Per la verità non corre grandi pericoli. Ma nelle uscite non sembra garantire sicurezza. Provoca il rigore travolgendo goffamente Schick.
Pagelle Napoli 29° giornata Roma - Napoli 1-4
Un po' troppo leggero sulla discesa di Perotti da cui nasce il calcio di rigore, ma è l'unica distrazione di una partita attenta e ordinata.
Un po' troppo leggero sulla discesa di Perotti da cui nasce il calcio di rigore, ma è l'unica distrazione di una partita attenta e ordinata.
Senza strafare, riesce a uscire dal campo con una buona partita alle spalle. Attivo anche in attacco, è attento in fase difensiva.
Ennesima partita da campione. Non sbaglia niente, chiude gli spazi, di testa le prende tutte, fa ripartire l'azione, si lancia in avanti. Fa praticamente tutto, con intelligenza e generosità.
In un pomeriggio di gestione comunque ordinata corre qualche rischio di troppo. Non bene in copertura su Schick nell'azione che porta al calcio di rigore. Si addormenta sul colpo di testa di Nzonzi che finisce sulla traversa.
In un pomeriggio di gestione comunque ordinata corre qualche rischio di troppo. Non bene in copertura su Schick nell'azione che porta al calcio di rigore. Si addormenta sul colpo di testa di Nzonzi che finisce sulla traversa.
Entra al posto di Hysaj in una fase relativamente tranquilla della gara. Attento, non sbaglia nulla.
Entra al posto di Hysaj in una fase relativamente tranquilla della gara. Attento, non sbaglia nulla.
Dopo pochi secondi trova il varco giusto per servire a Milik l'assist per il vantaggio. Alla mezz'ora è un po' facilone: arriva sul bel pallone servitogli da Mertens forse troppo sicuro, e lo spara su Olsen. Si fa perdonare nel secondo tempo, quando segna il terzo gol del Napoli e chiude la partita.
Per lui e Koulibaly, Ancelotti ha detto di essere pronto a incatenarsi. E domenica dopo domenica il brasiliano gli dà un motivo in più per farlo. Non è stata la sua partita migliore ma si conferma fondamentale: corre, imposta, ruba palloni, sta sempre lì nel mezzo, e sembra avercene per sempre.
Uno dei migliori acquisti del calciomercato europeo della scorsa estate. Lo spagnolo è una gioia per chi occhi di chi ama il calcio, per intelligenza tattica, fisicità, tecnica. Tutto concentrato nell'azione personale conclusa con l'assist a Verdi.
Per la gioia dei fantallenatori, al suo 6,5 continuo, maturato con i chilometri corsi e i palloni recuperati e le sgroppate sulla fascia, si sono affiancati anche i bonus: oggi è il +1 che serve a mandare in porta Mertens.
L'hanno ribattezzato Ciro anche perché in mezzo al campo, quando è in giornata, è il più iperattivo degli scugnizzi. Serve due assist meravigliosi prima a Verdi, che da due passi si fa ipnotizzare da Olsen, e poi a Milik, che fa un passo di troppo e si fa trovare in fuorigioco. Nella ripresa si inserisce coi tempi giusti, beffa il portiere romanista e segna il decimo gol in campionato.
Dopo un minuto e mezzo, fa volteggiare il suo metro e 86 sul pallone à la Carla Fracci e poi spara il pallone fra palo e portiere à la Antonio Careca. Ben servito da Mertens, poi, si muove con un attimo di anticipo e si fa annullare il gol della doppietta.
Mezz'ora di corsa e fantasia. Non è nel suo pomeriggio più splendente, ma sta diventando una garanzia.
Pochi minuti: entra, corre, ruba il pallone, vede solo la porta e, testardo, fa il possibile per buttare il pallone dentro. E ci riesce. Ha giocato quattro gare, per un totale di 113 minuti, e segnato due gol, uno ogni 56 minuti e mezzo. Mica male.
La sua squadra gioca a calcio. Quello bello, veloce, propositivo, aperto, arioso, intelligente, muscolare. In campionato s'è detto quello che si doveva dire, ora la testa deve andare all'Europa League. E giocando a questi livelli non è impensabile vincerla.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.