Il Chievo tira 20 volte, di cui 8 nello specchio. Il fatto che il passivo sia solo di due reti è tutto merito dell'estremo difensore argentino che si oppone a tutte le conclusioni "parabili". Nulla può invece sui tiri di Birsa e sulla conclusione a porta vuota di Castro.
Lotta su tutti i palloni alti che piovono dalle sue parti, sia quando si tratta di difendere che quando si tratta di attaccare, arrivando spesso a colpire la sfera. Peccato però che quando il gioco avversario si sviluppa palla a terra vada in difficoltà a causa degli eccessivi spazi lasciati dai compagni di reparto.
Zeman gli chiede di spingere molto sulla fascia di competenza, lui esegue ma lascia degli enormi varchi nella sua zona. In questi varchi si infilano a turno ora Birsa, ora Castro, ora Cacciatore, dalla sua corsia infatti nascono le azioni più pericolose del Chievo al di là delle reti siglate.
Si rende protagonista di una buona azione personale quando riesce a saltare il proprio diretto avversario e poi tenta la conclusione che, però, si perde al di fuori dello specchio della porta. Zeman vuole da lui una maggior spinta rispetto a Zampano, però questo lo espone eccessivamente alle manovre sugli esterni del Chievo.
Si rende protagonista di una buona azione personale quando riesce a saltare il proprio diretto avversario e poi tenta la conclusione che, però, si perde al di fuori dello specchio della porta. Zeman vuole da lui una maggior spinta rispetto a Zampano, però questo lo espone eccessivamente alle manovre sugli esterni del Chievo.
Come Stendardo va in difficoltà a causa delle voragini lasciate sulle fasce. Quando entra in possesso del pallone non riesce però a dare un minimo di impostazione alla manovra finendo con il calciare solamente il pallone il più lontano possibile dalla propria area di rigore.
Dei tre esterni difensivi visti in campo con la maglia del Pescara il genovese è il più attento in entrambe le fasi di gioco. Limita l'apporto in attacco, lanciandosi poche volte nella metà campo avversaria, ma questo fa sì che non si faccia sorprendere alle spalle dai lanci in profondità e dalle combinazione degli attaccanti del Chievo.
Dei tre esterni difensivi visti in campo con la maglia del Pescara il genovese è il più attento in entrambe le fasi di gioco. Limita l'apporto in attacco, lanciandosi poche volte nella metà campo avversaria, ma questo fa sì che non si faccia sorprendere alle spalle dai lanci in profondità e dalle combinazione degli attaccanti del Chievo.
Non entra mai in partita, anzi si rende protagonista in negativo per i suoi colori. In occasione della rete di Birsa colpisce malamente di testa servendo involontariamente il trequartista avversario, poi nel tentativo di recuperare il pallone si getta in un intervento fuori tempo che anzi permette all'avversario di posizionarsi il pallone sul piede preferito prima di evitare anche Memushaj e poi concludere a rete.
Non entra mai in partita, anzi si rende protagonista in negativo per i suoi colori. In occasione della rete di Birsa colpisce malamente di testa servendo involontariamente il trequartista avversario, poi nel tentativo di recuperare il pallone si getta in un intervento fuori tempo che anzi permette all'avversario di posizionarsi il pallone sul piede preferito prima di evitare anche Memushaj e poi concludere a rete.
Nel primo tempo è tra i pochissimi del Pescara che si salva, nel secondo tempo si macchia però dell'errore che porta alla seconda rete dei padroni di casa. Un passaggio morbido quasi orizzontale nel cuore del campo su cui De Guzman si avventa senza troppe difficoltà.
Nel primo tempo è tra i pochissimi del Pescara che si salva, nel secondo tempo si macchia però dell'errore che porta alla seconda rete dei padroni di casa. Un passaggio morbido quasi orizzontale nel cuore del campo su cui De Guzman si avventa senza troppe difficoltà.
Nel primo tempo è tra i pochissimi del Pescara che si salva, nel secondo tempo si macchia però dell'errore che porta alla seconda rete dei padroni di casa. Un passaggio morbido quasi orizzontale nel cuore del campo su cui De Guzman si avventa senza troppe difficoltà.
Non fa valere la sua nomea di combattente in mezzo al campo. Zeman lo schiera nel cuore del centrocampo e lui finisce la partita con ben 12 possessi persi, decisamente troppi per chi dovrebbe governare ed organizzare il gioco della propria squadra.
Con tre tiri è il giocatore del Pescara che tenta più volte la conclusione, assieme a Caprari, peccato che delle sue conclusioni solo una sia diretta verso lo specchio della porta ed è inoltre respinta da Dainelli. Gli manca la continuità di rendimento nell'arco dei novanta minuti, gioca più a sprazzi rispetto a quanto dovrebbe.
Zeman lo getta nella mischia al posto di uno spento Benali per poi sostituirlo un quarto d'ora più tardi con Pepe. In questi quindici minuti di gioco si rende protagonista di ben sei possessi persi ed un tiro da distanza siderale che passa ampiamente al di fuori dello specchio della porta difesa da Sorrentino.
Dovrebbe sfruttare il suo fisico per permettere al Pescara di costruire la manovra sfruttando anche i lanci lunghi, invece non azzecca un possesso nell'arco di tutta la partita. L'amara ciliegina sulla torta la mette nei minuti finali della partita quando viene servito con un pallone in profondità che lui spedisce alto sopra la traversa.
Si rende conto dopo pochissimi minuti che la sua squadra ha delle serie difficoltà nella costruzione della manovra, quindi decide di abbassarsi alla ricerca di palloni giocabili fin nella propria metà campo. Nel primo tempo ha sui piedi una facile occasione che però spreca calciando centrale e debolmente; ci prova anche su punizione ma il tuo tentativo viene neutralizzato in due tempi da Sorrentino.
Si rende conto dopo pochissimi minuti che la sua squadra ha delle serie difficoltà nella costruzione della manovra, quindi decide di abbassarsi alla ricerca di palloni giocabili fin nella propria metà campo. Nel primo tempo ha sui piedi una facile occasione che però spreca calciando centrale e debolmente; ci prova anche su punizione ma il tuo tentativo viene neutralizzato in due tempi da Sorrentino.
Le sue squadre devono essere in uno stato di forma strepitoso per esprimere al meglio il suo calcio, questo Pescara ancora non lo è e lo si nota nell'arco di tutta la partita. Gli esterni salgono in maniera confusionaria esponendosi alle ripartenze del Chievo, i centrocampisti non pressano a sufficienza gli avversari ed in fase di possesso non hanno idee illuminanti per mettere in difficoltà gli avversari.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.