Regala una buona risposta su Manaj nel primo tempo. Per il resto, è chiamato in causa poco.
Regala una buona risposta su Manaj nel primo tempo. Per il resto, è chiamato in causa poco.
Generale in seconda di Dainelli, gioca discretamente. Peggio del compagno di squadra, ma riesce a difendere e a difendersi.
Generale in seconda di Dainelli, gioca discretamente. Peggio del compagno di squadra, ma riesce a difendere e a difendersi.
Non comincia benissimo, perché Memushaj arriva alla conclusione passando anche dalle sue parti. Poi, però, si desta, si cinge la testa con l'elmo di Scipio e da buon generale guida la sua legione a una difesa ordinata. Sorrentino esce dal campo con la porta inviolata: missione compiuta.
Il peggiore dei suoi. Forse quello con meno gamba contro quello con più gamba del Pescara, Biraghi: viene saltato con sistematicità, almeno nel primo tempo. Nella ripresa tenta il riscatto, a successo alternato.
Resta fermo, non si sgancia spesso per andare a cercare fortuna nella metà campo avversaria: preferisce aspettare gli avversari e fermarne l'avanzata. Ci riesce.
Dopo la brutta gara contro il Napoli, torna a far capire quanto sia indispensabile ai meccanismi di questa squadra: non tocca tantissimi palloni ma crea più occasioni da gol di tutti, 7. Fra queste, quella che manda in gol Meggiorini.
Nel primo tempo è snervante: sbaglia un gol semplice dopo aver gestito male il più facile dei contropiede. Gli errori non si fermano, perché anche fra lanci e passaggi le cose non vanno bene. Cresce col passare dei minuti, fino al regalo per il gol del 2-0 ad Inglese. Che gli vale anche come riabilitazione.
Nel primo tempo è snervante: sbaglia un gol semplice dopo aver gestito male il più facile dei contropiede. Gli errori non si fermano, perché anche fra lanci e passaggi le cose non vanno bene. Cresce col passare dei minuti, fino al regalo per il gol del 2-0 ad Inglese. Che gli vale anche come riabilitazione.
Fra i più mobili dei suoi, gioca una gara ordinata contrapponendosi agli avversari ma anche proponendosi in avanti. Pure lui, limitandosi alla normale amministrazione.
Fra i più mobili dei suoi, gioca una gara ordinata contrapponendosi agli avversari ma anche proponendosi in avanti. Pure lui, limitandosi alla normale amministrazione.
In mezzo al campo, solito, statico, senza esagerare e senza sbagliare tanto. Tanti palloni toccati nel cerchio di centrocampo, pochi altrove. Ma la sua area d'influenza è controllata con intelligenza.
Comincia malino, rispetto a Floro Flores è più fuori dal gioco. Ci prova due volte, senza successo e con un po' di leggerezza. Poi entra Meggiorini, le squadre si aprono e le cose cambiano: e quando è chiamato a battere Bizzarri, lo fa con freddezza.
Comincia malino, rispetto a Floro Flores è più fuori dal gioco. Ci prova due volte, senza successo e con un po' di leggerezza. Poi entra Meggiorini, le squadre si aprono e le cose cambiano: e quando è chiamato a battere Bizzarri, lo fa con freddezza.
Entra, e torna al gol: è il giocatore giusto per spaccare la partita. Merito di Maran averlo inserito nel momento giusto, merito suo averlo sfruttato. Segna il primo gol in campionato di un attaccante del Chievo, esulta sei mesi dopo l'ultima volta (era marzo, contro la Samp).
Entra, e torna al gol: è il giocatore giusto per spaccare la partita. Merito di Maran averlo inserito nel momento giusto, merito suo averlo sfruttato. Segna il primo gol in campionato di un attaccante del Chievo, esulta sei mesi dopo l'ultima volta (era marzo, contro la Samp).
Finché è in campo, si comporta sicuramente meglio di Inglese: partecipe, cerca spesso la conclusione, corre tanto. Ma col passare dei minuti ingrigisce, e Maran lo sostituisce.
Il suo Chievo non gioca una partita superba, ma è intelligente: aspetta, si difende con ordine, sa quando ripartire e quando tirare il fiato. E lui sa chi schierare e quando fare i cambi giusti. Vero, sono passate solo sette giornate, ma stare lassù, con una media da Champions, non può che inorgoglirlo.
Il suo Chievo non gioca una partita superba, ma è intelligente: aspetta, si difende con ordine, sa quando ripartire e quando tirare il fiato. E lui sa chi schierare e quando fare i cambi giusti. Vero, sono passate solo sette giornate, ma stare lassù, con una media da Champions, non può che inorgoglirlo.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.