Non inizia la partita nel migliore dei modi con un tiro non trattenuto che mette in apprensione la sua retroguardia. Con l'andare dei minuti prende sicurezza e nel finale compie interventi importanti, soprattutto quello sulla girata di Joao Pedro alzata sopra la traversa.
Non inizia la partita nel migliore dei modi con un tiro non trattenuto che mette in apprensione la sua retroguardia. Con l'andare dei minuti prende sicurezza e nel finale compie interventi importanti, soprattutto quello sulla girata di Joao Pedro alzata sopra la traversa.
Entra a partita ampiamente decisa per permettere a Linetty di rifiatare. Si piazza sulla linea difensiva aiutando i compagni a respingere le ultime offensive degli avversari.
Nei primi minuti della partita soffre molto le discese di Lykogiannis, ma con l'andare dei minuti, complice anche il punteggio, riesce a prendere le misure al proprio avversario limitandone la pericolosità.
Fisico, troppo fisico, in una serata tutto sommato tranquilla commette qualche fallo di troppo permettendo agli avversari di avere qualche chances sulle palle inattive.
Fisico, troppo fisico, in una serata tutto sommato tranquilla commette qualche fallo di troppo permettendo agli avversari di avere qualche chances sulle palle inattive.
Le sue prestazioni sono in costante crescita, bravo in fase difensiva soprattutto nel finale quando impedisce a Joao Pedro di ricevere da due passi il traversone basso di Pereiro. Abile anche in fase offensiva quando duetta con Jankto per mettere in inferiorità numerica gli esterni avversari.
L'esperto difensore giapponese non è molto appariscente ma riesce a far pesare tutte le sue qualità sia nel gioco a terra che in quello aereo. Comanda bene il reparto approfittando anche della serata negativa della compagine avversaria.
Entra per far rifiatare Gabbiadini, si schiera alle spalle di Quagliarella nel ruolo di incursore, ma in realtà è più utile nel portare il primo pressing sui portatori di palla avversari che in fase offensiva.
Entra per far rifiatare Gabbiadini, si schiera alle spalle di Quagliarella nel ruolo di incursore, ma in realtà è più utile nel portare il primo pressing sui portatori di palla avversari che in fase offensiva.
Entra per far rifiatare Gabbiadini, si schiera alle spalle di Quagliarella nel ruolo di incursore, ma in realtà è più utile nel portare il primo pressing sui portatori di palla avversari che in fase offensiva.
Per la terza volta in carriera l'ex Udinese realizza due assist in una singola partita, le sue giocate sono decisive per l'andamento della partita: la sua torre permette a Gabbiadini di sbloccare il match ed il suo cross è perfetto per l'intervento acrobatico di Bonazzoli.
Ranieri lo dirotta ancora una volta sulla corsia esterna, il polacco ripaga con una bella prestazione in entrambe le fasi di gioco, anche se la sua giocata più utile arriva in mezzo al campo: è proprio da un suo contrasto che nasce l'azione che porta al momentaneo 2-0 siglato da Bonazzoli.
Prestazione meno appariscente del compagno di reparto, si limita a far circolare il pallone sugli esterni aiutando la sua squadra a superare il pressing dei centrocampisti avversari.
Il norvegese si è ormai preso definitivamente la Sampdoria. Centrocampista di lotta non si tira mai indietro quando c'è da affondare i tackle, domina anche nel gioco e porta una costante pressione sui portatori di palla avversaria.
Realizza la rete che sblocca la partita inserendosi alla perfezione nello spazio rimasto alle spalle di Walukiewicz e Pisacane ed appoggiando comodamente in rete l'invitante assist di Jankto. Gioca il resto della partita con tranquillità, dando la sensazione di potersi sempre rendere pericoloso con il suo mancino affilato.
Realizza la rete che sblocca la partita inserendosi alla perfezione nello spazio rimasto alle spalle di Walukiewicz e Pisacane ed appoggiando comodamente in rete l'invitante assist di Jankto. Gioca il resto della partita con tranquillità, dando la sensazione di potersi sempre rendere pericoloso con il suo mancino affilato.
Prima doppietta in carriera in Serie A ed entrambe le marcature sono di un coefficiente di difficoltà decisamente elevato. Prima si inventa una bella conclusione che passa tra le gambe di Pisacane prima di infilarsi alle spalle di Cragno, poi colpisce con una grande coordinazione il cross di Jankto lasciando ancora una volta senza scampo il portiere avversario.
Prima doppietta in carriera in Serie A ed entrambe le marcature sono di un coefficiente di difficoltà decisamente elevato. Prima si inventa una bella conclusione che passa tra le gambe di Pisacane prima di infilarsi alle spalle di Cragno, poi colpisce con una grande coordinazione il cross di Jankto lasciando ancora una volta senza scampo il portiere avversario.
Dalla panchina consiglia e supporta Bonazzoli, poi lo sostituisce con un abbraccio quasi parterno. Il capitano blucerchiato entra a partita ampiamente decisa cercando comunque di griffare il tabellino dei marcatori.
Le sue urla si sentono per tutto l'arco della partita, comanda la sua squadra con il bastone e la carota. I suoi lo seguono in ogni indicazione trovando una vittoria importantissima in chiave salvezza.
La sensazione è che potrebbe fare di più in occasione delle prime due reti della Sampdoria, soprattutto sul 2-0 sembra partire in leggero ritardo sulla conclusione dalla distanza di Bonazzoli.
Dovrebbe essere il leader del reparto difensivo cagliaritano, invece la sua prestazione è al limite del disastroso. Sul primo gol non si intende con Walukiewicz lasciando spazio a Gabbiadini, sul 2-0 permette a Bonazzoli di prendersi tutto il campo prima di calciare violentemente in porta.
Dovrebbe essere il leader del reparto difensivo cagliaritano, invece la sua prestazione è al limite del disastroso. Sul primo gol non si intende con Walukiewicz lasciando spazio a Gabbiadini, sul 2-0 permette a Bonazzoli di prendersi tutto il campo prima di calciare violentemente in porta.
Dovrebbe essere il leader del reparto difensivo cagliaritano, invece la sua prestazione è al limite del disastroso. Sul primo gol non si intende con Walukiewicz lasciando spazio a Gabbiadini, sul 2-0 permette a Bonazzoli di prendersi tutto il campo prima di calciare violentemente in porta.
Parte molto bene, mettendo diversi cross interessanti verso l'area di rigore avversaria, ma con l'andare dei minuti la sua azione perde di efficacia. Ha responsabilità anche sulla terza rete blucerchiata ripiegando in deciso ritardo su Bonazzoli.
Fin dal principio la sua partita appare subito in salita. In occasione dell'1-0 non si intende con Pisacane lasciando tutto lo spazio a Gabbiadini per insaccare da due passi. In ritardo anche in occasione del 3-0 quando si fa infilare in velocità da Jankto.
Fin dal principio la sua partita appare subito in salita. In occasione dell'1-0 non si intende con Pisacane lasciando tutto lo spazio a Gabbiadini per insaccare da due passi. In ritardo anche in occasione del 3-0 quando si fa infilare in velocità da Jankto.
Il meno peggio del reparto arretrato cagliaritano, nel finale impedisce ai blucerchiati di trovare anche la quarta rete con un intervento decisivo a pochi passi dalla porta di Cragno.
L'ex Chievo dovrebbe prendere il posto di Nainggolan nello scacchiere tattico impostato da Zenga, invece appare troppo spesso fuori partita finendo con il decisamente troppi palloni per chi dovrebbe illuminare la scena offensiva.
L'ex Chievo dovrebbe prendere il posto di Nainggolan nello scacchiere tattico impostato da Zenga, invece appare troppo spesso fuori partita finendo con il decisamente troppi palloni per chi dovrebbe illuminare la scena offensiva.
E' il centrocampista del Cagliari che dovrebbe garantire maggior equilibrio della formazione isolana, invece spesso è in ritardo sui portatori di fallo lasciando molto spazio e ricorrendo troppo spesso al fallo.
E' il centrocampista del Cagliari che dovrebbe garantire maggior equilibrio della formazione isolana, invece spesso è in ritardo sui portatori di fallo lasciando molto spazio e ricorrendo troppo spesso al fallo.
Mette in piedi fin da subito un bel duello fisico con Thorsby, con l'andare dei minuti però il centrocampista sampdoriano ha il sopravvento.
Mette in piedi fin da subito un bel duello fisico con Thorsby, con l'andare dei minuti però il centrocampista sampdoriano ha il sopravvento.
Entra anche lui a partita già decisa per trasformare la difesa in un reparto di quattro elementi, ma al momento del suo ingresso la Sampdoria ha già smesso di spingere sull'acceleratore.
Entra anche lui a partita già decisa per trasformare la difesa in un reparto di quattro elementi, ma al momento del suo ingresso la Sampdoria ha già smesso di spingere sull'acceleratore.
Schierato sulla corsia esterna si impegna cercando di mettere a disposizione della squadra tutta la sua garra. Ogni tanto però si specchia troppo nella sua iniziativa finendo con il perdere qualche pallone di troppo.
Il suo ingresso dà maggior brio alla manovra offensiva del Cagliari, peccato però che il resto della squadra non lo assecondi facendolo diventare ben presto un fuoco di paglia.
Entra per cercare di dare maggior pericolosità all'attacco cagliaritano invece finisce con l'essere travolto dalla serata negativa della sua squadra. Sul finale prova una girata che però viene alzata sapientemente in angolo da Audero.
L'argentino dovrebbe essere il terminale offensivo della squadra cagliaritana, supportato dalla coppia Ragatzu-Birsa. Invece , come il resto della squadra, è in giornata decisamente negativa, permettendo alla coppia centrale blucerchiata di annullarlo senza troppo affanno.
Tanto movimento per provare a portare i difensori della Sampdoria fuori zona, ma sembra il classico detto "tanto fumo e niente arrosto", alla sua applicazione non corrisponde infatti una grande pericolosità per il portiere avversario.
Non riesce a porre rimedio alla partenza in salita della partita. La scelta di lasciare fuori Joao Pedro dal 1' in concomitanza dell'assenza di un altro pezzo da 90 come Nainggolan appare decisamente controproducente.
