In serate del genere è difficile depositargli la palla alle spalle, chiedere ad Orsolini ed Edera in particolare, ma sono almeno quattro gli interventi decisivi che permettono al Milan di portare a casa tre punti.
Mette la fascia da capitano al braccio, e regge bene l'urto contro chiunque, compreso un ostico Dijks. Impreciso quando prova a spingersi in zona offensiva, ma dietro è davvero una sicurezza inaspettata.
Soffre la vivacità dell'attacco del Bologna, riesce a restare a galla sui ritmi alti, ma poi la distrazione sul gol la commette proprio su una situazione statica: è un errore che riapre il match e fa soffrire il Milan fino all'ultimo.
Tiene bene botta contro i ripetuti attacchi rossoblù, si rende anche pericoloso in zona offensiva non trovando di poco l'angolo giusto con una deviazione di testa, nella ripresa va un po' più in sofferenza reggendo comunque l'urto.
Prestazione rivedibile soprattutto a livello di concentrazione, emblematica l'azione al 14' quando Orsolini gli scappa via sul controllo, ci pensa Donnarumma a salvarlo.
Dà l'impressione di non essere in ottime condizioni sin dalle prime battute, ma si arrangia anche con mestiere nel mezzo tempo che resiste. Alza bandiera bianca al 26', fino a quel momento comunque non aveva dato la scossa giusta alla squadra.
Schierato a sorpresa dopo l'infortunio di Biglia, riesce a dare vivacità alla manovra rossonera, è lui che vede il corridoio giusto che poi Suso riesce a trasformare nel gol che sblocca il risultato nel primo tempo.
Schierato a sorpresa dopo l'infortunio di Biglia, riesce a dare vivacità alla manovra rossonera, è lui che vede il corridoio giusto che poi Suso riesce a trasformare nel gol che sblocca il risultato nel primo tempo.
Eccessivamente nervoso lungo tutto l'arco del match, protagonista in numerosi battibecchi soprattutto nel finale, quando comunque mostra carattere, la fisicità è un valore aggiunto, ma è lui a tenere in gioco tutti sul gol di Destro.
Entra in campo per dare più profondità alla squadra, lo fa bene e trova anche il gol che poi si rivela decisivo nell'equilibrio del match. Finisce col sangue al naso, simbolo di una vittoria voluta fortemente.
Impensierisce subito il Bologna con un tiro da fuori, prova ancora a rendersi utile in rifinitura, si intimidisce quando non gli riescono le giocate d'urlo. Finisce sostituito con il fiato in riserva.
Si accende ad intermittenza, quando lo fa propizia il gol del 2-0 recuperando palla su Pulgar e mettendo in difficoltà Skorupski col suo tiro, ma col suo rosso dà nuova benzina al Bologna che sembrava essere uscito dal match.
Torna al gol prendendosi un bel carico di responsabilità, lo desidera e lo difende come sa fare. Cala fisicamente nella ripresa, ma stasera ha vestito i panni del valore aggiunto, come ci si aspetta da uno come lui.
Lotta dietro e in avanti per tenere alta la squadra, si fa rispettare dagli avversari con le sue giocate fisiche, ma perde lucidità in zona-gol facendosi anticipare tutte le volte che si affaccia nell'area avversaria.
Tiene la giusta calma nonostante gli episodi a partita in corso, bravo anche nella lettura a partita in corso, ma il gioco continua ad essere un problema. Per stasera gli ha dato una mano anche la fortuna.
Comincia bene deviando in corner una conclusione di Calhanoglu, poi una sua uscita a vuoto lo piazza quasi fuori partita. Non può nulla sul gol di Suso, rivedibile in occasione del gol di Borini quando respinge goffamente la conclusione di Paqueta deviata da Lyanco.
La lotta con Piatek lo vede vincitore, ma è una vittoria senza sorriso: gli altri gli scappano via, e lui non chiude bene in occasione del gol del 2-0 siglato da Borini, tenuto in gioco da lui e Lyanco.
Elegante, efficace, ma il contesto lo penalizza. E' in mezzo al gruppone che si fa fregare da Suso sull'1-0, è sua la sfortunata deviazione sul tiro di Paqueta che mette in difficoltà Skorupski sul 2-0.
Alla fine della fiera è l'unico della difesa rossoblù che non perde mai la testa, e che regge l'urto contro chiunque si sposti ad affrontarlo dalle sue parti. Non spinge come ci si potrebbe aspettare, ma il suo compito era altro.
Battagliero e anche troppo: un guerriero che in campo entra duro, si fa valere, ma che al fischio finale prende un rosso gratuito che gli costerà caro anche nelle prossime uscite della squadra. Forse troppo poco presente in avanti.
Battagliero e anche troppo: un guerriero che in campo entra duro, si fa valere, ma che al fischio finale prende un rosso gratuito che gli costerà caro anche nelle prossime uscite della squadra. Forse troppo poco presente in avanti.
Battagliero e anche troppo: un guerriero che in campo entra duro, si fa valere, ma che al fischio finale prende un rosso gratuito che gli costerà caro anche nelle prossime uscite della squadra. Forse troppo poco presente in avanti.
Stavolta l'esperienza non vale il mezzo voto giusto per farlo cadere in piedi. E' su Suso, con Sansone, in occasione del gol dell'1-0. Esce nella ripresa quando Mihajlovic prova a riagguantarla.
Stavolta l'esperienza non vale il mezzo voto giusto per farlo cadere in piedi. E' su Suso, con Sansone, in occasione del gol dell'1-0. Esce nella ripresa quando Mihajlovic prova a riagguantarla.
Stavolta l'esperienza non vale il mezzo voto giusto per farlo cadere in piedi. E' su Suso, con Sansone, in occasione del gol dell'1-0. Esce nella ripresa quando Mihajlovic prova a riagguantarla.
Alterna cose molto buone a cose molto meno buone: testa alta, buona regia, ma quando tende a strafare la combina grossa. La sua palla persa in uscita al 67' vale il 2-0 per il Milan sulla regia di Paqueta.
Alterna cose molto buone a cose molto meno buone: testa alta, buona regia, ma quando tende a strafare la combina grossa. La sua palla persa in uscita al 67' vale il 2-0 per il Milan sulla regia di Paqueta.
E' forse il più attivo dei suoi soprattutto nella prima frazione, ma le sue conclusioni sono tutte distanti dallo specchio della porta, inevitabile avere un'idea della sua prestazione non esattamente esaltante. Sostituito ad inizio ripresa.
Il VAR gli cancella ancora una volta il gol, ma è una delle poche cose pericolose della serata, seppur più per colpa dei compagni anziché sua. Prova d'esperienza, ma non vive una serata particolarmente felice.
Entra poco prima del 2-0 del Milan, quando dunque la sua squadra sembra uscire definitivamente dal match. Lui non ci sta, studia, osserva, e trova la zampata del 2-1 che riapre tutto, anche se il risultato poi non cambierà più.
E' colui che dovrebbe dare imprevedibilità al Bologna, finisce per non riuscirci praticamente mai, anche se l'assist per il gol di Destro porta la sua firma. Bonus cancellato dal rosso finale beccato per doppia ammonizione allo scadere.
Vivace, salta l'uomo con una discreta facilità, ma sullo 0-0 ha lui la migliore occasione: a tu per tu con Donnarumma si fa ipnotizzare, da lì a poco il Milan trova il vantaggio e la partita cambia totalmente registro.
Contro il suo ex club avrebbe voluto raccogliere i punti giusti per la salvezza, si ritrova con un pugno di mosche in mano, complice anche una chiave di lettura non esaltante nella fase finale della partita.