
Prendere sette reti e non avere nessuna colpa. Una giornata da incubo e sulla quale non può rimproverarsi nulla.
Prendere sette reti e non avere nessuna colpa. Una giornata da incubo e sulla quale non può rimproverarsi nulla.
Sarà perchè entra a schemi ormai saltati o forse perchè fare peggio di Dodò oggi è impossibile, ma è uno dei pochi della Samp che oggi si salva: per lo meno, riesce a spingersi un paio di volte in avanti.
Inguardabile contro la Lazio. Non solo in fase difensiva ma anche in quella di spinta. Il compagno pari ruolo, ci mette un po' di personalità, lui si limita a scomparire quasi subito dal campo, una volta incassato il primo gol.
Molle, mai tempestivo e mai reattivo. L'attacco laziale se lo beve, letteralmente, ogni volta. Mezzo voto in più, rispetto al compagno di reparto, solo perchè riesce a finire la partita.
Al 20' compie un fallo da rosso diretto e da rigore, scomposto, inopportuno, non da giocatore di Serie A. Lascia la Samp in dieci e la condanna ad un'imbarcata.
Al 20' compie un fallo da rosso diretto e da rigore, scomposto, inopportuno, non da giocatore di Serie A. Lascia la Samp in dieci e la condanna ad un'imbarcata.
L'unico che riesce a reggere l'urto dell'azione della Lazio. Si merita infatti la sufficienza, non solo per l'assist a Linetty, ma soprattutto perchè l'unico presentabile di tutta la difesa blucerchiata.
Centrocampo doriano nullo o quasi, ma soprattutto che si taglia a fette sulle corsie laterali. Partecipe, quindi, della catastrofe con disastrosa prestazione.
Entra al posto di Bereszynski che chiede la sostituzione per motivi fisici. Partecipe, come i titolari, di altri gol al passivo, senza opporre mai vera resistenza.
A lungo invisibile e comparsa del centrocampo della Samp. Una volta saltati gli schemi, torna a vedere palla. Si guadagna la sufficienza per l'impennata di orgoglio finale e il rigore guadagnato.
A lungo invisibile e comparsa del centrocampo della Samp. Una volta saltati gli schemi, torna a vedere palla. Si guadagna la sufficienza per l'impennata di orgoglio finale e il rigore guadagnato.
Non vede palla, se non nel finale, quando entra nell'azione della terza rete. Per il resto, il suo contributo a supporto di Quagliarella è davvero poca cosa.
Una sufficienza strappata semplicemente per il gol, arrivato in un momento in cui la valanga della Lazio pareva ancora evitabile. Al contrario dei compagni di reparto, prova a imporsi, seppur con risultati scarsi.
Segna una doppietta e tanto basta per confermare la sua forma e restare uno dei pochissimi a salvarsi da questa disfatta. Freddo, testardo e cinico in entrambe le reti.
La giornata gliela rovina per primo Skriniar, quando la Samp resta in dieci e Giampaolo sceglie lui in sacrificio della compattezza - mai realizzatasi - della squadra contro l'urto laziale. In campo, costruisce l'unica occasione da rete che impegna Strakosha.
Skriniar e più di metà squadra, oggi lo tradiscono e lo sacrificano a colpevole (uno dei tanti) della disfatta. Al di là della differenza tecnica tra le due compagini, oggi non azzecca sin dall'inizio la disposizione in campo dei suoi.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.