Poco impegnato per la maggior parte del match, nel primo tempo deve uscire con i piedi per anticipare Martinez lanciato a rete. Non può nulla sul fendente di Belotti che, per sua fortuna, incoccia il palo.
Poco impegnato per la maggior parte del match, nel primo tempo deve uscire con i piedi per anticipare Martinez lanciato a rete. Non può nulla sul fendente di Belotti che, per sua fortuna, incoccia il palo.
Uno dei migliori per quasi tutta la partita, spinta continua e pericoloso in zona gol. Ha forse la migliore occasione per portare in vantaggio la sua squadra ma la spreca malamente davanti a Hart.
Uno dei migliori per quasi tutta la partita, spinta continua e pericoloso in zona gol. Ha forse la migliore occasione per portare in vantaggio la sua squadra ma la spreca malamente davanti a Hart.
Era la sua prima in Serie A, si è comportato abbastanza bene anche se poco coraggioso nel primo tempo in fase di spinta. Quando entra Zampano gli resta di coprire diligentemente le poche ripartenze granata.
Anche per lui non c'è tantissimo lavoro e il poco che c'è lo fa come deve. Un paio di errori in appoggio che fanno infuriare Oddo.
Anche per lui non c'è tantissimo lavoro e il poco che c'è lo fa come deve. Un paio di errori in appoggio che fanno infuriare Oddo.
Un paio di buone chiusure da ultimo uomo su affondi granata, un'ammonizione presa per un intervento in ritardo. Esce per far posto a Zampano quando serve spingere.
Entra subito bene in partita assicurando ai suoi una spinta continua sulla fascia. Un paio di sue giocate mettono in difficoltà il Toro ma che non sortiscono gli effetti sperati.
Nel primo tempo, quando la partita è più bloccata, è lui il più pericoloso con una pio di giocate che portano il Pescara vicino al gol. Nella ripresa esce per far spazio a Mitrita.
Come i suoi giovani compagni, anche lui ha talento e lo dimostra ogni volta che tocca palla negli ultimi 25 metri avversari. Va vicino al gol con un paio di conclusioni dalla distanza.
Come i suoi giovani compagni, anche lui ha talento e lo dimostra ogni volta che tocca palla negli ultimi 25 metri avversari. Va vicino al gol con un paio di conclusioni dalla distanza.
Dopo la brutta prestazione con la Lazio il giovane albanese si riscatta con una prestazione vibrante in cui è certamente il più pericoloso dei suoi. Spina nel fianco della difesa granata, solo il palo gli lega la gioia del gol.
Entra a un quarto d'ora dalla fine e lascia subito il segno facendo espellere Vives con un'ottima accelerazione a centrocampo. Un altro paio di spunti interessanti obbligano gli avversari al fallo e concedono alla sua squadra un paio di pericolose punizioni.
Entra per dare la zampata vincente al Pescara, non ci riesce e non ci va neanche vicino. Nella diga granata si perde un po' tra i difensori avversari senza riuscire a graffiare.
Giocatore di grande intelligenza, cerca lo spazio dove può essere più pericoloso regalando sempre giocate di classe. Manca in fase di finalizzazione, ma nelle poche occasioni in cui va al tiro è sempre murato.
Prova a vincerla in tutti i modi ma non ci riesce. Fa tre cambi offensivi ma l'assenza di un centravanti vero oggi si è fatta sentire.
Una gran parata su tiro dalla distanza e poi un paio di interventi non difficilissimi. Per fortuna i suoi compagni murano i tiri più pericolosi.
Qualche difficoltà in più del suo collega Bovo ma regge anche lui col mestiere le tante situazioni intricate nell'area granata.
Nell'assedio finale è quello che deve penare di più con il fresco Mitrita e la spinta continua di Biraghi. Se la cava con mestiere risultando prezioso.
Si fa ammonire a metà del primo tempo per un fallo scomposto e non riesce a fermare la gamba quando il primo tempo sta per concludersi, lasciando in 10 i suoi per tutta la ripresa.
Non il Baselli che siamo stati abituati a vedere. I centrocampisti abruzzesi palleggiano bene e lui va in difficoltà troppo facilmente. Poche volte efficace in fase di interdizione non riesce nemmeno a essere propositivo come al solito.
Entra nella ripresa quando la gara è già bagarre. Si butta nella lotta e se la cava piuttosto bene. Sua la percussione che porta Belotti a cogliere il palo dalla distanza.
Ci mette la solita grinta e si batte come deve per reggere l'urto della pressione abruzzese. Poco lucido in un paio di ripartenze ma efficace in fase di contenimento.
Ci mette la solita grinta e si batte come deve per reggere l'urto della pressione abruzzese. Poco lucido in un paio di ripartenze ma efficace in fase di contenimento.
Ci mette la solita grinta e si batte come deve per reggere l'urto della pressione abruzzese. Poco lucido in un paio di ripartenze ma efficace in fase di contenimento.
Se Acquah è noto per la sua irruenza, da un giocatore esperto come lui ci si aspetta maggiore autocontrollo. Frana addosso a Mitrita per non lasciargli campo aperto e lascia la sua squadra a lottare il 9 contro 11.
Se Acquah è noto per la sua irruenza, da un giocatore esperto come lui ci si aspetta maggiore autocontrollo. Frana addosso a Mitrita per non lasciargli campo aperto e lascia la sua squadra a lottare il 9 contro 11.
Entra per tenere qualche pallone e far rifiatare la squadra. Gli capita una sola vera occasione e da cobra qual è tira una botta che prende il palo interno. Gli basta poco per lasciare il segno.
Nel primo tempo è quello dei tre che si da da fare di più per rendersi pericoloso. Quando il Toro resta in inferiorità numerica Mihajlovic gli chiede di dare una grossa mano dietro e lui non si fa pregare.
Poche vere palle giocabili per lui, che però non si sottrae mai dalla lotta, pur giocando spesso da solo contro due centrali piuttosto arcigni. Fa il suo da buon soldatino prima di lasciare il posto a Belotti.
Nel primo tempo il Toro regge bene ma non riesce quasi mai a trovare lo spiraglio giusto per impensierire gli avversari. Costretto a riequilibrare per effetto della doppia espulsione, trasmette ai suoi la grinta per cui è noto. La risposta che ottiene è ottima e per poco non vince la partita.