Soltanto Coda lo impegna nel primo tempo con un destro dal limite su cui lui si oppone senza troppa difficoltà, nella ripresa è praticamente inoperoso
Soltanto Coda lo impegna nel primo tempo con un destro dal limite su cui lui si oppone senza troppa difficoltà, nella ripresa è praticamente inoperoso
Prestazione pressoché inguardabile. Sarà il fatto che è un terzino destro adattato a sinistra o che non è ancora al top della condizione dopo l'infortunio, in ogni caso non salta mai l'uomo, sbaglia tutto ciò che gli capita tra i piedi e non è mai pericoloso su calcio da fermo. Imbarazzante l'errore nel secondo tempo nel battere una rimessa laterale che quasi spalanca il contropiede al Benevento: l'emblema della sua serata
La vera nota lieta della poco serena serata nerazzurra. Praticamente impeccabile nel primo tempo, un po' più in affanno contro l'ottimo Brignola a inizio ripresa. Poi arriva il sigillo di testa: una rete simbolica e pesante. Che sia per lui un nuovo inizio?
Quarto gol in campionato, nessun difensore più di lui finora. Questo centro ha però un peso specifico doppio: arriva nel momento di maggior difficoltà dell'Inter, con punteggio ancora fermo sullo 0-0 senza aver dato la parvenza di poter sbloccare la gara col gioco. Un po' in difficoltà su Coda e Brignola, ma tutto sommato riesce a cavarsela
Secondo tempo da laterale di un certo livello. Da un suo angolo nasce l'1-0 di Skriniar, così come dalla sua punizione arriva il raddoppio di testa di Ranocchia. Senza Candreva davanti sulla corsia destra rende di più e meglio
Primo tempo piuttosto incolore, così come la stragrande maggioranza dei suoi compagni. Ha il merito di metterci lo zampino sull'1-0: la sua spizzata di testa a liberare il tocco sotto misura di Skriniar è uno schema visto e rivisto che funziona. A suo modo, decisivo anche nel grigiore di questa sera
Malino nella prima frazione: tenta più volte l'inserimento alle spalle degli avversari sui cross dalla sinistra, ma viene fermato o colto in fuorigioco. Meglio nel secondo tempo, discreta la sua prestazione quando Spalletti lo sposta sulla trequarti lasciando a Cancelo ampio spazio sulla corsia destra. La chiave per il futuro? Staremo a vedere
Spaesato, impreciso, innocuo, a tratti persino svogliato. Insomma, niente di nuovo rispetto a quanto visto nell'ultimo mese e mezzo abbondante. Tenta qualche giocata ma sempre da fermo, non fa mai movimenti senza palla e non tira mai in porta. Sicuri che per l'Inter sia davvero fondamentale?
Ennesima prova impalpabile. Non sbaglia nemmeno tantissimi passaggi, il problema è che i tocchi errati che fa aprono il campo al Benevento, specie nel primo tempo. Totalmente assente anche dal punto di vista dell'atteggiamento, davvero troppo remissivo. Un miracolo che esca dal campo senza sanzioni: almeno due falli erano da giallo
Il 92% di passaggi riusciti la dice lunga sulla sua proprietà di palleggio. A parte questo, però, entra pochissime volte nel vivo dell'azione: galleggia tra le linee a caccia di palloni giocabili, ci mette anche impegno ma viene cercato poco e male dai compagni. Esce per far spazio a Karamoh: non è un caso che sia proprio questa la scintilla decisiva
Come Rafinha, Candreva e Perisic, è tra gli uomini offensivi nerazzurri che deludono maggiormente negli ultimi 30 metri e, in generale, per intensità di gioco e convinzione. Non solo colpa sua: i compagni non lo cercano quasi mai. Un pelino meglio nella ripresa, si dà molto da fare e causa anche l'espulsione di Viola. L'episodio che, di fatto, chiude i giochi
Come Rafinha, Candreva e Perisic, è tra gli uomini offensivi nerazzurri che deludono maggiormente negli ultimi 30 metri e, in generale, per intensità di gioco e convinzione. Non solo colpa sua: i compagni non lo cercano quasi mai. Un pelino meglio nella ripresa, si dà molto da fare e causa anche l'espulsione di Viola. L'episodio che, di fatto, chiude i giochi
Spalletti lo lancia in campo nell'ultima mezz'ora scarsa col tentativo di ricavarne qualche giocata decisiva, come già successo due settimane fa contro il Bologna. Il suo ingresso se non altro crea quel mini-entusiasmo che poi porta a segnare i due gol. Si dimena molto, ma senza risultati concreti. Un apporto più "platonico" che fattuale: meglio di niente
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