Nella prima frazione non deve compiere interventi di rilievo, lo si nota solo per l'aiuto che fornisce in fase di costruzione. Nella ripresa salva lo Spezia in diverse occasioni, la più clamorosa è in uscita su Lukaku lanciato a rete; è bravo (e fortunato) anche su Lautaro, blocca sulla linea il tiro sporco di Perisic e si fa trovare pronto quando serve nel finale.
Riesce a contrastare Lukaku e disinnescarlo per gran parte della partita. Combatte senza mai tirarsi indietro, nonostante rischi di andare sotto fisicamente, ma alla fine è lui a spuntarla contro il gigante belga: oggi è tra i migliori in campo.
Soffre terribilmente contro Hakimi, che comincia a martellare dalla metà del primo tempo e risulta imprendibile sul lato sinistro della difesa ligure. Complice anche il movimento ad allargarsi di Barella, non sa che pesci pigliare; alla fine tutti i pericoli nascono proprio dalle sue parti.
Dopo un discreto inizio, si lascia travolgere da Perisic, che gli va via a ripetizione nella seconda parte del primo tempo. In una di queste occasioni lo Spezia prende gol, quando il terzino non riesce a intervenire efficacemente sul cross di Hakimi. Capita l'antifona, Italiano lo sostituisce dopo l'intervallo.
Rileva Ferrer, mette la museruola a Perisic ed è sempre al posto giusto nella situazioni più intricate. Ottima diagonale difensiva anche nel finale, il suo apporto è decisamente superiore rispetto al compagno sostituito.
Una discreta prova rovinata da due erroracci. Al 69' regala a Lukaku la possibilità di portare l'Inter in vantaggio: per sua fortuna il belga sbaglia tutto. Pochi minuti dopo, un altro omaggio a Lautaro Martinez, ma questa volta riesce a rimediare in extremis. Due svarioni che potevano costare la partita allo Spezia.
Una discreta prova rovinata da due erroracci. Al 69' regala a Lukaku la possibilità di portare l'Inter in vantaggio: per sua fortuna il belga sbaglia tutto. Pochi minuti dopo, un altro omaggio a Lautaro Martinez, ma questa volta riesce a rimediare in extremis. Due svarioni che potevano costare la partita allo Spezia.
Poca concretezza per l'ex Genoa, che alterna serpentine spettacolari ad aperture nel nulla. Contro una corazzata come l'Inter sarebbero serviti meno giochi di prestigio e più ragionamenti. In difesa si applica, ma finisce per scomparire dal campo.
Poca concretezza per l'ex Genoa, che alterna serpentine spettacolari ad aperture nel nulla. Contro una corazzata come l'Inter sarebbero serviti meno giochi di prestigio e più ragionamenti. In difesa si applica, ma finisce per scomparire dal campo.
Uno dei migliori nella prima mezzora, quando l'Inter accelera non riesce più a stare dietro a Barella né ad aiutare su Hakimi. La sua resta comunque una prestazione di sostanza, anche se il calo nella ripresa è evidente.
Il regista dello Spezia è protagonista fino a quando i liguri provano a imbastire la manovra, ma da metà del primo tempo l'Inter lo costringe quasi esclusivamente a un lavoro difensivo, non sempre nelle sue corde. Dà una mano e prova a creare densità, ma in avanti non lo si vede più.
Il regista dello Spezia è protagonista fino a quando i liguri provano a imbastire la manovra, ma da metà del primo tempo l'Inter lo costringe quasi esclusivamente a un lavoro difensivo, non sempre nelle sue corde. Dà una mano e prova a creare densità, ma in avanti non lo si vede più.
Il regista dello Spezia è protagonista fino a quando i liguri provano a imbastire la manovra, ma da metà del primo tempo l'Inter lo costringe quasi esclusivamente a un lavoro difensivo, non sempre nelle sue corde. Dà una mano e prova a creare densità, ma in avanti non lo si vede più.
Un discreto inizio, poi si perde. Nella ripresa sparisce dal campo, non riuscendo mai a proporsi con efficacia in avanti, né a difendere con cura quando l'Inter attacca; per sua fortuna i nerazzurri affondano soprattutto sul lato opposto, ma si nota come sia spesso in ritardo sul suo uomo e costringa i compagni a interventi alla disperata.
Un discreto inizio, poi si perde. Nella ripresa sparisce dal campo, non riuscendo mai a proporsi con efficacia in avanti, né a difendere con cura quando l'Inter attacca; per sua fortuna i nerazzurri affondano soprattutto sul lato opposto, ma si nota come sia spesso in ritardo sul suo uomo e costringa i compagni a interventi alla disperata.
Il gol più che un'invenzione è una gentile concessione di Handanovic. Lui ha il merito di provarci non appena ha lo spazio, sorprendendo il portiere nerazzurro con il suo non irresistibile tiro di destro; per il resto dà una mano sul lato in cui lo Spezia soffre maggiormente, prova anche qualche cambio di gioco ben eseguito.
Rileva Piccoli, ha più fisicità e prova a metterla in campo contro i centrali dell'Inter. Tiene qualche pallone, alleggerisce la pressione sulla squadra, si mette al servizio dei compagni; non vede mai la porta, ma oggi era importante portare a casa almeno un punto.
Rileva Piccoli, ha più fisicità e prova a metterla in campo contro i centrali dell'Inter. Tiene qualche pallone, alleggerisce la pressione sulla squadra, si mette al servizio dei compagni; non vede mai la porta, ma oggi era importante portare a casa almeno un punto.
Le qualità ci sono, ma oggi contro i mastini nerazzurri non era facile metterle in mostra. Qualche buono spunto all'inizio, poi De Vrij gli prende le misure e il pallone non lo vede più: esce nella ripresa con un pizzico di frustrazione, ma avrà tempo per rifarsi.
Il suo Spezia si dispone con ordine e mostra movimenti coordinati alla perfezione. Buona la gestione del pallone nel primo tempo, nella ripresa è costretto ad arroccarsi in difesa; il punto strappato all'Inter è prezioso per la classifica.
Il suo Spezia si dispone con ordine e mostra movimenti coordinati alla perfezione. Buona la gestione del pallone nel primo tempo, nella ripresa è costretto ad arroccarsi in difesa; il punto strappato all'Inter è prezioso per la classifica.
Dopo l'autogol di Napoli, arriva un altro errore, meno vistoso ma altrettanto grave. Su un tiro non irresistibile di Farias va giù con estrema lentezza e regala l'1-0 ai padroni di casa; Perisic rimedia parzialmente, ma lo sbaglio pesa sul risultato finale. Non ha occasioni per rifarsi nel corso della partita.
Senza dubbio il migliore del terzetto difensivo, non solo perché non fa vedere il pallone a Piccoli per gran parte del match, ma anche per i suoi lanci dalle retrovie sempre insidiosi, come il servizio per Lautaro al 49'. Dirige la difesa nerazzurra con sapienza.
Accompagna meno di Bastoni, difende meglio; oggi prova anche a farsi vedere in avanti, riuscendo a rendersi pericoloso in due occasioni: al 38' serve bene Lukaku, che fa la sponda per Barella, mentre al 76' colpisce sotto misura sugli sviluppi di un calcio da fermo, trovando sulla sua strada Terzi e Provedel. Dietro non balla praticamente mai.
Meno brillante rispetto ad altre occasioni, l'Inter attacca poco sul suo lato, dunque non riesce a farsi vedere in avanti come al solito. Dietro ha qualche incertezza nei primi minuti, poi si riprende; Agudelo gli va via in un paio di occasioni, poi il difensore nerazzurro gli prende le misure.
Entra al posto di Perisic, rispetto al compagno osa di meno, anche perché contemporaneamente Conte manda in campo un trequartista e cambia modulo. Attento a non scoprire troppo la sua zona di competenza, disputa uno spezzone di gara ordinato e poco più.
Troppo leggero nel contrasto con Farias, si fa perdonare con una serie di cavalcate sulla fascia che mettono a dura prova Marchizza e Maggiore. Bravo a trovare Perisic in occasione del gol, sforna un altro paio di cross interessanti, sui quali non sempre i compagni arrivano puntuali.
Troppo leggero nel contrasto con Farias, si fa perdonare con una serie di cavalcate sulla fascia che mettono a dura prova Marchizza e Maggiore. Bravo a trovare Perisic in occasione del gol, sforna un altro paio di cross interessanti, sui quali non sempre i compagni arrivano puntuali.
Disputa una di quelle partite che danno ragione ai suoi detrattori. Troppi errori in fase di impostazione, sbaglia le scelte e perde diversi palloni; in avanti fa più confusione che altro, schiacciandosi eccessivamente sulla linea degli attaccanti.
Disputa una di quelle partite che danno ragione ai suoi detrattori. Troppi errori in fase di impostazione, sbaglia le scelte e perde diversi palloni; in avanti fa più confusione che altro, schiacciandosi eccessivamente sulla linea degli attaccanti.
Il croato firma il gol del pareggio e in generale è protagonista di un discreto primo tempo. A inizio ripresa è ingiustificatamente assente; Conte lo rimprovera e lui torna in partita, ma non è brillante come nella prima frazione.
Il croato firma il gol del pareggio e in generale è protagonista di un discreto primo tempo. A inizio ripresa è ingiustificatamente assente; Conte lo rimprovera e lui torna in partita, ma non è brillante come nella prima frazione.
Il croato firma il gol del pareggio e in generale è protagonista di un discreto primo tempo. A inizio ripresa è ingiustificatamente assente; Conte lo rimprovera e lui torna in partita, ma non è brillante come nella prima frazione.
Inizia in sordina, poi aumenta i giri e comincia a martellare il centrocampo dello Spezia. Combina bene sulla destra con Hakimi, va anche al tiro al 38', ma il suo mezzo esterno non trova la porta. Prova a spingere i compagni verso la vittoria, dimostrandosi un leader in campo nonostante l'età.
Partita anonima del danese, anche se dai suoi piedi arriva qualche bel cambio di gioco. Gli si chiede qualcosa in più, una scintilla che oggi non arriva; avrebbe anche qualche pallone interessante, ma cerca sempre il passaggino e mai la giocata incisiva.
Rileva Eriksen, mette in campo maggiore vivacità ma anche poca concretezza. Prova ad aumentare la pressione sulla difesa dello Spezia, l'Inter guadagna campo ma non riesce a sfondare; forse il cileno avrebbe meritato qualche minuto in più.
Rileva Eriksen, mette in campo maggiore vivacità ma anche poca concretezza. Prova ad aumentare la pressione sulla difesa dello Spezia, l'Inter guadagna campo ma non riesce a sfondare; forse il cileno avrebbe meritato qualche minuto in più.
Poco presente nella prima frazione, ha l'occasione per segnare e forse blindare lo scudetto al 69', ma la spreca malamente andando a sbattere su Provedel. Oggi è uno dei principali responsabili del mezzo passo falso dell'Inter.
Anche lui non segna, ma gioca decisamente meglio di Lukaku. È vivace, con le sue serpentine prova a disorientare la difesa ligure; al 49' impegna Provedel con un tiro sul primo palo, all'80' colpisce il legno con un bel destro. Nel finale segna un gran gol, che è annullato per fuorigioco millimetrico; la sua è comunque una buona prestazione.
L'Inter spreca una grande occasione, non approfittando della sconfitta del Milan. I nerazzurri pagano gli errori di Handanovic e Lukaku, l'allenatore ci mette del suo con cambi tardivi, sia degli uomini si del modulo: Sanchez avrebbe meritato più spazio.