Il rigore parato a Pinilla dopo pochi minuti ha esaltato il portierino di proprietà della Juventus. Leali para tutto il parabile, esibendosi in salvataggi prodigiosi, si deve però arrendere alla deviazione sotto misura di Stendardo ed al missile terra-terra partito dal piede di Gomez.
Il rigore parato a Pinilla dopo pochi minuti ha esaltato il portierino di proprietà della Juventus. Leali para tutto il parabile, esibendosi in salvataggi prodigiosi, si deve però arrendere alla deviazione sotto misura di Stendardo ed al missile terra-terra partito dal piede di Gomez.
Dopo appena 8 minuti di Serie A combina il suo primo guaio atterrando Pinilla all'interno dei propri 16 metri e provocando un rigore, in occasione del vantaggio orobico si fa anticipare da Stendardo e nel secondo tempo è autore di un altro svarione che poteva costare caro.
Questa notte si sognerà le diagonali, gli scatti ed i dribbling di Moralez e Gomez. Il terzino frosinate viene schiacciato dai due esterni atalantini in una straordinaria serata di forma. Cerca di limitare i danni ma il divario è evidente.
Come Crivello soffre la straordinaria verve degli esterni atalantina ma, a differenza del compagno, ha a suo favore anche una chiusura importante su Pinilla dopo una respinta di Leali e una sortita offensiva che ha impensierito la retroguardia nerazzurra.
Ha qualche spunto interessante e prova a mettere un po' di ordine nella manovra del Frosinone ma viene travolto da un centrocampo avversario decisamente in palla.
Non vince un contrasto in tutti i 94 minuti ed anche quei pochi palloni che riesce a recuperare li spreca malamente. De Roon lo mette sotto da tutti i punti di vista, partendo da quello dell'aggressività per finire a quello tattico.
Non vince un contrasto in tutti i 94 minuti ed anche quei pochi palloni che riesce a recuperare li spreca malamente. De Roon lo mette sotto da tutti i punti di vista, partendo da quello dell'aggressività per finire a quello tattico.
Tanta corsa ma poco arrosto, cerca di farsi vedere nelle rare sortite offensive del Frosinone ma senza mai dare neppure l'impressione di potersi rendere pericoloso.
Un raggio di sole nella prestazione grigia del Frosinone. Soddimo regala qualche giocata di qualità e le sue sortite sono le uniche che mettono in imbarazzo la retroguardia dell'Atalanta; bravo sia a farsi trovare sull'esterno che tra le linee avversarie.
Entra con la volontà di dimostrare di meritarsi più spazio, tenta una conclusione a girare e prova qualche spunto ma il tempo a disposizione è troppo poco per essere realmente efficace.
Entra tra gli applausi dei sostenitore del Frosinone come segno di riconoscimento per quanto fatto in cadetteria ma, almeno questa sera, non riesce a ripetere le gesta della passata stagione. Finisce ben presto tramortito dalla coppia Cherubin-Stendardo.
Mezzo punto in più rispetto a Longo e Ciofani perché è quello che nell'arco della gara da l'impressione di sbattersi di più, andando a recuperare qualche pallone sulla trequarti e impegnando dal punto di vista fisico i difensori atalantini.
Di lui si ha traccia solamente per un mordibo colpo di testa terminato docilmente tra le braccia di Sportiello e niente di più. Dovrebbe essere l'attaccante di riferimento del Frosinone ma questa sera non è stato all'altezza del compito.
Aspetta che l'Atalanta vada in vantaggio prima di cambiare qualcosa dal punto di vista tattico, quando invece era evidente la superiorità orobica fin dai primi minuti della partita. Dopo la rete subita si vede qualche trama interessante ma è ancora troppo poco.
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