
Ferma i tiri di Jankto e Bajic ma in occasione del lancio di 40 metri di Nuytinck (da cui nasce il gol di Larsen) è distratto e non accenna neanche l'uscita.
Ferma i tiri di Jankto e Bajic ma in occasione del lancio di 40 metri di Nuytinck (da cui nasce il gol di Larsen) è distratto e non accenna neanche l'uscita.
Ferma i tiri di Jankto e Bajic ma in occasione del lancio di 40 metri di Nuytinck (da cui nasce il gol di Larsen) è distratto e non accenna neanche l'uscita.
Gioca come sempre d'anticipo, ma per eccessiva sicurezza lascia una pericolosissima palla gol a Maxi Lopez. Fortunato perché l'argentino non riesce a trasformarla in gol.
Gioca come sempre d'anticipo, ma per eccessiva sicurezza lascia una pericolosissima palla gol a Maxi Lopez. Fortunato perché l'argentino non riesce a trasformarla in gol.
Entra nel finale per consentire a Florenzi di tirare il fiato. Fa il suo.
Di testa le prende tutte. Maxi Lopez e Lasagna provano ad aggrapparsi al gigante argentino ma con scarsi risultati.
Si fa sorprendere dal lancio di Nuytinck sbagliando il fuorigioco. Deve ancora capire i meccanismi difensivi prima di diventare un valore aggiunto.
Si fa sorprendere dal lancio di Nuytinck sbagliando il fuorigioco. Deve ancora capire i meccanismi difensivi prima di diventare un valore aggiunto.
Finora le ha giocate tutte, perché il suo sinistro è prezioso per il gioco della Roma. Oggi pomeriggio però fa la sua onesta partita, limitando gli inserimenti. Nel finale Di Francesco gli concede di tirare il fiato.
Fa il bello e il cattivo tempo. Punta sempre l'uomo con una facilità e una disinvoltura disarmante. Si guadagna il penalty e lo tira sul palo. Mani ai capelli per lui e per tutti i suoi fantallenatori.
Detta i tempi con estrema lucidità. Cerca spesso l'assist di prima. Padrone indiscusso del centrocampo.
Deve ancora tornare a pieno regime. Poco lucido in fase offensiva. Ma la corsa è quella di sempre.
L'assist con cui riesce a servire Dzeko è la fotografia della sua partita. Caparbio, lottatore, non molla mai.
Intelligenza e lucidità da vendere. Il centrocampista perfetto che tutti vorrebbero avere.
Sbaglia malamente un'occasione davanti a Bizzarri non servendo Perotti tutto solo a porta vuota. Probabilmente le colpe sono da attribuire all'esclusione dall'undici titolare; ma se vuole continuare a giocare deve sempre farsi trovare pronto in occasioni come queste.
Gol e assist. Altre due occasioni mancate e tanto movimento per i compagni. Dzeko è intoccabile per Di Francesco e per tantissimi fantallenatori che lo hanno voluto in rosa.
Il Faraone sorprende tutti giocando una partita sontuosa. Due gol splendidi che sanno di avvertimento a Di Francesco che adesso forse non potrebbe più farne a meno.
La Roma sta iniziando a prendere forma. Terza vittoria consecutiva che mette tranquillità al mister impegnato a dover far meglio di Spalletti.
Cerca di limitare i danni salvando in un paio di circostanze la sua porta. Sui gol non gli si possono attribuire grandi colpe. Forse garantisce maggiore esperienza rispetto a Scuffet.
Cerca di limitare i danni salvando in un paio di circostanze la sua porta. Sui gol non gli si possono attribuire grandi colpe. Forse garantisce maggiore esperienza rispetto a Scuffet.
Il suo ingresso garantisce una presenza in più sulla fascia. Mette un buon pallone in mezzo non concretizzato dai compagni.
Il suo ingresso garantisce una presenza in più sulla fascia. Mette un buon pallone in mezzo non concretizzato dai compagni.
Perotti ed El Shaarawy sono due clienti tostissimi e difficili da affrontare. Quasi sempre viene saltato e raramente si fa vedere in fase offensiva.
Dzeko lo fa ammattire con un paio di finte, Perotti lo manda al bar tutte le volte che lo punta. Pomeriggio da dimenticare per il capitano friulano.
Fa valere il fisico nel gioco aereo. La sua partita va premiata più per le doti offensive che difensive: centra la traversa su calcio d'angolo e lancia perfettamente Larsen in occasione dell'inutile gol finale.
L'errore con cui regala il terzo gol ad El Shaarawy è da terza categoria. Poi riesce a segnare il gol della bandiera, ma ormai è troppo tardi.
L'errore con cui regala il terzo gol ad El Shaarawy è da terza categoria. Poi riesce a segnare il gol della bandiera, ma ormai è troppo tardi.
Gioca appena venti minuti, ma fa capire al proprio allenatore di essere un elemento imprescindibile. Muscolare.
Gioca appena venti minuti, ma fa capire al proprio allenatore di essere un elemento imprescindibile. Muscolare.
Prova a sorprendere Alisson dopo 18 secondi dimostrando di avere personalità da vendere nonostante sia un classe 1996. E' l'unico che sa quello che deve fare con il pallone tra i piedi.
L'unico insieme a Jankto a provarci. Cerca di far girare la squadra, ma contro una linea mediana come quella giallorossa è praticamente impossibile.
Al pari di Berhami non si vede mai. Zero contrasti vinti. Delneri lo toglie nella ripresa inserendo Fofana.
Al pari di Berhami non si vede mai. Zero contrasti vinti. Delneri lo toglie nella ripresa inserendo Fofana.
Si vede poco in mezzo al campo, oscurato dallo strapotere fisico di Strootman e compagni.
Finisce nella morsa dei centrali romanisti e non ne esce più. Prova a prendere palla a centrocampo, ma è troppo lontano per impensierire Alisson.
Ha una buona opportunità nel primo tempo (regalatagli da Manolas) ma non la sfrutta per niente. Da un attaccante come lui ci si deve aspettare qualcosa in più.
E' la punta che servirebbe all'Udinese. Delneri farebbe meglio a capirlo subito, prima che sia troppo tardi.
Bisogna invertire la rotta. Forse schierando una formazione più offensiva e meno prudente. Il tempo sta per scadere.