La risposta sul destro a giro di Mertens è da campione, il resto della sua gara decisamente no: tante uscite a vuoto, che regalano occasioni al Napoli (in particolare quella di Callejon al 50'), ma soprattutto l'erroraccio sul tiro di Mertens. È il gol che decide il match e costa la gara al Bologna, una conclusione sulla quale il portiere avrebbe potuto fare decisamente di più.
La risposta sul destro a giro di Mertens è da campione, il resto della sua gara decisamente no: tante uscite a vuoto, che regalano occasioni al Napoli (in particolare quella di Callejon al 50'), ma soprattutto l'erroraccio sul tiro di Mertens. È il gol che decide il match e costa la gara al Bologna, una conclusione sulla quale il portiere avrebbe potuto fare decisamente di più.
Quando spinge non riesce a essere concreto e a trovare la giocata giusta per far male agli avversari; e dire che di fronte avrebbe un Ghoulam davvero poco in palla. Tuttavia l'episodio fondamentale arriva al 52', quando non riesce a opporsi fisicamente a Milik, che lo sovrasta e insacca il gol del temporaneo 2-1.
Quando spinge non riesce a essere concreto e a trovare la giocata giusta per far male agli avversari; e dire che di fronte avrebbe un Ghoulam davvero poco in palla. Tuttavia l'episodio fondamentale arriva al 52', quando non riesce a opporsi fisicamente a Milik, che lo sovrasta e insacca il gol del temporaneo 2-1.
In difesa balla, anche se si lascia apprezzare per alcune belle chiusure, in attacco invece è tra i più pericolosi: un gol, bello per scelta di tempo, un altro colpo di testa neutralizzato da Meret e una presenza costante nell'area di rigore avversaria.
In difesa balla, anche se si lascia apprezzare per alcune belle chiusure, in attacco invece è tra i più pericolosi: un gol, bello per scelta di tempo, un altro colpo di testa neutralizzato da Meret e una presenza costante nell'area di rigore avversaria.
Anche lui non riesce a intervenire in occasione della prima rete partenopea, prova a opporsi alle incursioni di Mertens e Milik, a volte senza fortuna. Si impegna, ma alla lunga non riesce a farsi trovare pronto nei momenti decisivi, concedendo troppe occasioni in area di rigore.
Un Malcuit in grande spolvero lo impegna difensivamente a più riprese, ma il terzino olandese non è da meno nella metà campo offensiva: è lui a conquistare il calcio di punizione da cui nasce il 2-2. Bravo in fase di spinta, deve migliorare in difesa, soprattutto contro avversari più rapidi di lui.
Uno dei migliori tra gli ospiti. Al 4' è protagonista di un tiro-cross che attraversa l'area di porta e si spegne sul fondo, con Santander che non riesce a correggere in rete; per tutto il primo tempo conquista palla e riparte in contropiede, giocando a tutto campo. Comprensibilmente cala nella ripresa, fino all'inevitabile sostituzione.
Frangiflutti davanti alla difesa, dà il meglio di sé quando riesce a impostare, inventando - di rado - qualche bella giocata per i compagni. Dal suo piede parte la traiettoria che permette a Danilo di trovare il gol del momentaneo 2-2.
Il suo ingresso porta maggiore qualità nella linea mediana del Bologna, si nota subito il suo piede educato e la capacità di leggere il gioco. Non incide particolarmente, se non nel tessere alcune pericolose ripartenze della sua squadra, ma con lui in campo il Bologna guadagna metri e convinzione.
Il suo ingresso porta maggiore qualità nella linea mediana del Bologna, si nota subito il suo piede educato e la capacità di leggere il gioco. Non incide particolarmente, se non nel tessere alcune pericolose ripartenze della sua squadra, ma con lui in campo il Bologna guadagna metri e convinzione.
Schierato da interno sinistro, non incide minimamente sul match. La sua presenza è puramente numerica, tocca pochissimi palloni e quando prova a partire palla al piede è regolarmente fermato dai centrocampisti partenopei. Inzaghi si decide a levarlo dal campo nella ripresa, inserendo Nagy.
Schierato da interno sinistro, non incide minimamente sul match. La sua presenza è puramente numerica, tocca pochissimi palloni e quando prova a partire palla al piede è regolarmente fermato dai centrocampisti partenopei. Inzaghi si decide a levarlo dal campo nella ripresa, inserendo Nagy.
È in forma smagliante, fa letteralmente impazzire Maksimovic con i suoi movimenti a rientrare. Apre spazi per i compagni, protegge il pallone, è perfetto nelle ripartenze; decisivo il suo tocco di testa, che permette a Santander di realizzare il gol dell'1-1. Anche nel secondo tempo impegna continuamene i centrali del Napoli, nel finale una sua spizzata per poco non vale il terzo gol per il Bologna.
Rileva Santander e fin da subito fa capire di non essere in grado di svolgere lo stesso lavoro dell'argentino. Il suo apporto alla squadra è trascurabile, non partecipa alla manovra e, per quanto si impegni, non riesce a mettere in apprensione la difesa partenopea. Spreca anche una buona occasione nella ripresa.
Nel primo tempo è un grande protagonista. Al 4' arriva tardi all'appuntamento con il pallone sul tiro-cross di Poli, poi combatte come un leone su qualsiasi pallone, anche a costo di essere un po' impreciso. Già acciaccato, trova il gol del pareggio anticipando tutti sulla spizzata di Palacio; pochi minuti più tardi deve gettare la spugna.
Il miglior Bologna della stagione, probabilmente, nonostante la sconfitta. Prepara una partita intelligente, la sua squadra si chiude e riparte, colpendo quando il Napoli non se l'aspetta; inoltre sui calci da fermo i felsinei sono pericolosissimi. I giocatori sono con lui, lo dimostrano con il grande impegno messo in campo fino all'ultimo istante.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
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