Del tutto inoperoso nel primo tempo, se si eccettua un bel riflesso su Cornelius, arrivato però a gioco fermo. Il Parma non si vede mai dalle sue parti nella prima frazione: si limita a vedere i compagni giocare. Poi, a freddo, ecco arrivare la doppietta di Gervinho, sulla quale non può assolutamente nulla.
Del tutto inoperoso nel primo tempo, se si eccettua un bel riflesso su Cornelius, arrivato però a gioco fermo. Il Parma non si vede mai dalle sue parti nella prima frazione: si limita a vedere i compagni giocare. Poi, a freddo, ecco arrivare la doppietta di Gervinho, sulla quale non può assolutamente nulla.
Conte si fida di lui e lo schiera nuovamente al centro della difesa; nel primo tempo non sbaglia un intervento, domina nel gioco aereo contro un cliente difficile come Cornelius e dà tranquillità a tutto il reparto. Male nella ripresa, la difesa nerazzurra non si posiziona correttamente e lui esce a farfalle su Inglese in occasione del raddoppio.
Spostato sulla destra, rimane comunque il regista difensivo nerazzurro. A lui il compito di impostare l'azione da dietro, mentre in marcatura è di fatto libero da compiti, visto che il Parma nel primo tempo non supera praticamente mai la metà campo. Poi Gervinho gli sfugge in due occasioni, castigando l'Inter con una doppietta; l'olandese è in ritardo su entrambi i gol.
Spostato sulla destra, rimane comunque il regista difensivo nerazzurro. A lui il compito di impostare l'azione da dietro, mentre in marcatura è di fatto libero da compiti, visto che il Parma nel primo tempo non supera praticamente mai la metà campo. Poi Gervinho gli sfugge in due occasioni, castigando l'Inter con una doppietta; l'olandese è in ritardo su entrambi i gol.
Compensa una prova non del tutto sufficiente in difesa con l'assist decisivo per il 2-2. Il suo sinistro è sempre vellutato, ma commette troppi errori di mancata concentrazione; nella ripresa, dopo lo 0-2, gioca in costante proiezione offensiva, facendo vedere le cose migliori. Splendido l'assist per Hakimi al 43', sprecato dal compagno, morbido quello per Perisic nel finale.
Compensa una prova non del tutto sufficiente in difesa con l'assist decisivo per il 2-2. Il suo sinistro è sempre vellutato, ma commette troppi errori di mancata concentrazione; nella ripresa, dopo lo 0-2, gioca in costante proiezione offensiva, facendo vedere le cose migliori. Splendido l'assist per Hakimi al 43', sprecato dal compagno, morbido quello per Perisic nel finale.
Si limita al compitino, senza strafare; ha di fronte Grassi, che non è un vero terzino, potrebbe approfittarne ma non ci riesce fino in fondo. Non commette errori particolari, ma non riesce neppure a brillare più di tanto; ecco perché strappa una sufficienza e niente più.
Si limita al compitino, senza strafare; ha di fronte Grassi, che non è un vero terzino, potrebbe approfittarne ma non ci riesce fino in fondo. Non commette errori particolari, ma non riesce neppure a brillare più di tanto; ecco perché strappa una sufficienza e niente più.
Rileva Hakimi, inizia a destra, finisce a sinistra. Non brilla particolarmente, non entra bene nel match, ma è più concreto del compagno sia in fase difensiva sia quando va al cross. Utile nella fase conclusiva del match, quando l'Inter va disperatamente alla ricerca del pareggio.
Peggior prestazione dell'esterno arrivato in estate a Milano. Non riesce praticamente mai a saltare Pezzella, anche quando Conte lo sposta sulla fascia sinistra non brilla; troppo grave poi l'errore a due passi dalla porta al 43', quando spedisce alto su cross di Kolarov. Sostituito, non la prende bene.
Entra in campo al posto di Gagliardini, trova un gol fondamentale per la rimonta dell'Inter. Oltre quello arriva qualche bel pallone recuperato, ma anche qualche errore poco comprensibile; come al solito corre per 3, ma sbaglia tanto, anche come concetti di gioco. Ma è prezioso per il modo in cui porta energie nuove alla causa.
Dopo appena 2' avrebbe il pallone giusto per sbloccare la gara, ma dopo essersi liberato splendidamente di Balogh spedisce alle stelle da ottima posizione. Il suo match prosegue tra pochi spunti positivi e tante imprecisioni. Raggiunge la sufficienza soltanto per il gol nel finale, decisivo per il pareggio.
Superato il problema Covid, torna titolare ma non brilla: troppe imprecisioni, troppi errori banali, spreca anche una potenziale palla-gol dimostrandosi poco reattivo. Il tasso tecnico con lui in campo non è adeguato per una pretendente al titolo; se poi non compensa con corsa e grinta, allora l'Inter ha un problema.
Superato il problema Covid, torna titolare ma non brilla: troppe imprecisioni, troppi errori banali, spreca anche una potenziale palla-gol dimostrandosi poco reattivo. Il tasso tecnico con lui in campo non è adeguato per una pretendente al titolo; se poi non compensa con corsa e grinta, allora l'Inter ha un problema.
Superato il problema Covid, torna titolare ma non brilla: troppe imprecisioni, troppi errori banali, spreca anche una potenziale palla-gol dimostrandosi poco reattivo. Il tasso tecnico con lui in campo non è adeguato per una pretendente al titolo; se poi non compensa con corsa e grinta, allora l'Inter ha un problema.
Nel primo tempo è il migliore del centrocampo nerazzurro, dopo neppure 2' dà una splendida palla in profondità a Perisic, che spreca. Combatte su ogni pallone, si fa vedere dai compagni, smista il gioco sulle fasce; nella ripresa però cala vistosamente e non riesce a incidere come potrebbe.
Rileva Eriksen, si dimostra subito nel vivo del gioco. Diventa fin dal primo istante il padrone del centrocampo nerazzurro, guida i compagni e riporta in campo i dettami di Conte; nel finale ha anche la palla giusta per la vittoria, ma il suo colpo di testa sfiora il palo.
Altra prestazione al di sotto delle aspettative, che evidentemente sono troppo alte per un centrocampista che sembra un pesce fuor d'acqua nel campionato italiano. Il danese si lascia apprezzare per qualche bel pallone fornito ai compagni, ma resta per lo più ai margini del gioco; è un trequartista che gioca in una squadra che, evidentemente, ignora il trequartista. Conte come di consueto lo leva dopo pochi minuti del secondo tempo.
Altra prestazione al di sotto delle aspettative, che evidentemente sono troppo alte per un centrocampista che sembra un pesce fuor d'acqua nel campionato italiano. Il danese si lascia apprezzare per qualche bel pallone fornito ai compagni, ma resta per lo più ai margini del gioco; è un trequartista che gioca in una squadra che, evidentemente, ignora il trequartista. Conte come di consueto lo leva dopo pochi minuti del secondo tempo.
Entra al posto di Darmian e dà una mano nell'assalto finale. Non riesce ad andare al tiro, ma protegge palla e prova a fare da sponda: un lavoro alla Lukaku, che non gli appartiene del tutto. Ha il merito di conquistare la punizione da cui nasce il gol del pareggio.
Pessima prestazione dell'attaccante argentino, che era chiamato a salire di livello vista l'assenza di Lukaku. Sbaglia tutto quello che può sbagliare: controlli, sponde, tiri, dribbling. Assolutamente fuori dal match dal punto di vista mentale.
Pessima prestazione dell'attaccante argentino, che era chiamato a salire di livello vista l'assenza di Lukaku. Sbaglia tutto quello che può sbagliare: controlli, sponde, tiri, dribbling. Assolutamente fuori dal match dal punto di vista mentale.
La sua Inter stecca nuovamente, confermando come il Parma - anche senza D'Aversa - sia la sua bestia nera. L'allenatore non ha il coraggio di cambiare modulo, si fossilizza ancora sulla difesa a 3 e continua a ignorare la presenza di Eriksen, che è in campo solo nominalmente: la palla non passa mai dai piedi del danese. La reazione nel finale non basta, l'Inter subisce troppi gol e tira troppo poco in porta.
La sua Inter stecca nuovamente, confermando come il Parma - anche senza D'Aversa - sia la sua bestia nera. L'allenatore non ha il coraggio di cambiare modulo, si fossilizza ancora sulla difesa a 3 e continua a ignorare la presenza di Eriksen, che è in campo solo nominalmente: la palla non passa mai dai piedi del danese. La reazione nel finale non basta, l'Inter subisce troppi gol e tira troppo poco in porta.
Strepitoso su Ranocchia al 72', una parata che, se non fosse arrivato Perisic al 92' sarebbe risultata decisiva per la vittoria del Parma. Per il resto l'Inter lo grazia, concludendo fuori o tra le braccia del portiere; sulle reti dei nerazzurri non può nulla.
Strepitoso su Ranocchia al 72', una parata che, se non fosse arrivato Perisic al 92' sarebbe risultata decisiva per la vittoria del Parma. Per il resto l'Inter lo grazia, concludendo fuori o tra le braccia del portiere; sulle reti dei nerazzurri non può nulla.
Qualche imprecisione ogni tanto, dal suo lato il Parma soffre più del dovuto. Il difensore parmense però se la cava con la sua esplosività, quando ha bisogno poi Iacoponi rimedia ad alcuni suoi errori; alla fine strappa una sufficienza risicata.
Contro un cliente complicato come Hakimi sfodera una delle sue migliori prestazioni con la maglia del Parma. Contrasta con efficacia l'esterno nerazzurro, rivelandosi prezioso in fase di copertura, ma non disdegna qualche discesa sulla sinistra; concentrato, non sbaglia un intervento, commettendo un unico errore: Hakimi gli scappa via al 43', ma spedisce fuori da ottima posizione, graziandolo.
Contro un cliente complicato come Hakimi sfodera una delle sue migliori prestazioni con la maglia del Parma. Contrasta con efficacia l'esterno nerazzurro, rivelandosi prezioso in fase di copertura, ma non disdegna qualche discesa sulla sinistra; concentrato, non sbaglia un intervento, commettendo un unico errore: Hakimi gli scappa via al 43', ma spedisce fuori da ottima posizione, graziandolo.
Si posiziona al centro della difesa e la guida con autorità. Bravo in chiusura, soprattutto nel rimediare agli errori dei compagni; non sbaglia un intervento, dimostrandosi ancora una volta un elemento di sicura affidabilità per Liverani.
Tanti grattacapi, si perde Perisic dopo pochi minuti, poi cresce nel corso del primo tempo. Bene anche nella ripresa, sempre puntuale in chiusura su Lautaro Martinez; rischia un calcio di rigore con un intervento nel finale di partita.
Gioca da terzino, sacrificandosi in copertura: missione compiuta, sia su Darmian, sia sul ben più impegnativo Hakimi. Gioca in modo ordinato, tiene la posizione, rimedia con concentrazione e spirito di sacrificio ai limiti tecnici e fisici; strappa una sufficienza grazie a una prestazione concreta.
Prestazione sottotono del centrocampista sloveno, che non entra mai veramente in partita. Troppi palloni persi, poco incisivo nei contrasti, vive una partita ai margini, non riuscendo a incidere; Liverani lo sostituisce nella ripresa.
Prestazione sottotono del centrocampista sloveno, che non entra mai veramente in partita. Troppi palloni persi, poco incisivo nei contrasti, vive una partita ai margini, non riuscendo a incidere; Liverani lo sostituisce nella ripresa.
Vale un discorso simile a quello di Kurtic, vive ai margini della partita, senza riuscire a incidere. A differenza del compagno di reparto però è decisivo nell'azione del secondo gol, quando recupera un buon pallone e innesca l'azione che porta al raddoppio del Parma. Utile anche sui palloni alti nel finale.
Rileva Kurtic, si sistema in mezzo al campo e contribuisce alla resistenza del fortino parmense. Non fa nulla di eclatante, ma contribuisce al gioco difensivo del Parma nel finale; avrà modo di trovare maggiore spazio in futuro.
Il centrocampista si fa notare per lo splendido assist a Gervinho, un tocco rapido che libera l'ivoriano per il gol al volo: bella intuizione, che sblocca la gara e permette al Parma di vivere un secondo tempo decisamente diverso dalla prima frazione. Per il resto tanta legna e pochi fronzoli: oggi bisognava soprattutto resistere.
Rileva Gervinho, non ha modo di mettersi in mostra come in Coppa Italia. Il talento si intravede, ma con l'Inter in costante proiezione offensiva può solo dare una mano ai compagni, cercando di non far schiacciare troppo la squadra.
Rileva Cornelius, confeziona uno splendido assist per Gervinho dopo un pallone recuperato. Anche lui come Cornelius si mette al servizio della squadra, anche lui - se si eccettua l'azione raccontata precedentemente - non ha modo di incidere più di tanto.
Rileva Cornelius, confeziona uno splendido assist per Gervinho dopo un pallone recuperato. Anche lui come Cornelius si mette al servizio della squadra, anche lui - se si eccettua l'azione raccontata precedentemente - non ha modo di incidere più di tanto.
Man of the match, castiga la squadra che vorrebbe prenderlo a gennaio con una doppietta. Non fa molto per il resto, ma i due gol, di pregevole fattura, bastano e avanzano per un bel voto in pagella; gioca sul filo del fuorigioco ed è sempre un pericolo per qualsiasi difesa.
Man of the match, castiga la squadra che vorrebbe prenderlo a gennaio con una doppietta. Non fa molto per il resto, ma i due gol, di pregevole fattura, bastano e avanzano per un bel voto in pagella; gioca sul filo del fuorigioco ed è sempre un pericolo per qualsiasi difesa.
Primo tempo di sofferenza, Ranocchia lo anticipa sistematicamente; quando va al tiro, il gioco è fermo per fuorigioco di Gervinho. Combatte e fa tutto il lavoro sporco chiestogli dall'allenatore; esce a inizio ripresa, senza poter dimostrare del tutto il suo valore.
Primo tempo di sofferenza, Ranocchia lo anticipa sistematicamente; quando va al tiro, il gioco è fermo per fuorigioco di Gervinho. Combatte e fa tutto il lavoro sporco chiestogli dall'allenatore; esce a inizio ripresa, senza poter dimostrare del tutto il suo valore.
Primo tempo di sofferenza, Ranocchia lo anticipa sistematicamente; quando va al tiro, il gioco è fermo per fuorigioco di Gervinho. Combatte e fa tutto il lavoro sporco chiestogli dall'allenatore; esce a inizio ripresa, senza poter dimostrare del tutto il suo valore.
Schiera una formazione accorta, che resiste per un tempo all'Inter e poi colpisce a freddo a inizio secondo tempo. Sfrutta al meglio le sue armi in un momento complicato, rischiando di strappare una clamorosa vittoria a San Siro; solo il gol di Perisic nel finale gli impedisce di tornare a Parma con 3 punti in saccoccia.
Schiera una formazione accorta, che resiste per un tempo all'Inter e poi colpisce a freddo a inizio secondo tempo. Sfrutta al meglio le sue armi in un momento complicato, rischiando di strappare una clamorosa vittoria a San Siro; solo il gol di Perisic nel finale gli impedisce di tornare a Parma con 3 punti in saccoccia.
