Il passo in avanti rispetto ad Olsen è stato evidente, come dimostra lo 0 nella casella dei gol subiti. Un paio di buone uscite e qualche buona parata per lui, peccato solo per quell'uscita a vuoto sul colpo di testa di De Maio (sul palo) che gli costa mezzo voto in pagella.
Schierato a sorpresa come terzino destro gioca un primo tempo di grande sacrificio, andando spesso in sofferenza nell'1vs1 sia con D'Alessandro che con De Paul. Esce nella ripresa per i postumi di uno scontro aereo con Samir, sostituito da Florenzi.
Schierato a sorpresa come terzino destro gioca un primo tempo di grande sacrificio, andando spesso in sofferenza nell'1vs1 sia con D'Alessandro che con De Paul. Esce nella ripresa per i postumi di uno scontro aereo con Samir, sostituito da Florenzi.
Schierato a sorpresa come terzino destro gioca un primo tempo di grande sacrificio, andando spesso in sofferenza nell'1vs1 sia con D'Alessandro che con De Paul. Esce nella ripresa per i postumi di uno scontro aereo con Samir, sostituito da Florenzi.
Quando è in queste condizioni il greco è un'autentica roccia. Imperioso nel duello aereo, insuperabile sull'allungo in velocità, dove anche uno sprinter come Lasagna non riesce ad andargli via. 7 in pagella più che meritato per il buon Kostas.
Quando è in queste condizioni il greco è un'autentica roccia. Imperioso nel duello aereo, insuperabile sull'allungo in velocità, dove anche uno sprinter come Lasagna non riesce ad andargli via. 7 in pagella più che meritato per il buon Kostas.
Entra nella ripresa e si rende protagonista di un paio di ottime sgroppate lì sulla fascia destra, mostrando più gamba rispetto a Juan Jesus. Qualche sbavatura in fase difensiva (vedi colpo di testa di Okaka), ma la sufficienza è meritata.
Assieme a Manolas torna a formare quella coppia granitica che aveva fatto le fortune della Roma nella scorsa stagione, soprattutto in terra europea. Gran partita anche per l'argentino, bravo soprattutto sulle palle aeree, suo marchio di fabbrica.
Rispetto a Juan Jesus lo spagnolo è decisamente più a suo agio sulla corsia laterale, e si vede sia in fase difensiva che in quella offensiva, dove nel primo tempo sfiora anche il gol con un sinistro velenoso. Promossa la sua gara all'Olimpico.
Non è al 100% della condizione, ma mette tutto quello che ha al servizio della squadra, specie in quanto a organizzazione e capacità di palleggio. Peccato per quell'infortunio sul finale di gara, con la speranza che non si tratti nulla di grave...
Visto il suo ingresso in campo si fa fatica a capire come uno con le sue qualità non giochi titolare in questa Roma. Entra e cambia il volo dei giallorossi, dando imprevedibilità alla manovra e lasciando Dzeko libero di svariare in attacco. Difficile fare a meno di lui...
Rispetto a De Rossi l'ex atalantino dovrebbe avere più gamba, eppure anche oggi non sembra propriamente a suo agio nel ruolo di regista basso. Qualche errore di troppo gli costa mezzo voto in pagella, una delle poche insufficienze tra i giallorossi.
Rispetto a De Rossi l'ex atalantino dovrebbe avere più gamba, eppure anche oggi non sembra propriamente a suo agio nel ruolo di regista basso. Qualche errore di troppo gli costa mezzo voto in pagella, una delle poche insufficienze tra i giallorossi.
Non sarà il giocatore devastante ammirato fino a qualche settimana fa, ma il ragazzino scuola Inter fa comunque il suo, giocando una partita di grande solidità e sacrificio. Qualche errore in fase di ultimo passaggio, ma il tutto è compensato dall'ottimo pressing a tutto campo sui centrocampisti friulani.
Edin is back. Era addirittura dall'aprile 2018 che Dzeko non segnava all'Olimpico, e oggi dopo un anno torna a farlo con una rete pesantissima che regala tre punti d'oro alla Roma in ottica Champions. E una cosa è certa: senza Schick il bosniaco è decisamente più a suo agio...
Edin is back. Era addirittura dall'aprile 2018 che Dzeko non segnava all'Olimpico, e oggi dopo un anno torna a farlo con una rete pesantissima che regala tre punti d'oro alla Roma in ottica Champions. E una cosa è certa: senza Schick il bosniaco è decisamente più a suo agio...
Uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo, poi il faraone dà una svolta alla gara regalando un assist illuminante a Dzeko, che a tu per tu con Musso non sbaglia. Una giocata che gli vale il 6.5 pieno in pagella (oltre ad un bel +1 nel fantavoto finale).
Schierato nell'inedita posizione di trequartista/seconda punta, il ceco prova a farsi vedere con un paio di giocate di qualità, ma paga sia la buona copertura dei friulani e sia la presenza ingombrante di Dzeko lì al suo fianco. Esce nella ripresa per lasciar spazio a Pellegrini.
Entra sul finale per creare scompiglio nella difesa friulana e il turco ci riesce solo a sprazzi, mettendo però la sua qualità al servizio della squadra con applicazione e sacrificio. La sufficienza c'è.
Vittoria e tre punti d'oro per la sua Roma, conquistati con grande sacrificio e applicazione contro un avversario tutt'altro che abbordabile. Ottimo il doppio cambio a inizio ripresa, visto che sia Florenzi che soprattutto Pellegrini cambiano il volto dei giallorossi.
Altra buona gara per il portiere argentino, autore di almeno tre interventi di buona fattura che tengono a galla i suoi sul terreno dell'Olimpico. Non può nulla sul gol di Dzeko, siglato praticamente a due passi dal dischetto del rigore.
Partita a due facce per il difensore ex Bologna, che alterna buone chiusure a qualche errore in fase di marcatura, specie nel secondo tempo quando perde un paio di volte il duello aereo con Dzeko. Peccato per quel palo colpito di testa, un'occasione che avrebbe potuto cambiare il match.
Rispetto ai suoi compagni di reparto mostra più sicurezza negli interventi difensivi, e anche le statistiche gli danno conforto: 5 contrasti, 7 respinte, 1 intercetto e 3 possessi guadagnati per lui. Risultato: la sufficienza c'è.
Rispetto ai suoi compagni di reparto mostra più sicurezza negli interventi difensivi, e anche le statistiche gli danno conforto: 5 contrasti, 7 respinte, 1 intercetto e 3 possessi guadagnati per lui. Risultato: la sufficienza c'è.
Non una gran partita per il terzino danese, spesso in sofferenza con Marcano, non esattamente un esterno offensivo. Cambia posizione nella ripresa, ma i risultati restano mediocri, ragion per cui la sufficienza in pagella non arriva.
Non gioca un brutto primo tempo, ma poi nella ripresa soffre tantissimo la crescita di Dzeko, che difatti gli va via nell'occasione del gol del vantaggio. Errore evidente in fase di marcatura per il centrale nigeriano.
Ottimo primo tempo per l'esterno ex Atalanta e Benevento, una scheggia impazzita sul lato di Juan Jesus. Cala però progressivamente nella ripresa ed è sostituito da Pussetto pochi minuti dopo il vantaggio della Roma.
Il centrocampista ex Juve parte bene e impegna subito Mirante dalla distanza, ma col passare dei minuti perde un po' le distanze dai compagni di reparto. Esce sul finale per lasciar spazio a Sandro, mossa che però non dà i risultati sperati.
Buon primo tempo per il centrocampista ivoriano, che vince il duello a distanza con Cristante sul piano sia fisico che tecnico. Cala anche lui nella ripresa, ma il salvataggio su Manolas gli consente di portare a casa la sufficienza in pagella.
60 minuti di grande qualità per il fantasista argentino, che soprattutto nel primo tempo prende per mano l'Udinese con giocate di qualità a tutto campo. Nell'ultima mezz'ora, però, sparisce praticamente dal terreno di gioco, colpa soprattutto del calo di tutti i suoi compagni di squadra.
Entra in campo subito dopo il gol della Roma, mossa di Tudor per dare ordine a centrocampo e bloccare le fonti di gioco dei giallorossi sulla trequarti. Il brasiliano si limita all'ordinaria amministrazione, facendo buona guardia sul forcing di fine partita.
Quando parte in progressione è quasi impossibile da prendere, peccato che oggi gli sia toccato di fronte uno dei pochi giocatori in serie A capaci di fermarlo: Kostas Manolas. Per il resto corre tanto, ma gli manca il guizzo vincente per bucare i giallorossi.
Entra per dare una scossa ai suoi nel forcing finale contro i giallorossi, ma messo lì sulla corsia di destra non riesce a far male con le sue solite progressioni. Pochi lampi per l'argentino, che paga il crollo dei compagni nel finale di gara.
Partita di grande applicazione e sacrificio per l'attaccante azzurro, che ingaggia un duello all'ultimo sangue con Fazio dal quale però ne esce solo in parte sconfitto. Ottimo lo stacco di testa su Florenzi, ma è bravo Mirante a deviare il pallone in corner negandogli la gioia del gol.
Ottimo primo tempo dei suoi ragazzi, che meritavano sicuramente qualcosa in più sul terreno dell'Olimpico. Preoccupante, però, il crollo dei friulani nella ripresa soprattutto sul piano fisico, un fattore su cui lavorare per il rush finale di stagione.
