio ripresa domina per alcuni minuti, regalando a Mandragora un assist stupendo e concedendo il bis poco dopo; poi il nuovo calo e il fallo di mano che decide la partita, dal quale non si riprende più.
Dovrebbe essere la seconda punta, in realtà gioca a tutto campo: punto di riferimento per i compagni, è lui a innescare tutte le azioni dell'Udinese. Primo tempo positivo, nella ripresa invece conosce un calo inaspettato, forse per aver speso troppe energie in precedenza; alcuni errori banali fanno calare la sua valutazione.
Dovrebbe essere la seconda punta, in realtà gioca a tutto campo: punto di riferimento per i compagni, è lui a innescare tutte le azioni dell'Udinese. Primo tempo positivo, nella ripresa invece conosce un calo inaspettato, forse per aver speso troppe energie in precedenza; alcuni errori banali fanno calare la sua valutazione.
Dovrebbe essere la seconda punta, in realtà gioca a tutto campo: punto di riferimento per i compagni, è lui a innescare tutte le azioni dell'Udinese. Primo tempo positivo, nella ripresa invece conosce un calo inaspettato, forse per aver speso troppe energie in precedenza; alcuni errori banali fanno calare la sua valutazione.
Guadagna la pagnotta a suon di botte e interventi al limite. Prova a dare ordine alla sua squadra, agendo da frangiflutti davanti alla difesa; in diverse occasioni deve ricorrere alle maniere forti per fermare gli scambi nerazzurri. La sua esperienza permette all'Udinese di restare sempre ancorata al match.
Dovrebbe essere la prima punta, ma contro clienti come De Vrij e Skriniar è comprensibile che non riesca a incidere, lui che non è certo un centravanti di ruolo. Ci prova, ma forse non è convinto neppure lui; e nel finale si divora un'occasione d'oro, controllando male un pallone in profondità che avrebbe dovuto essere sfruttato in tutt'altro modo.
La sua Udinese è compatta e combattiva, tiene testa all'Inter pur rischiando di andare sotto a più riprese. I friulani hanno anche le loro chance (clamorosa quella di Mandragora), cadono solo per un episodio. Su D'Alessandro ha ragione il tecnico, su Ter Avest e Pussetto no: il centravanti è nettamente insufficiente, il terzino è il punto debole dello schieramento friulano.
La sua Udinese è compatta e combattiva, tiene testa all'Inter pur rischiando di andare sotto a più riprese. I friulani hanno anche le loro chance (clamorosa quella di Mandragora), cadono solo per un episodio. Su D'Alessandro ha ragione il tecnico, su Ter Avest e Pussetto no: il centravanti è nettamente insufficiente, il terzino è il punto debole dello schieramento friulano.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.