La prima mezz'ora sembra far ben sperare: buona risposta su Insigne dopo pochi minuti, ben posizionato, attento nelle uscite. Poi, però, fa la frittata: un suo errore in uscita da il la allo sfortunato 0-1. Poco può sui gol di Milik e Ghoulam, si produce in un altro paio di buoni interventi che evitano una figura peggiore.
Nella prima parte della partita riesce a prodursi in un paio di buoni interventi difensivi, ma con il passare dei minuti il suo rendimento cala e nel secondo tempo precipita: pasticcia con Buchel e regala a Milik un'occasione che il polacco spreca, poi partecipa al mannequin challenge che spiana la strada al gol di Ghoulam. In parte si riscatta salvando sulla linea un tiro di Insigne.
L'ex Udinese è troppo superficiale in una gara che avrebbe dovuto richiedere la massima attenzione. Sbaglia tanti appoggi, anche semplici; nel primo tempo, dopo un suo erroraccio, il Napoli va vicinissimo al gol. Da lui Verona si aspetta sicuramente di più.
Nel primo tempo (e nella fase iniziale del secondo) sembra essere fra quelli più in palla. Ma si porta sulla coscienza una serie di errori evitabili - soprattutto quello che da il via al contropiede napoletano concluso dal gol di Milik.
Anche lui sembra cominciare bene con una buona chiusura su Callejon. Poi diventa vittima delle circostanze quando il pallone gli carambola sui piedi e finisce in porta. Ma nel resto della gara manca la sua incisività e la sua fisicità. Si fa anticipare da Diawara sul contropiede da cui parte il secondo gol del Napoli.
Anche lui sembra cominciare bene con una buona chiusura su Callejon. Poi diventa vittima delle circostanze quando il pallone gli carambola sui piedi e finisce in porta. Ma nel resto della gara manca la sua incisività e la sua fisicità. Si fa anticipare da Diawara sul contropiede da cui parte il secondo gol del Napoli.
Classe '95, nato a Cesena ma cresciuto calcisticamente a Verona, viene da un discreto campionato in Serie B. Pecchia lo schiera dal primo minuto, lui resta un po' troppo sulle gambe: non è efficace quando si tratta di contrastare, gestisce pochi palloni, in generale appare timido.
Classe '95, nato a Cesena ma cresciuto calcisticamente a Verona, viene da un discreto campionato in Serie B. Pecchia lo schiera dal primo minuto, lui resta un po' troppo sulle gambe: non è efficace quando si tratta di contrastare, gestisce pochi palloni, in generale appare timido.
Potenzialmente è il colpo low-cost che fa felice il fantallenatore: tanta corsa e tanta voglia e, andato via Cassano, pure tanto spazio. In una gara complicata non trova tutto lo spazio che avrà in altre partite: sbuca fuori e impensierisce Reina con un buon diagonale, ma poi scompare e si vede poco. Comunque, da tenere d'occhio.
Non è (ancora) l'Alessio Cerci che ci ricordiamo, quello di Torino. Fa vedere un solo sprazzo del sé stesso migliore: a fine primo tempo, bella iniziativa personale e tiro che Reina deve smanacciare in angolo. Poco, pochissimo altro.
Entra con la rabbia di chi ha dovuto patire una cocente esclusione alla prima di campionato: realizza con freddezza il rigore dell'1-3, si sbraccia e fa sentire la sua presenza in area nel finale. Non poco.
Non poteva chiedere un'avversaria peggiore per l'impatto con la Serie A dopo un anno in cadetteria. I suoi hanno dei limiti evidenti, soprattutto al cospetto del Napoli, ma hanno fatto vedere delle buone cose - Bessa su tutti. I presupposti per la salvezza sembrano esserci tutti.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.