Nei primi minuti del match si fa notare per qualche iniziativa interessante, compreso un bello scambio con Di Gennaro, quando la Fiorentina alza il ritmo scompare dal campo, recupera qualche pallone nella ripresa mostrando una discreta voglia di lottare, ma i suoi sforzi si rivelano vani.
Nei primi minuti del match si fa notare per qualche iniziativa interessante, compreso un bello scambio con Di Gennaro, quando la Fiorentina alza il ritmo scompare dal campo, recupera qualche pallone nella ripresa mostrando una discreta voglia di lottare, ma i suoi sforzi si rivelano vani.
Tiene in gioco Kalinic in occasione del primo gol, concede troppo spazio a Bernardeschi nella terza rete. Troppi errori dunque in una partita che avrebbe richiesto ben altro tipo di concentrazione se non altro per guadagnarsi il posto da titolare a discapito di Ceppitelli.
Dovrebbe essere il faro della retroguardia cagliaritana invece affonda assieme ai compagni di reparto, in occasione della terza rete di Kalinic abbandona completamente il centravanti viola, lasciandolo libero di colpire di testa nel cuore dell'area di rigore.
Dovrebbe essere il faro della retroguardia cagliaritana invece affonda assieme ai compagni di reparto, in occasione della terza rete di Kalinic abbandona completamente il centravanti viola, lasciandolo libero di colpire di testa nel cuore dell'area di rigore.
Entra al posto di un acciaccato Salomon e tiene viva la flebile speranza del Cagliari siglando la rete del momentaneo 2-5 con un perentorio colpo di testa su calcio d'angolo.
La sua partita si apre nel migliore dei modi con l'assist per Di Gennaro, ma ben presto si trasforma in un incubo con la marcatura completamente errata sul primo gol siglato da Bernardeschi ed una sensazione di inferiorità tecnica nei confronti di Tello che lo dribbla quasi puntualmente.
La sua partita si apre nel migliore dei modi con l'assist per Di Gennaro, ma ben presto si trasforma in un incubo con la marcatura completamente errata sul primo gol siglato da Bernardeschi ed una sensazione di inferiorità tecnica nei confronti di Tello che lo dribbla quasi puntualmente.
La Fiorentina è in una giornata straripante in tutti i suoi protagonisti dalla cintola in su, lui invece non sembra in giornata particolarmente positiva, facendosi saltare quasi puntualmente e proponendosi troppo raramente oltre la linea della metà campo.
I centrocampisti della Fiorentina lo aggirano come un birillo fino a che Rastelli non lo sostituisce, anche quando il Cagliari mostra qualche trama di gioco interessante nessuna passa dai suoi piedi.
Forse troppo abituato alla vittoria ai tempi della Juventus in questa sconfitta si nota per un discreto nervosismo, compreso un battibecco a muso duro che non ci saremmo mai aspettati da lui.
Entra a partita ampiamente compromessa, mandato in campo da Rastelli per valutarlo in una posizione inusuale per lui.
Trova il gol dopo 120" dall'inizio della partita con un grande inserimento nell'area di rigore viola, poi si rende nuovamente protagonista con i due assist su calcio d'angolo. L'ultimo cagliaritano ad arrendersi, l'unico cagliaritano a dare la sensazione di potersi rendere sempre pericoloso.
Pochi i palloni interessanti che arrivano dalle sue parti, si fa notare per il tanto lavoro sporco contro la difesa viola e con l'impegno sui calci da fermo a sfavore. La sua prestazione generosa viene ricompensata con una rete inutile ai fini del risultato finale.
Come Barella entra a match ampiamente compromesso, si fa vedere in un paio di occasioni lottando con il rispettivo avversario e cercando di farsi notare nei pressi dell'area di rigore toscana.
Anche quando il match sembra inevitabilmente compromesso lui prova comunque a lottare, cercando di sfruttare gli spazi che si creano alle spalle dei centrocampisti viola e dettando il passaggio in profondità per sfruttare la sua velocità per mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Dopo la rete del 2-1 viola la sua squadra sembra scollarsi, lui non prende contromisure immediate permettendo che gli ospitino dilaghino sfruttando tutti i varchi che si creano tra difesa e centrocampo. La prima mossa, la sostituzione di uno sciagurato Salamon, arriva solamente per un problema fisico dello stesso polacco e viene ripagata con un gol, si fosse deciso prima magari il match avrebbe potuto prendere una piega diversa.
Subisce tre gol di testa, tutti nei pressi della propria area piccola, tutti per evidenti ritardi della propria retroguardia. Chiamato in causa solamente 2 volte oltre ai gol si fa trovare preparato ed attento.
La partita si apre con uno svarione, in collaborazione con Astori, che porta alla rete di Di Gennaro, poi quando il match si incanala sui binari giusti sembra tornare padrone di sé, finendo col peccare di troppa sicurezza e lasciandosi scavalcare dalla sfera in occasione della rete di Borriello.
La partita si apre con uno svarione, in collaborazione con Astori, che porta alla rete di Di Gennaro, poi quando il match si incanala sui binari giusti sembra tornare padrone di sé, finendo col peccare di troppa sicurezza e lasciandosi scavalcare dalla sfera in occasione della rete di Borriello.
Male sul primo gol di Di Gennaro dove non aiuta Rodriguez con una diagonale, peggio sul gol di Capuano dove perde completamente la marcatura lasciando il difensore cagliaritano libero di colpire di testa a pochi passi dal Tatarusanu.
Non dovrebbe essere una partita particolarmente difficile per la difesa viola, invece si mettono d'impegno per complicarsi la vita. Poco preciso nelle chiusure ed insicuro in fase di costruzione, resta comunque il meno negativo del pacchetto arretrato.
Vista la giornata abbastanza facile non spreca troppe energie per accompagnare la manovra offensiva, anzi diventa un elemento di equilibrio per la compagine allenata da Paulo Sousa garantendo copertura alle spalle ora di Tello ora di Bernardeschi.
Nella Fiorentina tutto ruota intorno a lui, parte in sordina per poi crescere con l'andare dei minuti quando si diverte a duettare con Vecino ed Ilicic in mezzo al campo per poi dare il là alle manovra della Fiorentina e lanciare verso l'area avversaria Tello, Bernardeschi e Kalinic.
Dopo un avvio di campionato in cui si era contraddistinto più in negativo che in positivo oggi si sono visti i primi sprazzi del vero Ilicic di questa stagione. Oltre alla consueta pericolosità sui calci di punizione si rende protagonista di un delizioso duetto palla a terra con Kalinic che non viene premiato con il gol solo per l'intervento di Pisacane.
All'inizio pare essere un po' in difficoltà rispetto ad un centrocampo più fisico come quello cagliaritano, con l'andare dei minuti trova le giuste contromisure e la posizione corretta sul terreno di gioco, prendendo in mano le redini della manovra in collaborazione con il sapiente Borja Valero.
Protagonista assoluto del match assieme a Kalinic, segna la rete del momentaneo 2-1 sgusciando via alle spalle di Murru ed insaccando a pochi passi da Storari, poi si inventa un capolavoro in occasione della terza rete viola, portando palla per qualche metro prima di sfruttare una generosa marcatura di Salamon e scagliare un sinistro imprendibile per l'estremo difensore cagliaritano. Prova anche a mettere a referto la terza rete personale, ma senza riuscirci.
Protagonista assoluto del match assieme a Kalinic, segna la rete del momentaneo 2-1 sgusciando via alle spalle di Murru ed insaccando a pochi passi da Storari, poi si inventa un capolavoro in occasione della terza rete viola, portando palla per qualche metro prima di sfruttare una generosa marcatura di Salamon e scagliare un sinistro imprendibile per l'estremo difensore cagliaritano. Prova anche a mettere a referto la terza rete personale, ma senza riuscirci.
Due assist, tanta qualità e tantissima qualità. Sgridato da Paulo Sousa quando il punteggio è ancora sull'1-1 per un mancato ripiegamento difensivo lui risponde arando la fascia a tutto campo senza perdere di lucidità in attacco dove salta, quasi puntualmente, il proprio diretto avversario.
Entra per far rifiatare Borja Valero e si rende protagonista di alcune scelte discutibili con passaggi che finiscono con il mettere in difficoltà i propri compagni di squadra anziché agevolarne il compito di controllo della partita.
Tre gol ed un assist al bacio, una prestazione a dir poco sontuosa per il ritrovato centravanti viola, implacabile cecchino sia all'interno (primo e terzo gol personale) che all'esterno (secondo) dell'area di rigore avversaria. I suoi continui movimenti hanno fatto letteralmente impazzire la retroguardia avversaria, che costretti ad inseguirlo si perdono sugli inserimenti degli altri viola.
Tre gol ed un assist al bacio, una prestazione a dir poco sontuosa per il ritrovato centravanti viola, implacabile cecchino sia all'interno (primo e terzo gol personale) che all'esterno (secondo) dell'area di rigore avversaria. I suoi continui movimenti hanno fatto letteralmente impazzire la retroguardia avversaria, che costretti ad inseguirlo si perdono sugli inserimenti degli altri viola.
Paulo Sousa gli concede qualche minuto in campo pochi giorni dopo il suo diciottesimo compleanno, oltre che per il pesante cognome si fa notare per qualche guizzo di classe. In pochi minuti riesce a guadagnarsi un calcio di punizione sulla trequarti cagliaritana e si rende protagonista di una bella serpentina sulla linea di metà campo.
Manda in campo una formazione decisamente a trazione anteriore venendo ripagato con un gol subito dopo pochi secondi, lui però non si scompone dando fiducia alla propria creatura, chiedendo solo di giocare come sanno. I suoi ragazzi lo ripagano con una straripante vittoria, macchiata solo dal doppio errore difensivo nella fase centrale del secondo tempo che fa accorciare le distanze ad un Cagliari comunque troppo distante per impensierire l'allenatore gigliato.
