Torna titolare e trascorre una serata pressoché tranquilla disinnescando soltanto il tiro di Padoin. Sul diagonale di Pavoletti non può nulla.
Non riesce mai ad arrivare bene sul fondo, restando spesso e volentieri inchiodato in fase difensiva.
Dopo essere rientrato a Frosinone, rientra dal 1' di fronte ai propri tifosi. La forma fisica non è delle migliori, ma la sua presenza si sente, e ne beneficia anche Koulibaly.
Caracolla per 45' sulla fascia sinistra sbagliando pure più di qualche cross. Partecipa attivamente al gol del Cagliari facendosi anticipare da Deiola. Nel finale la catarsi con il prezioso assist per Mertens e il cross che genera il rigore della vittoria.
Si conferma su ottimi livelli, ringalluzzito dalla presenza del compagno di mille battaglie Albiol. Disinnesca sempre con maestria le percussioni di Barella e compagni.
Si conferma su ottimi livelli, ringalluzzito dalla presenza del compagno di mille battaglie Albiol. Disinnesca sempre con maestria le percussioni di Barella e compagni.
Nel primo tempo è uno dei pochi a cercare la giocata. Paradossalmente nella ripresa si appiattisce e sbaglia la semplice apertura che porta al gol di Pavoletti.
Nel primo tempo è uno dei pochi a cercare la giocata. Paradossalmente nella ripresa si appiattisce e sbaglia la semplice apertura che porta al gol di Pavoletti.
Ancelotti lo premia con la maglia da titolare e lui si rende protagonista di una puntata di "Chi l'ha visto?", uscendo di scena con un debole passaggio a Cragno a tu per tu con il portiere dei sardi.
Ancelotti lo premia con la maglia da titolare e lui si rende protagonista di una puntata di "Chi l'ha visto?", uscendo di scena con un debole passaggio a Cragno a tu per tu con il portiere dei sardi.
Il mastino napoletano che rinnega la sua natura e se ne va in letargo. Sarà il freddo fuori stagione che spegne il suo sangue brasiliano, ma per Allan è una serata difficile, con quantità ma senza spunti.
Come Callejon, riesce a migliorare il rendimento del giocatore uscente. Poco brioso nell'impostazione dell'azione ma comunque in grado di dare maggiore profondità all'azione.
Fare meglio dell'evanescente Verdi di questa sera non era difficile, ma lo spagnolo dimostra in meno minuti quanto sia importante per questa squadra.
Fare meglio dell'evanescente Verdi di questa sera non era difficile, ma lo spagnolo dimostra in meno minuti quanto sia importante per questa squadra.
Quel giro al VAR di Chiffi lo salva da un'insufficienza netta. Ovvio che poi segnarlo il calcio di rigore non è che sia semplice, soprattutto al 98'. La freddezza non gli manca e con il suo tiro (unica cosa positiva della gara), il Napoli sigilla il secondo posto.
Altro gol importante per "Ciro", che di testa prima chiama Cragno al miracolo e poi pareggia la partita. Il rigore che non gli viene riconosciuto lo fa impazzire di rabbia, che lo carica di grande tensione agonistica positiva.
Magari non sarà letale sotto porta, ma fa tanto movimento e libera spazi preziosi che Mertens sa sfruttare. Non a caso con il belga monta un asse con lui che genera i maggiori pericoli.
Il match winner di Frosinone si riscopre umano e vulnerabile. Sempre buoni tocchi di palla, ma zero quanto a propositività, se non per un tiro interessante a inizio partita che si spegne sul fondo. Passo indietro vistoso rispetto a domenica scorsa.
Il match winner di Frosinone si riscopre umano e vulnerabile. Sempre buoni tocchi di palla, ma zero quanto a propositività, se non per un tiro interessante a inizio partita che si spegne sul fondo. Passo indietro vistoso rispetto a domenica scorsa.
Il match winner di Frosinone si riscopre umano e vulnerabile. Sempre buoni tocchi di palla, ma zero quanto a propositività, se non per un tiro interessante a inizio partita che si spegne sul fondo. Passo indietro vistoso rispetto a domenica scorsa.
Molto turnover all'inizio, parzialmente rimangiato con i tre cambi che alla lunga cambiano il volto della partita.
Il colpo di reni con cui nega il gol a Mertens di testa è da "92 minuti di applausi". Già prima si era dimostrato reattivo in due circostanze, mentre sui gol può davvero fare poco o nulla.
Rovina una bella partita sua e del Cagliari con quel braccio largo, che invita Chiffi alla VAR Review. Scelta opinabile, sì, ma l'intervento è inutilmente scomposto.
Gestisce bene le offensive del Napoli, alternando ottime chiusure difensive a qualche duello aereo perso. Nel complesso non sfigura.
Viene rispolverato da Maran dopo tanta panchina e risponde con una prestazione ai limiti della perfezione. Dominante in difesa, non concede praticamente nulla a Insigne e Mertens, che per trovare spazio per il tiro deve girare a largo dall'ex Novara.
Viene rispolverato da Maran dopo tanta panchina e risponde con una prestazione ai limiti della perfezione. Dominante in difesa, non concede praticamente nulla a Insigne e Mertens, che per trovare spazio per il tiro deve girare a largo dall'ex Novara.
Come Cacciatore, si rende protagonista di una bella partita, vanificata dalla diagonale decisamente tardiva in occasione del gol di testa di Mertens che riapre la gara.
Cervello del centrocampo e dell'intera squadra sarda, riesce sempre a mantenere lucidità, anche se scarseggia in fase di impostazione, dove potrebbe fare meglio. Ammonito per proteste nel finale.
Entra al posto di uno stremato Deiola e non riesce a gestire i ritmi del Napoli che crescono. Prova anche la conclusione, a salve su Meret.
Entra al posto di uno stremato Deiola e non riesce a gestire i ritmi del Napoli che crescono. Prova anche la conclusione, a salve su Meret.
Già forse il peggiore del centrocampo, confeziona una partita da dimenticare con il rosso per proteste nei minuti di recupero dopo l'assegnazione del rigore al Napoli.
Ha di fronte a sé il suo possibile futuro e le gambe non tremano, anzi, girano alla grande. Nonostante Koulibaly lo disinneschi a piacimento, lui non smette di cercare di creare gioco, fino a confezionare uno splendido assist di tacco. Nel finale emerge il suo limite: la gestione della rabbia, e si prende un giallo gratuito.
Non semplice giostrare tra i piedi raffinati di Zielinski e Younes, ma lui ci riesce con tanta corsa e generosità, che lo premia quando legge il brutto passaggio orizzontale del polacco in occasione del gol di Pavoletti.
Non semplice giostrare tra i piedi raffinati di Zielinski e Younes, ma lui ci riesce con tanta corsa e generosità, che lo premia quando legge il brutto passaggio orizzontale del polacco in occasione del gol di Pavoletti.
Non è al meglio e viene confinato in panchina. Entra per Cerri e dimostra di non essere al massimo della condizione, distribuendo con fatica il gioco nei momenti caldi.
Un tiro, un gol. Questo è il suo score. Non va in rete di testa, ma di piede al termine di una bella azione. Un po' come Insigne, il gol lo salva da una prestazione che sarebbe stata altrimenti insufficiente.
Non gioca da tempo e si vede. Si applica e corre tanto, ma è sempre poco preciso nell'accompagnare l'azione offensiva.
Non gioca da tempo e si vede. Si applica e corre tanto, ma è sempre poco preciso nell'accompagnare l'azione offensiva.
Non gioca da tempo e si vede. Si applica e corre tanto, ma è sempre poco preciso nell'accompagnare l'azione offensiva.
Costruisce una prova di coraggio e contenimento. Trova il vantaggio, ma poi si vede sfuggire anche il punto per il calcio di rigore contestato nel finale.