Tre gol sul groppone, ma poteva farci ben poco. L'Inter non tira tantissimo in porta, ma quando lo fa è letale: i tiri di Lukaku e Sanchez arrivano da posizione troppo ravvicinata per poter pensare a un intervento del portiere. Che, dal canto suo, non può nemmeno mettersi in mostra, visto che non arrivano altri tiri nello specchio.
Rileva Ankersen, mette in mezzo qualche cross interessante. Prova a dare il suo contributo nei minuti finali della gara, il Genoa prova ad acciuffare il pareggio e poi ad accorciare le distanze, senza riuscirvi; sui gol subiti non ha responsabilità.
Soffre contro gli scambi stretti dell'Inter, che attacca soprattutto sul lato destro. Sull'episodio del gol Lukaku lo sovrasta fisicamente, non lasciandogli scampo e firmando l'1-0. Da uno con la sua esperienza ci si poteva aspettare qualcosa di più. Nel finale di gara ha l'occasione di riscattarsi con la palla giusta per il pareggio, ma la spedisce fuori.
Nel primo tempo così così, soffre quando l'Inter attacca e si fa beffare da Lautaro Martinez al 31', costringendo il compagno di reparto Romero a un grande intervento in copertura. Meglio nella ripresa, anche propositivo, poi la dormita su Sanchez che condanna il Genoa alla sconfitta.
A inizio partita soffre contro Moses, ma riesce a prendergli le misure nel corso del match. Cala nella ripresa e il nigeriano gli va via una volta di troppo, sverniciandolo sulla fascia e mettendo in mezzo per il gol di Sanchez.
A inizio partita soffre contro Moses, ma riesce a prendergli le misure nel corso del match. Cala nella ripresa e il nigeriano gli va via una volta di troppo, sverniciandolo sulla fascia e mettendo in mezzo per il gol di Sanchez.
A inizio partita soffre contro Moses, ma riesce a prendergli le misure nel corso del match. Cala nella ripresa e il nigeriano gli va via una volta di troppo, sverniciandolo sulla fascia e mettendo in mezzo per il gol di Sanchez.
Il migliore della difesa ligure, anticipa sistematicamente Lautaro Martinez nel primo tempo e, quando l'argentino al 31' ha un ottimo spunto su Goldaniga, arriva lui con un salvataggio in extremis a salvare la porta genoana. Cala leggermente nella ripresa ed è lui a lasciar passare Lukaku nell'occasione dello 0-3.
Il migliore della difesa ligure, anticipa sistematicamente Lautaro Martinez nel primo tempo e, quando l'argentino al 31' ha un ottimo spunto su Goldaniga, arriva lui con un salvataggio in extremis a salvare la porta genoana. Cala leggermente nella ripresa ed è lui a lasciar passare Lukaku nell'occasione dello 0-3.
Prova a battagliare sulla fascia con Biraghi e alla lunga perde il confronto. Aveva iniziato meglio dell'avversario, andando anche al tiro al 28'; tuttavia lascia troppo spazio all'esterno nerazzurro, che, libero di crossare, trova Lukaku per il gol dell'1-0. Ottimo il salvataggio su Borja Valero al 69', che tiene in partita il Genoa ancora per un po'.
Poche cose buone nella sua partita, una di queste è la punizione guadagnata nel primo tempo dal limite dell'area. Soffre quando l'Inter alza il ritmo, cerca di usare fisico ed esperienza ma non sempre ci riesce. Cala vistosamente nella ripresa e Nicola decide di sostituirlo.
La deliziosa punizione che accarezza il palo al 44' è uno dei pochi lampi di una partita opaca; spesso sbaglia i movimenti o il tocco per i compagni, rendendosi protagonista di una prestazione al di sotto degli standard.
Ottimo inizio, tiene testa a Eriksen e lo segue dappertutto. Ha personalità, vuole il pallone tra i piedi e non ha paura di giocarlo; a volte eccede in sicurezza, perdendo qualche pallone pericoloso. Nella ripresa non sfrutta a dovere l'errore di Ranocchia e serve male Favilli, vanificando un contropiede. Esce per lasciare spazio a Destro nel finale.
Rileva Behrami per dare maggiore qualità alla manovra del Genoa, ma non riesce pienamente nel suo intento. Nonostante abbia personalità ed esperienza da vendere, non riesce a prendere per mano la squadra, limitandosi al passaggino orizzontale; davvero troppo poco.
Rileva Behrami per dare maggiore qualità alla manovra del Genoa, ma non riesce pienamente nel suo intento. Nonostante abbia personalità ed esperienza da vendere, non riesce a prendere per mano la squadra, limitandosi al passaggino orizzontale; davvero troppo poco.
Entra al posto di Favilli, prova a cambiare la partita con la sua classe. Difende palla, ottiene calci di punizione, smista il pallone sulle fasce: fa tutto il possibile per rovinare i piani dei nerazzurri, ma non ci riesce fino in fondo. Forse sarebbe dovuto entrare prima.
Entra al posto di Favilli, prova a cambiare la partita con la sua classe. Difende palla, ottiene calci di punizione, smista il pallone sulle fasce: fa tutto il possibile per rovinare i piani dei nerazzurri, ma non ci riesce fino in fondo. Forse sarebbe dovuto entrare prima.
Entra al posto di Favilli, prova a cambiare la partita con la sua classe. Difende palla, ottiene calci di punizione, smista il pallone sulle fasce: fa tutto il possibile per rovinare i piani dei nerazzurri, ma non ci riesce fino in fondo. Forse sarebbe dovuto entrare prima.
Entra per provare a riacciuffare il pareggio, ma il gol di Sanchez taglia le gambe al Genoa. Nonostante tutto ci prova nei minuti finali, ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Handanovic. Di sicuro sperava in una partita diversa contro la sua ex squadra.
Entra per provare a riacciuffare il pareggio, ma il gol di Sanchez taglia le gambe al Genoa. Nonostante tutto ci prova nei minuti finali, ma il suo colpo di testa finisce tra le braccia di Handanovic. Di sicuro sperava in una partita diversa contro la sua ex squadra.
Combatte, questo è innegabile. Ma un attaccante che non tira mai in porta difficilmente avrà una valutazione positiva; Ranocchia lo sovrasta in diverse occasioni e lo rimonta al 63', quando Rovella sbaglia il passaggio, ma l'attaccante avrebbe potuto fare di più.
Prestazione simile a quella di Favilli, con la differenza che rispetto al compagno di reparto tira verso la porta di Handanovic al 5' (non trovando lo specchio) e difende meglio il pallone. Lotta per tutto il match, senza però riuscire a entrare nel tabellino dei marcatori.
Prestazione simile a quella di Favilli, con la differenza che rispetto al compagno di reparto tira verso la porta di Handanovic al 5' (non trovando lo specchio) e difende meglio il pallone. Lotta per tutto il match, senza però riuscire a entrare nel tabellino dei marcatori.
Prestazione simile a quella di Favilli, con la differenza che rispetto al compagno di reparto tira verso la porta di Handanovic al 5' (non trovando lo specchio) e difende meglio il pallone. Lotta per tutto il match, senza però riuscire a entrare nel tabellino dei marcatori.
La squadra è troppo rinunciataria nel primo tempo e si affida troppo al lancio lungo; tardivo nel cambio Favilli-Pandev, nonostante il Grifone provi a raggiungere il pareggio fino all'ultimo crolla nel finale e subisce un passivo forse fin troppo pesante.
La squadra è troppo rinunciataria nel primo tempo e si affida troppo al lancio lungo; tardivo nel cambio Favilli-Pandev, nonostante il Grifone provi a raggiungere il pareggio fino all'ultimo crolla nel finale e subisce un passivo forse fin troppo pesante.
I suoi unici interventi arrivano al 28' su un sinistro di Ankersen e nel finale su un colpo di testa di Destro. Entrambe le conclusioni sono centrali, le parate semplici; per il resto l'unico evento degno di nota è l'ammonizione che rimedia per perdita di tempo.
Anche lui sbaglia troppo, ma alla fine vince il duello con Ankersen. Si inventa un bel cross di destro, che non è il suo piede, trovando Lukaku per il gol dell'1-0. Qualche incertezza di troppo, ma anche la capacità di accendersi quando serve.
Rileva Skriniar nell'ultima parte di gara. Meno solido del compagno, concede qualcosa di troppo agli attaccanti genoani e lascia saltare indisturbato Zapata; sopperisce con la grinta a qualche difficoltà di troppo.
Per 60' è il migliore della difesa nerazzurra. Preciso nelle chiusure, insuperabile di testa, pulito negli interventi; cala fisicamente nella seconda parte di gara e perde un pallone sanguinoso al 63', ma riesce a recuperare all'ultimo su Favilli. Nel complesso sostituisce al meglio De Vrij.
Una delle sue migliori prestazioni nella difesa a 3 di Conte. Preciso e pulito negli interventi, non sbaglia praticamente nulla; rispetto al passato accompagna al meglio l'azione, sovrapponendosi spesso e volentieri sulla destra. Bene anche in fase di disimpegno.
Una delle sue migliori prestazioni nella difesa a 3 di Conte. Preciso e pulito negli interventi, non sbaglia praticamente nulla; rispetto al passato accompagna al meglio l'azione, sovrapponendosi spesso e volentieri sulla destra. Bene anche in fase di disimpegno.
Un pizzico di difficoltà in più rispetto ai compagni di reparto contro i movimenti di Pinamonti, se la cava con esperienza e mestiere. Prova ad accontentare Conte dando una mano in avanti, ma non sempre è incisivo.
Rileva Eriksen, è più dinamico del compagno di squadra e gioca più avanzato, andando anche a un passo dal gol: Ankersen al 69' lo anticipa di un soffio a pochi passi dalla porta. Prezioso nel finale di gara.
Partita di luci e ombre, va al tiro al 22' strozzando troppo la conclusione, sbaglia qualche passaggio di troppo, ma spesso riesce a rimediare con l'energia che mette sempre in campo. Nel finale trova Lukaku con un bel lancio, il compagno si inventa la rete del 3-0.
Partita di luci e ombre, va al tiro al 22' strozzando troppo la conclusione, sbaglia qualche passaggio di troppo, ma spesso riesce a rimediare con l'energia che mette sempre in campo. Nel finale trova Lukaku con un bel lancio, il compagno si inventa la rete del 3-0.
Tanti, troppi errori. Rallenta la manovra interista, sbaglia la misura dei passaggi, si inserisce con tempi errati; non pago, regala una punizione da ottima posizione nel finale del primo tempo. Leggermente meglio nella ripresa, ma non tanto da arrivare alla sufficienza.
Tanti, troppi errori. Rallenta la manovra interista, sbaglia la misura dei passaggi, si inserisce con tempi errati; non pago, regala una punizione da ottima posizione nel finale del primo tempo. Leggermente meglio nella ripresa, ma non tanto da arrivare alla sufficienza.
Parte e finisce fortissimo, mentre nella parte centrale della gara non brilla. Inizialmente va via a Criscito in più di un'occasione, ma quando il terzino genoano gli prende le misure gioca sotto ritmo e non riesce a trovare lo spunto decisivo; nel finale si scuote e si inventa un'azione devastante, che porta al 2-0 nerazzurro.
Esattamente il tipo di prestazione che fa infuriare Antonio Conte. Annullato da Rovella, non trova spazi e non prova neppure a crearseli; nonostante questo avrebbe sul piede la possibilità di essere decisivo, ma al 30' sulla sponda di Lukaku spara alle stelle. Dopo l'ennesima uscita pigra, Conte lo toglie dal campo al 64'.
Conferma il suo ottimo momento trovando il gol che chiude la partita. Vivace, si fa trovare dai compagni e con i suoi movimenti a elastico manda in tilt la difesa genoana. Gioca con un furore agonistico che dovrebbe cercare di contagiare ai compagni.
Spazza via con il fisico Zapata in occasione del primo gol, supera con una serpentina Romero per il 3-0: un mix di potenza e classe, gioca con furore per tutto il match, difende il pallone da maestro e crea anche una grande occasione per Eriksen, che sciupa.
Unico vero spunto interessante è quello al 31', quando va via a Goldaniga ed è anticipato all'ultimo da Romero. Anticipato sistematicamente, gioca troppo spalle alla porta e non riesce a essere concreto; un pizzico meglio a inizio ripresa, ma non abbastanza per arrivare al 6.
Il ritmo della squadra è troppo basso, ma i principi di gioco semplici danno una mano a raggiungere il risultato; insiste ancora su Gagliardini, anche oggi al di sotto degli standard richiesti, ma sostituisce Eriksen al momento giusto. Bravo a motivare la squadra, nonostante l'obiettivo scudetto sia ormai pressoché sfumato.