Sembra restare a galla, quando sul 2-0 nega il gol a Mertens con una buona respinta. Poi, poco dopo, apre la porta al belga e nel finale crolla.
Sembra restare a galla, quando sul 2-0 nega il gol a Mertens con una buona respinta. Poi, poco dopo, apre la porta al belga e nel finale crolla.
Lascia sempre tantissimi spazi, perde continuamente posizione e avversario. Nel primo tempo Mertens gli passa alle spalle ma lo grazia. Nella ripresa, invece, il belga lo salta come un birillo in occasione del gol.
Per descrivere la sua prestazione basterebbe scrivere che avrebbe dovuto marcare Callejon. Lascia tantissimi spazi allo spagnolo, che non ha mai problemi ad attaccare. Nel primo tempo Irrati lo grazia: aveva commesso fallo di mano in area. Nella ripresa è svogliato, nemmeno prova a opporre resistenza.
Nel primo tempo è uno dei pochi che non si rassegna e continua a spingere. Poi segue il terribile trend della sua squadra e lascia vita facilissima a Insigne per tutta la seconda metà di partita.
Nel primo tempo è uno dei pochi che non si rassegna e continua a spingere. Poi segue il terribile trend della sua squadra e lascia vita facilissima a Insigne per tutta la seconda metà di partita.
Il primo gol del Napoli è un errore collegiale a cui lui prende parte. Come Rossettini è spesso fuori posizione e i suoi movimenti sono sbagliati. Nella ripresa prova a metterci una pezza in qualche circostanza, ma in generale partecipa al disastro.
Il centrocampo a due soffre contro tre avversari, certo, ma lui sembra completamente fuori contesto, soprattutto nel primo tempo: nella fase centrale del campo il Napoli fa ciò che vuole, e in parte è anche demerito suo.
Porta palla, prova a inventare qualcosa, impegna Reina con una conclusione dalla distanza. Ma, come Baselli, soffre il centrocampo a due, e può poco contro la vivacità degli avversari.
Porta palla, prova a inventare qualcosa, impegna Reina con una conclusione dalla distanza. Ma, come Baselli, soffre il centrocampo a due, e può poco contro la vivacità degli avversari.
Sale sulla nave che affonda e non può far nulla per evitare il naufragio.
Dopo il suo primo intervento, Irrati lo ammonisce: è il trend della mezz'ora che passa in campo, senza incidere.
Quello che "almeno ci prova". Cerca la porta nel primo tempo ma la sua conclusione va fuori; nella ripresa offre un buon pallone a Boyé, ma l'argentino calcia fuori. Lotta, si sbatte, ma è isolato e gli arrivano pochi palloni giocabili.
Quello che "almeno ci prova". Cerca la porta nel primo tempo ma la sua conclusione va fuori; nella ripresa offre un buon pallone a Boyé, ma l'argentino calcia fuori. Lotta, si sbatte, ma è isolato e gli arrivano pochi palloni giocabili.
Fra i meno peggio: nel primo tempo è un po' in ombra, nella ripresa prova almeno a impegnare gli avversari con la sua fantasia. Ma è spesso chiuso in gabbia, e non può far molto per opporsi.
Fra i meno peggio: nel primo tempo è un po' in ombra, nella ripresa prova almeno a impegnare gli avversari con la sua fantasia. Ma è spesso chiuso in gabbia, e non può far molto per opporsi.
Entra in campo e perde il pallone da cui nasce il gol dello 0-2. Non da un grande apporto in fase offensiva.
Entra in campo e perde il pallone da cui nasce il gol dello 0-2. Non da un grande apporto in fase offensiva.
Inizia provando conclusioni dalla distanza e cercando di gestire il pallone. Poi, a parte un tiro alto nel secondo tempo, non si vede più.
Inizia provando conclusioni dalla distanza e cercando di gestire il pallone. Poi, a parte un tiro alto nel secondo tempo, non si vede più.
Ci mette un bel po' ad entrare in partita: dopo un primo tempo in cui è, di fatto, un fantasma, nella ripresa ha sui piedi il pallone del pareggio, ma il suo tiro a giro finisce di poco a lato: è l'ultimo atto della sua gara, visto che Lombardo lo sostituisce poco dopo.
La squadra entra in campo passiva, come se fosse già sconfitta. Poche le azioni degne di nota: il Toro visto oggi ha ricordato i Washington Generals, sparring partner per antonomasia degli Harlem Globetrotters.
La squadra entra in campo passiva, come se fosse già sconfitta. Poche le azioni degne di nota: il Toro visto oggi ha ricordato i Washington Generals, sparring partner per antonomasia degli Harlem Globetrotters.
Spettatore non pagante. Si sporca i guantoni per respingere un tiro da fuori di Benassi. Poi, niente più.
Era tempo che non gli si vedeva fare una gara così: in difesa è praticamente perfetto, in avanti è propositivo e intelligente nell'impostazione.
Prestazione nella media, senza particolari sbavature ma anche, c'è da ammetterlo, senza particolari problemi creati dagli avversari. Ammonito per proteste.
Prestazione nella media, senza particolari sbavature ma anche, c'è da ammetterlo, senza particolari problemi creati dagli avversari. Ammonito per proteste.
Secondo i ben informati, sarà una delle sue ultime partite in azzurro. Continua, comunque, a restare concentrato: partita senza grandi grattacapi difensivi, gioca bene in avanti, servendo l'assist per il secondo gol di Callejon.
Nel primo tempo a volte rischia qualcosa, ma in generale la sua è un'ottima gara. Riesce a tenere a bada Belotti, anche perché è poco servito.
Ottimo impatto del polacco, che entra in campo a giochi fatti e Torino ko ma non si nega la percussione che lo vede arrivare puntuale sull'assist di Callejon per segnare il 5-0.
Partita di spada e fioretto: si batte in mezzo al campo, morde caviglie e ruba palloni (da un suo recupero nasce il gol del 2-0), ma da un importantissimo apporto anche in fase offensiva: suo l'assist per l'1-0 di Callejon.
Partita di spada e fioretto: si batte in mezzo al campo, morde caviglie e ruba palloni (da un suo recupero nasce il gol del 2-0), ma da un importantissimo apporto anche in fase offensiva: suo l'assist per l'1-0 di Callejon.
Partita di spada e fioretto: si batte in mezzo al campo, morde caviglie e ruba palloni (da un suo recupero nasce il gol del 2-0), ma da un importantissimo apporto anche in fase offensiva: suo l'assist per l'1-0 di Callejon.
Strappa a Jorginho la testa della classifica dei passaggi in gara: 81, contro i 79 dell'italo-brasiliano. Sempre al centro dell'azione, si affaccia spesso in area per dialogare con gli attaccanti e provare la conclusione.
Strappa a Jorginho la testa della classifica dei passaggi in gara: 81, contro i 79 dell'italo-brasiliano. Sempre al centro dell'azione, si affaccia spesso in area per dialogare con gli attaccanti e provare la conclusione.
Non è una partita da record di palloni giocati (ne tocca 89, praticamente la metà di quanti furono nella gara contro il Cagliari) ma è comunque sempre lì, a dirigere la manovra con ordine e intelligenza.
Continua a mettere minuti ed esperienza nelle gambe, preparandosi al prossimo anno, in cui sicuramente verrà impiegato con più continuità dopo una stagione interlocutoria. Gioca mezz'ora senza risparmiarsi per dinamismo e generosità.
Manda al manicomio Molinaro giocando una delle migliori partite della stagione. Segna il gol dello 0-1 con un inserimento perfetto, provoca un rigore non fischiato dall'arbitro costringendo Molinaro a "parargli" un cross. Nella ripresa segna il raddoppio arrivando puntuale all'appuntamento con il cross di Ghoulam e serve a Zielinski l'assist per la manita.
Manda al manicomio Molinaro giocando una delle migliori partite della stagione. Segna il gol dello 0-1 con un inserimento perfetto, provoca un rigore non fischiato dall'arbitro costringendo Molinaro a "parargli" un cross. Nella ripresa segna il raddoppio arrivando puntuale all'appuntamento con il cross di Ghoulam e serve a Zielinski l'assist per la manita.
Come Mertens, nel primo tempo prova da buona posizione un pallonetto senza fortuna. Nella ripresa si fa perdonare segnando il gol dello 0-2. Sempre nel vivo dell'azione.
Nel primo tempo, solo davanti ad Hart, prova un pallonetto che finisce alto sulla traversa. Nella ripresa segna il gol numero 25 in campionato raggiungendo il suo avversario diretto di giornata, il Gallo Belotti, con una bella azione personale. Suo l'assist no-look per il gol di Insigne. L'intesa con i compagni è poetica.
Nel primo tempo, solo davanti ad Hart, prova un pallonetto che finisce alto sulla traversa. Nella ripresa segna il gol numero 25 in campionato raggiungendo il suo avversario diretto di giornata, il Gallo Belotti, con una bella azione personale. Suo l'assist no-look per il gol di Insigne. L'intesa con i compagni è poetica.
Un Napoli fantastico contro un Torino, ammettiamolo, eccessivamente arrendevole. La sua squadra gioca un calcio spettacolare, ha raggiunto il record di gol segnati in trasferta (46, come la Juventus del 1949/1950) ma ora può solo aspettare e sperare in un passo falso della Roma contro la Juventus.