
Non può nulla sui gol; tiene su una conclusione forte ma centrale di Borriello nel finale.
Non può nulla sui gol; tiene su una conclusione forte ma centrale di Borriello nel finale.
Tutti si chiedono dove sia finito il gran bel difensore dello scorso anno. Chi doveva guidare la linea di difesa sulla punizione di Cigarini se non lui?
Tutti si chiedono dove sia finito il gran bel difensore dello scorso anno. Chi doveva guidare la linea di difesa sulla punizione di Cigarini se non lui?
Tutti si chiedono dove sia finito il gran bel difensore dello scorso anno. Chi doveva guidare la linea di difesa sulla punizione di Cigarini se non lui?
Pochi minuti in cui contribuisce al forcing finale dei suoi. Magari dall'inizio al posto di un innocuo e controproducente Pezzella avrebbe potuto dare di più alla causa.
Nonostante abbia segnato il gol del pareggio, ha macchiato con quell'entrata killer (non sanzionata con un cartellino) la sua partita in modo indelebile. Prende anche un giallo totalmente inutile nel finale.
Aveva retto discretamente bene nei panni di difensore centrale. Ma è costretto a fermare con un fallo da ultimo uomo el Papu nel finale rimediando un rosso che gli farà saltare lo scontro diretto contro il Frosinone.
La sua prestazione è l'emblema di questo Palermo, impaurito e incapace di reagire quando prende uno schiaffo. Deve maturare se vuole restare in Serie A.
Procura il rigore, poi si lascia spaventare come tutti i compagni dal ritorno dell'Atalanta.
L'ingresso in campo del connazionale Quaison gli dà magicamente sicurezza riuscendo a rendersi utile nell'assalto finale con alcuni bei palloni in mezzo.
Tiene il centrocampo, ma ha sulla coscienza un tap-in clamoroso nei minuti finali che avrebbe fatto scrivere un'altra storia.
Con il suo ingresso si vedono finalmente dribbling e lampi di gioco da altri piedi che non siano quelli di Vazquez. Se solo avesse giocato dall'inizio.
Gioca tutti e 94 minuti senza mai dare l'impressione di poter far male. Solo una punizione degna di nota respinta coi pugni da Sportiello.
Gioca tutti e 94 minuti senza mai dare l'impressione di poter far male. Solo una punizione degna di nota respinta coi pugni da Sportiello.
Trasforma con sicurezza il rigore e si prende carico di tutte le azioni del Palermo andando a prendere palla anche davanti alla difesa. Encomiabile per lo sforzo nonostante la scarsa collaborazione dei compagni.
Si batte, correndo e pressando anche Sportiello. Ma non incide.
Il suo ingresso in campo ad inizio ripresa "si sente". Fa da sponda ai compagni svariando su tutto il fronte d'attacco. Ma negli ultimi minuti doveva schiaffare dentro col sinistro quella palla.
Il suo ingresso in campo ad inizio ripresa "si sente". Fa da sponda ai compagni svariando su tutto il fronte d'attacco. Ma negli ultimi minuti doveva schiaffare dentro col sinistro quella palla.
Recuperare il risultato serve a poco perché i 3 punti non sono arrivati e la salvezza è ancora lontanissima. Il suo errore più grande aver preferito Trajkovski a Quaison.
Riesce a chiudere ogni varco nella ripresa anche quando Doveri aveva fischiato il fuorigioco a Gilardino. Non può nulla sui gol.
Procura con un'ingenuità che non gli si addice un calcio di rigore dopo 110 secondi. Soffre anche in copertura.
Va in affanno nei minuti finali quando il Palermo spinge a più non posso.
Sbaglia qualche disimpegno, ma alla fine riesce a mettere un freno alle sortite dei rosanero sulla sua fascia di competenza.
Sbaglia qualche disimpegno, ma alla fine riesce a mettere un freno alle sortite dei rosanero sulla sua fascia di competenza.
Nell'insolito ruolo di attaccante aggiunto non sfigura, mettendo in difficoltà Pezzella. Sfiora anche il gol. Cosa chiedergli di più?
Nell'insolito ruolo di attaccante aggiunto non sfigura, mettendo in difficoltà Pezzella. Sfiora anche il gol. Cosa chiedergli di più?
Non segnava da 6390 minuti. Mette la pelata, esulta e ringrazia la difesa rosanero per il regalo.
Prestazione impeccabile in cui riesce a chiudere ogni varco agli attaccanti rosanero. Rischia però l'autogol nel finale.
Mette un pallone d'oro che Paletta, complice la linea imperfetta del Palermo, deve solo spingere in rete.
Mette un pallone d'oro che Paletta, complice la linea imperfetta del Palermo, deve solo spingere in rete.
Mette un pallone d'oro che Paletta, complice la linea imperfetta del Palermo, deve solo spingere in rete.
Primo tempo perfetto. Poi prende un inutile giallo che condiziona la sua ripresa in cui è costretto a giocare con il freno a mano tirato.
E' in una condizione strepitosa. Guadagna il penalty con furbizia e riesce sempre a creare pericoli quando punta palla al piede la sprovveduta retroguardia rosanero.
Pochi minuti nel suo ex stadio in cui fa sentire il fisico e non molla centimetri agli avversari.
Forse infastidito dal fatto che Reja gli abbia preferito Raimondi, entra in campo svogliato e lo si vede anche da come calcia le punizioni.
Era partito bene, ma nella ripresa - quando il Palermo prende il comando delle operazioni, scompare dai radar.
Era partito bene, ma nella ripresa - quando il Palermo prende il comando delle operazioni, scompare dai radar.
Trasforma il penalty, ma poi si eclissa inspiegabilmente dal gioco. Avrebbe una buona chance nel finale, ma la spreca.
La sua Atalanta è salva. Mister Reja l'ha spuntata anche sta volta. L'intuizione di Raimondi esterno d'attacco è tanta roba.