Verde lo spaventa con il cross che termina sulla traversa, poi effettua solo una parata, quella sulla conclusione di Cerci. Per il resto, togliendo una brutta botta ricevuta dallo stesso attaccante, il lunedì sera scorre via tranquillo.
Verde lo spaventa con il cross che termina sulla traversa, poi effettua solo una parata, quella sulla conclusione di Cerci. Per il resto, togliendo una brutta botta ricevuta dallo stesso attaccante, il lunedì sera scorre via tranquillo.
Soffre quando gli avversari partono in velocità, in particolare quando lo portano lontano dalla sua zona di comfort; così arriva il cartellino giallo. Quando c'è da spazzare di testa, invece, non ha rivali.
Soffre quando gli avversari partono in velocità, in particolare quando lo portano lontano dalla sua zona di comfort; così arriva il cartellino giallo. Quando c'è da spazzare di testa, invece, non ha rivali.
Soffre quando gli avversari partono in velocità, in particolare quando lo portano lontano dalla sua zona di comfort; così arriva il cartellino giallo. Quando c'è da spazzare di testa, invece, non ha rivali.
Meno esuberante rispetto ad altre volte, commette alcuni errori di misura e soffre gli uno-due degli avversari. Tiene botta, pur potendo fare molto di più.
Dalle sue parti non si passa. Nel primo tempo si divora Bessa, nella ripresa chiude tutti i corridoi, svetta di testa e riesce sempre a farsi trovare nella posizione giusta: decisamente il migliore dei suoi in difesa.
Una sicurezza, non si scompone mai e riesce sempre a fare la cosa giusta. Soffre la vivacità dei subentrati nella ripresa, ma tiene duro e non paga dazio, rivelandosi anzi tra i più affidabili della retroguardia genoana.
Una sicurezza, non si scompone mai e riesce sempre a fare la cosa giusta. Soffre la vivacità dei subentrati nella ripresa, ma tiene duro e non paga dazio, rivelandosi anzi tra i più affidabili della retroguardia genoana.
Una prestazione decisamente sotto tono per l'esterno uruguaiano, che soffre sulla sua fascia di competenza e non combina niente di buono quando si spinge in avanti. Troppe imprecisioni, si mangia diverse azioni di contropiede che sarebbero potute diventare pericolose.
Una prestazione decisamente sotto tono per l'esterno uruguaiano, che soffre sulla sua fascia di competenza e non combina niente di buono quando si spinge in avanti. Troppe imprecisioni, si mangia diverse azioni di contropiede che sarebbero potute diventare pericolose.
Mette lo zampino nel gol di Pandev, pur con una deviazione involontaria. Gioca tanti palloni e non lo fa benissimo: troppi errori in fase di costruzione, anche quando c'è da fare filtro davanti alla difesa è troppo leggero e poco attento.
Mette lo zampino nel gol di Pandev, pur con una deviazione involontaria. Gioca tanti palloni e non lo fa benissimo: troppi errori in fase di costruzione, anche quando c'è da fare filtro davanti alla difesa è troppo leggero e poco attento.
Primo tempo tutto sommato anonimo, anche se non demerita: si vede soltanto per qualche intervento duro. Nella ripresa ha il demerito di divorarsi la rete che chiuderebbe la partita: solo davanti a Nicolas spara fuori. Pochi minuti dopo è sostituito e non ha più occasioni per riscattarsi.
Testa sulle spalle, piede sopraffino, il portoghese non perde mai la calma ed è essenziale nel guidare il centrocampo del Genoa nelle due fasi. Non corre tantissimo, ma è ottimo sia in interdizione che in costruzione: dai suoi piedi nascono ripartenze letali.
Testa sulle spalle, piede sopraffino, il portoghese non perde mai la calma ed è essenziale nel guidare il centrocampo del Genoa nelle due fasi. Non corre tantissimo, ma è ottimo sia in interdizione che in costruzione: dai suoi piedi nascono ripartenze letali.
I suoi strappi sono la chiave della vittoria del Genoa. Su uno di questi arriva il gol di Pandev, ma non è l'unico del match: ama arretrare e poi tagliare a fette il centrocampo avversario con le sue inarrestabili serpentine. Manca sempre qualcosina nella concretezza in area, ma è l'unico ad accendere veramente la luce tra gli uomini di Ballardini.
Entrando nella ripresa potrebbe spaccare la partita con la sua fisicità. Invece non gli riesce praticamente niente, sbaglia un'infinità di palloni e si fa notare soltanto per alcuni interventi rudi in mezzo al campo.
Entrando nella ripresa potrebbe spaccare la partita con la sua fisicità. Invece non gli riesce praticamente niente, sbaglia un'infinità di palloni e si fa notare soltanto per alcuni interventi rudi in mezzo al campo.
Decide il match con un gol di furbizia ed esperienza, regala un assist a Rigoni che non converte: due perle all'interno di un mare di errori. Tantissimi palloni persi, giocate abortite, passaggi imprecisi; eppure se il Genoa vince lo deve soprattutto alla sua capacità di accendersi all'improvviso.
Il suo ingresso dovrebbe permettere alla squadra di salire e rifiatare, ma di fatto non riesce a proteggere un singolo pallone spalle alla porta: rapace d'area di rigore, evidentemente quello di centravanti di manovra non è un ruolo che gli si addice, nemmeno in uno scampolo di partita.
Ottiene una preziosa vittoria esterna con concretezza e sagacia. Punta sull'esperienza di Pandev e sull'estro di Taarabt: entrambi lo ripagano a dovere, regalandogli l'azione che decide il match. E il Genoa è finalmente solido anche in difesa, dove rischia pochissimo.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.